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Luce verde per l’innovazione

di La nuova ecologia

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Le lampadine a filamento, come prevede la normativa europea, dal settembre scorso anche in Italia sono definitivamente al bando. E nell’illuminotecnica domestica si apre definitivamente la via dell’efficienza: «Nel linguaggio tecnico l’efficienza luminosa è data dal rapporto fra la quantità di luce generata dalla lampada e l’energia elettrica necessaria al suo funzionamento – spiega Gianni Forcolini, docente e ricercatore in Lighting design presso il Politecnico di Milano – Quando in una casa la vecchia lampadina viene sostituita con la fluorescente com- patta si passa da 10- 12 lumen per ogni watt consumato a 65- 70 lumen. Con una lampada a led, vale a dire i diodi luminosi, l’incremento è circa otto volte maggiore. E poi le nuove sorgenti elettroniche sono molto più piccole e robuste perché non sono fabbricate in vetro e non generano calore irraggiato». Questi dispositivi sono già utilizzati nell’illuminazione stradale. Ora però cominciano a diventare competitivi anche nelle abitazioni visto che la spesa (per illuminare una stanza di 10 mq occorre investire circa 400 euro) si ammortizza negli anni grazie alla sostanziale assenza di manutenzione. «Ma ciò che conta – spiega Marco Frascarolo, docente di Illuminotecnica presso la facoltà di Architettura di Roma Tre – è che il passaggio avvenga all’interno di un progetto d’illuminazione per la casa, è importante che il rispar-mio energetico avvenga togliendo la luce nei punti in cui non serve e sapendo quando e dove occorre illuminare».La soluzione migliore perciò sta nell’illuminare gli ambienti con una luce soffusa posizionando alcune sorgenti luminose nei punti (per esempio sopra la scrivania) in cui occorrono.

Sorgenti che arredano
La capacità di definire gli ambienti grazie ai sistemi di controllo permette in qualche modo di “arredare con la luce”. «Le sorgenti luminose possono aggiungere valore agli ambienti – dice Piergiorgio Capparucci, docente di Light design presso l’Accademia di Belle arti a Macerata – Il risultato finale del lavoro del light designer è quello di generare la reazione emotiva, l’empatia del fruitore finale nella visione dello spazio. Solo così risponderemo alla necessità di ricostruire luoghi di relazione e non singole unità disgregate». A tale scopo, la vasta gamma di tonalità e resa dei colori offerta dai led ci permette di scegliere la “temperatura di colore giusta”, la gradazione di bianco più adatta alle diverse zone della casa rendendo l’ambiente domestico più attraente e confortevole. «Il divenire della luce nello spazio e nel tempo coinvolge sempre – sottolinea Capparucci – La ricerca in questo campo ci porterà a cer- care sempre di più un vero e proprio valore “linguistico” della luce, prendendo in prestito ad esempio soluzioni adottate nell’architettu- ra o nello spettacolo per “trasferir- le” nello spazio domestico».  

Costi occulti
L’abbattimento dei consumi e della manutenzione, la versatilità e il design sono insomma i punti di forza dei diodi, che si prestano a creazioni nelle quali i progettisti italiani possono eccellere: «Sta qui la carta vincente per controbattere un mercato aggressivo come quello cinese, nella ricerca delle soluzioni d’alta gamma» sottolinea il professor Frascarolo. L’utilizzo dei led d’altro canto è solo all’inizio e le aziende produttrici stanno investendo molto in questa tecnologia. Si prevedono impieghi in moltissimi settori della progettazione anche perché risparmiare energia, mantenendo i livelli di comfort, è la scommessa della nostra epoca: «Se impieghiamo lampade a incandescenza, assai energivore, spendiamo molto in energia e produciamo gas serra. Se utilizziamo quelle fluorescenti compatte risparmiamo elettricità ma bisogna tener conto dei costi di smaltimento visto che nella lampada ci sono diversi materiali e polveri tossiche. Il led consente di consumare meno energia e dura più a lungo, minimizzando i costi di trattamento a fine vita. È molto probabile che si arrivi al 2020 con l’80% della luce artificiale a led attraverso le applicazioni più variegate». Fra queste ci sono le pareti a oled, i diodi organici tramite i quali si possono realizzare pellicole luminose flessibili in grado di generare una luce uniforme nell’ambiente.  

07/06/2013