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Palline da tennis: come riciclarle in maniera utile e divertente

Palline da tennis come riciclarle in maniera utile e divertente
di Stefania Elena Carnemolla

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Se avete in casa una pallina da tennis con autografo di Serena Williams, difficilmente penserete a disfarvene, optando piuttosto per una teca dove conservarla come una reliquia. Ma se la vostra pallina è una semplice pallina, allora due le soluzioni: regalarla al cucciolo di casa, che vi ringrazierà, o riciclarla per farne oggetti utili e divertenti. 

Dietro una pallina da tennis c’è la storia dei suoi materiali per renderla elastica e, pertanto, efficiente. Più una pallina risponderà a questi requisiti, più sarà costosa. Ma anche dietro le palline da tennis c’è tutto un business, che, come rivelato dal Wall Street Journal, riguarda la perdita di pressione: palline che si sgonfiano in poco tempo, un buon affare per i produttori, che sanno bene che più le palline si sgonfiano e più velocemente, più i tennisti ne compreranno di nuove. E di “tattica fraudolenta” parlava, tempo fa, un sito italiano specializzato, spiegando come a favorire il fenomeno fosse anche il riciclo tradizionale delle palline da tennis ancora non “redditizio” a  causa del “feltro giallo” che “permanentemente collegato alla gomma” rende “difficile un riutilizzo della stessa per superfici come l’asfalto, piste ciclabili o altre destinazioni per la gomma riciclata”. Una soluzione per ridare vita alle palline sgonfie e riciclare, una volta usurato, il feltro, è tuttavia arrivata con reBounces Green Tennis Machine, una macchina per riportare le palline a pressione adeguata, con un loro riutilizzo fino a tre settimane, il processo che può essere ripetuto più volte e le palline rigenerate che possono essere acquistate a singoli lotti dai privati.

Gli amanti del riciclo e del fai-da-te nel frattempo hanno inondato la rete con i loro consigli su come riciclare le vecchie palline. Una soluzione che fa bene al portafoglio e all’ambiente. Le vecchie palline da tennis vengono, infatti, sempre più trattate come scarti: montagne e montagne di feltro e gomma, di “rifiuti gialli”. Nataša Pavlović, una modella e conduttrice di Zagabria che conduce sul canale televisivo serbo Prva la trasmissione Praktična žena, donna pratica, è ormai considerata la regina dell’arte del riciclo in TV. Una volta, ad esempio, fra lo stupore del pubblico, ha inciso con un coltellino una pallina da tennis – con la fessura diventata una bocca –, incollato sulla parte superiore occhi da pupazzo con pupille mobili, inserito nella parte inferiore una ventosa, con la pallina trasformatasi in portalettere, portastrofinacci, portachiavi. 

Tanto altro ancora può essere fatto con le vecchie palline: portasigari, portasigarette, portapenne, portacellulare, portaoggetti da cancelleria, portamonete, portatessere, bracciali, anelli, rivestimenti per sedie e poltrone, cornici, vasi per piantine, palline di Natale, portacandele decorative, ghirlande, pupazzi, cucce per cani e gatti.

Mentre c’è chi, annusato l’affare, ha immesso sul mercato palline, anche decorate, per cani: da gioco o portacroccantini. Ma questa è un’altra storia. 

 

08/02/2017