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Per fare posto nell’armadio non serve buttare, basta riciclare e organizzare uno Swap Party

Per fare posto nellarmadio non serve buttare basta riciclare e organizzare uno Swap Party
di Federica Facchini

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Durante le giornate di sole di Febbraio è inevitabile pensare alla primavera che si avvicina sempre di più e con lei le giornate più lunghe e tiepide, i colori che si fanno vivaci, i vestiti che si alleggeriscono.

La primavera è anche il momento del cambio di stagione negli armadi, croce e delizia di noi donne, che racchiude la felicità nella scoperta di quei pantaloni che non ricordavamo più di avere, mista al senso di smarrimento quando dobbiamo riorganizzare lo spazio invaso da vestiti mai messi, comprati in chissà quale momento di incontrollato shopping, o da capi che amavamo ma che ora guardandoli fanno scattare in noi solo il dubbio su come siano potuti entrare in casa nostra.

Quello che però ora noi consideriamo qualcosa di cui sbarazzarci per altri può essere il capo perfetto.

E’ proprio seguendo questo principio che possiamo riorganizzare e razionalizzare l’armadio senza per forza buttare vestiti, basta infatti semplicemente scambiarli, organizzando uno Swap Party.

Lo swapping, letteralmente scambio, è un fenomeno nato a Manhattan tra le fashion addicted alcuni anni fa e che si è diffuso velocemente in tutto il mondo, compreso il nostro paese. Si tratta di un evento, un vero e proprio party, in cui gli invitati, più spesso donne e amiche tra di loro, si intrattengono magari con chiacchiere e buon cibo e con un obiettivo ben preciso: sbarazzarsi dei vestiti vecchi scambiandoli con quelli delle altre invitate, in un modo alternativo per riciclare qualcosa che non verrebbe più indossato.

Lo Swap Party si adatta perfettamente all’ambiente casalingo e organizzarlo è facilissimo, basta avere un salotto o uno spazio in cui ospitare quante più amiche possibili e seguire semplici regole:

1) Ogni partecipante deve portare qualcosa da swappare a scelta che siano abiti, borse oppure accessori. La quantità non deve essere per forza definita, non è importante se qualcuno porta molti capi e altri meno, lo swapping infatti non segue il principio del valore economico degli oggetti, di cui per altro ci si vuole liberare.

2) I vestiti e gli accessori devono essere puliti (inutile a dirsi) e in perfette condizioni. Lo swap è molto spesso organizzato tra amiche e non daremmo mai a qualcuno a cui vogliamo bene un oggetto rovinato o tantomeno sporco.

3) Organizzare gli indumenti in base alla taglia e al colore in modo da rendere più facile la scelta durante lo scambio.

4) Divertirsi. Del resto è un party che però, a differenza degli altri comuni eventi, lasceremo portandoci a casa qualcosa di nuovo da indossare. Cosa non da poco.

Negli anni lo Swap Party è sempre più uscito dalle mura domestiche per approdare nei luoghi più diversi adatti ad ospitarlo, uno di questi è internet, in particolar modo i social network, dove sono nate community per swappare comodamente sedute davanti al pc oppure per organizzare gruppi che non coinvolgano solo amici ma anche persone che tra loro non si conoscono e poter così scegliere e riciclare di più.

Ecco alcune pagine presenti Facebook:

Il mercatino delle amiche 

Swap Party- I Love Swapping 

Swapping Lab 

Non solo swap 

23/02/2015