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La natura e le caratteristiche dei cicloni e la distinzione con tifoni e uragani

di Alessandra Concas

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Nei giorni scorsi la Sardegna, come è noto, è stata interessata dalla furia del ciclone Cleopatra, vediamo di seguito in che consiste, le cause e rischi che comporta un simile fenomeno atmosferico.

I cicloni di natura extratropicale come Cleopatra consistono in vaste zone di bassa pressione atmosferica capaci di originare dei vortici atmosferici di ampio raggio.
La genesi di questo tipo di ciclone, caratterizzato dal fatto di essere molto perturbativo, secondo gli esperti nasce dal rapporto di interazione tra il fronte di bassa pressione atmosferica e le caratteristiche dei rilievi presenti nel territorio sottostante.

L’area depressionaria del fronte di maltempo reagisce, incontrando negli strati bassi dell’atmosfera delle catene montuose, creando un doppio fronte di pressione atmosferica, e lo squilibrio tra zone ad alta e a bassa pressione accentua la portata perturbativa del fronte del ciclone, contribuendo a riversare piogge e temporali ancora più consistenti proprio quando incontra i rilievi, per questo non è un caso che in una zona come la Sardegna, si verifichino con periodicità questo genere di perturbazioni, che si possono definire cicliche.

Cleopatra ha rappresentato un episodio particolarmente violento e pericoloso per la popolazione.
I rischi più immediati, quelli che hanno causato disagi e perdite nella Regione, sono connessi con l’idrogeologia del territorio sardo, non molto diversa da quella del resto del paese, stante il fatto che l’Italia da secoli soffre di un dissesto strutturale dal punto di vista idrogeologico che emerge drammaticamente proprio in occasioni di precipitazioni eccezionali su specifiche porzioni di territorio.
In questi casi le piogge copiose non vengono assorbite in modo corretto dal terreno, causando allagamenti, dilavamenti, esondazioni e danni molto ingenti.

La scarsa cultura del territorio delle amministrazioni pubbliche a vari livelli, dall’unità d’Italia in poi, non è ancora riuscita a dominare nel migliore dei modi la questione del controllo delle acque, anche se periodicamente l’emergenza porta politici e cittadini ad interrogarsi sul clima e sul territorio, nella speranza di scongiurare altri disastri simili.

Il ciclone Cleopatra ha origini antiche, come sono antichi i tentativi dell’uomo di minimizzare i danni che fenomeni naturali di pari entità portano con se.

Al momento in Sardegna servono aiuti per far fronte alla  sutuazione del dopo alluvione, con la speranza che eventi del genere non si ripetano.

Oltre ai cicloni, sentiamo spesso parlare dalle cronache di tifoni e uragani. Sono nomi diversi, ma indicano allo stesso modo la più violenta delle depressioni tropicali.
I tifoni rappresentano prorio una violenta depressione tropicale, capace di raggiungere una potenza pari a quella scatenata da dieci bombe atomiche di Hiroshima.
Nascono a causa di perturbazioni che portano in alto l'aria calda e umida che, arrivata in quota, si condensa e attira altra aria calda, provocando così una sorta di reazione a catena.
Nel frattempo, le correnti d'aria circostanti ruotano in senso antiorario, a causa della rotazione terrestre, trascinando con sé le nuvole della perturbazione.

Uragano è un nome di origine caraibica, usato per indicare i cicloni che si abbattevano sulle Indie Occidentali.
I meteorologi hanno deciso di chiamare “uragano” i cicloni di elevata intensità che raggiungono forza 12, la massima nella scala di misurazione, con venti che raggiungono i anche i 120 km orari, definendo l’uragano come un ciclone elevato alla massima potenza.


26/11/2013