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Pera, frutto succoso e nutriente: benefici e uso in cucina

La pera è sempre più amata, dalla salute alla cucina

di Stefania Elena Carnemolla

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Tra la frutta di stagione, che non conosce stagione, c’è la pera, frutto  rinfrescante e succoso, lo ricorda la Fondazione Campagna Amica di Coldiretti. Le varietà sono tante, tra le più conosciute la pera Williams, dalla “polpa bianca e molto dolce”, la Kaiser, “dolce e granulosa”, la Decana, dal sapore lievemente acidulo.

Benefici per la salute    

Anche se molti le preferiscono la classica mela, la pera è un frutto dal profilo nutrizionale interessante: “La pera” spiega la Fondazione Campagna Amica “ricca di calcio, aiuta a ridurre il rischio di osteoporosi e contiene un’elevata quantità di boro, che contribuisce a far rimanere in salute il sistema nervoso. È inoltre un frutto che contiene molta fibra, la maggior parte della quale si trova nella buccia. Per questo si consiglia di mangiare il frutto senza sbucciarlo per trarne tutti i vantaggi, compreso l’effetto anticolesterolemico. Nonostante il sapore zuccherino, con le sue 35 kcal ogni 100 gr la pera è adatta anche in una dieta dimagrante”.

Un frutto a maturazione rapida

Per godere della sua freschezza, la pera va mangiata quasi subito poiché “matura molto in fretta” andando “rapidamente incontro a deperimento”, a temperatura ambiente o che venga conservata in frigo. Il consiglio, pertanto, è quello di acquistarne “piccole quantità” tante quante necessarie al consumo.

Quando va mangiata?  Meglio “lontano dai pasti”, consiglia la Fondazione Campagna Amica, per via del suo “alto contenuto zuccherino” che la rende, al contrario, adatta per lo spuntino del mattino o del pomeriggio.

Come preparare il succo di pera 

Fresco e dissetante è il suo succo:  “Si può preparare in casa, mettendo a scaldare acqua e zucchero con le pere tagliate a pezzetti molto piccoli” spiega la Fondazione Campagna Amica. “Quando le pere saranno dorate, aggiungete anche un po’ di succo di limone, infine lasciate raffreddare e frullate tutto fino a ottenere un succo denso. Dopo qualche ora a riposo in frigorifero, sarà pronto per essere assaporato”.

Risotto con pere e gorgonzola

Mangiata a solo o come ingrediente di macedonie, la pera può diventare anche ingrediente di insalate e risotti, come il risotto con pere e gorgonzola, con l’aggiunta,  poco prima della fine della cottura del riso, di “gorgonzola e due pere tagliate a tocchetti, da mantecare con una noce di burro e una spolverata di parmigiano”.

Pera e formaggi

Un classico, ricorda la Fondazione Campagna Amica, è la pera abbinata ai formaggi, come taleggio e ricotta, il tutto innaffiato da vin rosé.  O ancora, la pera Williams con formaggi freschi di capra e pecora e con formaggio Asiago, a pasta dura; la pera Coscia con scamorze, caciotte fresche o semi stagionate e caciocavallo; la pera Abate con tutti i formaggi erborinati, tipo il gorgonzola; la pera Decana con taleggio, provoloni piccanti e stagionati e il Fiore Sardo; infine, la pera Kaiser con pecorino, parmigiano e grana padano.

Curiosità storiche  

Se oggi pera e formaggio è un connubio che va di moda, un tempo, ricorda la Fondazione Campagna Amica, era cibo di pastori e contadini, considerato “rozzo” e poco adatto ai “palati raffinati dei ricchi”, fino a quando nel Cinquecento non arrivò anche sulle tavole dei nobili, che già non disdegnavano la frutta, fra cui la pera, fra gli altri molto presente nell’arte, nelle nature morte: “Proprio loro, scoprendo la bontà del cacio, cominciarono a proporlo alla fine del pasto, come alimento da conversazione, accompagnato dal vino e, per caso, anche dalla frutta”, fra cui, per l’appunto, la pera.

 

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15/02/2019