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La Strada Provinciale n.8 di Cagliari è in balia di rifiuti inquinanti

di Alessandra Concas

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Ne abbiamo scritto più volte nella pagina della Sardegna, però a distanza di mesi la situazione non è per niente migliorata.

La Strada Provinciale n. 8 è un tratto di strada di oltre due chilometri, ed è nota ai più come “strada Sestu – Monserrato”, così chiamata perché funge da collegamento tra i due paesi della provincia di Cagliari.

Su Lilliput è la prima volta che ne parliamo, e risulta d’obbligo fare una breve cronistoria.
La vicenda nasce dalla protesta degli abitanti del Villaggio Ateneo di Sestu, una zona residenziale vicina alla SP8, che stufi del degrado che contrassegna l’area vicina alle loro abitazioni, nel dicembre scorso fecero presente la situazione alla nostra e altre redazioni, in primis quella della trasmissione di Rai3 Buongiorno Regione, che realizzò un servizio sul luogo, ottenendo come risulatato la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ma non la rimozione dei rifiuti.

Alcuni vecchi televisori, un sedile di auto, pneumatici, scarpe, un filtro per aria di macchina, rifiuti di varia tipologia sparsi e alcuni sacchetti di immondizia, sono i rifiuti che costituiscono il bilancio attuale della importante e trafficata strada, e sono concentrati in una piazzola di sosta ad essa adiacente. Un poco più avanti si scorge un vecchio frigorifero e altri sacchetti di immondizia si rinvengono dall’altro lato della carreggiata.

La presenza dei rifiuti sulle strade, oltre che un deplorevole decoro, rappresenta sempre una fonte di inquinamento che si manifesta a vari livelli. I rifiuti speciali e pericolosi come televisori e frigoriferi, sono anche più inquinanti. I primi, non essendo di ultima generazione contengono il mercurio, un metallo liquido altamente inquinante, che in questa sede essendo a contatto con il suolo, produce composti tossici per l’ambiente circostante e gli esseri viventi, compresi i vegetali. Queste sostanze, entrano nella catena alimentare attraverso diversi passaggi, risultando nocive per i consumatori finali.
Il secondo rifiuto presente in questa sede e classificato come pericoloso e altamente inquinante, è il frigorifero, che contiene il freon, uno dei gas ritenuti reponsabili del buco dell’ozono.

Un quadro preoccupante e sconfortante quello sopra delineato, a conferma di una situazione di stallo dalla quale non si riesce a intravedere una via d’uscita, non perché non esista ma soprattutto perché non si riesce e non si prova ad intraprendere. Con l’acuirsi del fenomeno dell’inciviltà, testimoniato ampiamente dall’aumento dei rifiuti, è facile realizzare che se qualsiasi forma di repressione dello stesso rimane inattuata, si resta statici, fermi al punto di partenza, e diventerà molto difficile, se non addirittura impossibile estirparlo o almeno contrastarlo in qualche modo.

Gli abitanti della zona assistono ogni giorno impotenti a questo scenario poco piacevole, consapevoli del fatto che il modo migliore per non riscontrare simili situazioni, si tradurrebbe nel senso di civiltà, del quale coloro che si ostinano ad abbandonare i rifiuti in sedi non consone sono privi, nè si impegnano a farlo proprio.



30/07/2013