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Pure: la super-spugna di cera che assorbe il petrolio

Pure la superspugna di cera che assorbe il petrolio
di Stefania Elena Carnemolla

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C’è una spugna di cera sintetica soffice e leggera che assorbe petrolio e prodotti chimici non solubili in acqua, con un potere di assorbimento “sette volte il suo peso” e che, una volta usata, può essere strizzata pronta per un nuovo utilizzo. Una spugna, anche per uso domestico, per ripulire mari, fiumi, laghi, sabbia, terra e impianti di depurazione delle acque reflue. 

La super-spugna, che non lascia residui, si chiama Pure e la sua invenzione è frutto del caso. Siamo in Germania, nella Sassonia Amhalt, dove c’è la Deurex, una società che produce cere, vernici e plastiche e dove tempo fa sono state prodotte per sbaglio dieci tonnellate di “cera soffice simile al cotone”, dopo che un dipendente aveva lasciato in funzione per tutta la notte l’impianto di produzione con “errate impostazioni di pressione e temperatura”.

Davanti alle tante tonnellate di cera, Günter Hufschmid, un chimico tedesco con studi al Politecnico di Monaco di Baviera, nonché fondatore di Deurex, ha, quindi, avuto un’idea: vedere se per caso non assorbisse il petrolio. Positivo. La spugna di cera sintetica assorbe, infatti, il petrolio e con grande economia di materiale: per assorbire otto litri di sostanza inquinante, occorre solo un litro di cera, mentre un grammo di cera si trasforma in una superficie assorbente di tre metri quadri.

Günter Hufschmid ha sviluppato la sua invenzione nel 2010, proprio l’anno in cui, a causa dell’esplosione nel Golfo del Messico della piattaforma di trivellazione Deepwater Horizon, furono sversati 774 milioni di litri di greggio, “il più grande sversamento di petrolio in mare” con un devastante impatto ambientale, tanto da diventare un film, Deepwater Horizon, per la regia di Peter Berg. Il chimico tedesco è oggi, con la sua spugna, tra i finalisti dello European Inventor Award promosso dallo European Patent Office e i cui vincitori verranno annunciati il 15 giugno a Venezia. “L’innovazione di Günter Hufschmid” ha commentato Benoît Battistelli, presidente dello European Patent Office, presentando i brevetti finalisti dell’edizione 2017 “apre nuove strade e ha il potenziale per ridefinire le modalità di bonifica degli sversamenti di prodotti chimici. Rimuovendo le sostanze tossiche rilasciate nell’ambiente, l’invenzione può migliorare le vite di molte persone nel mondo e salvaguardare la fauna selvatica”.

La spugna di Günter Hufschmid – il cui brevetto si chiama Spray products from polymers (hydrocarbons) in the form of a fibrously matted polymer wool, production as well as their use as an oil binding agent and chemical binding agent, as adsorption products for oils, oil rubbish and other hydrophobic liquids to the cleaning of water, rivers, lakes and seas, sand or earth – è già stata sperimentata su piccola e larga scala, dagli autolavaggi agli impianti di trattamento dei liquami, mentre nel 2013 è stata utilizzata dai pompieri tedeschi durante le inondazioni nel sud della Germania per “recuperare l’olio di riscaldamento che si era riversato nelle cantine e nei piani bassi delle abitazioni”. Nel frattempo la società di Günter Hufschmid ha collaborato con diverse Ong per ripulire fiumi e laghi, anche in Nigeria, dove nel delta del Niger vengono sversati ogni anno 240 mila barili di greggio, con impatti negativi sulla salute degli abitanti.

Gli organizzatori del premio spiegano anche che la Deurex ha avuto contatti con “società petrolifere per crearsi uno spazio nel mercato della bonifica degli sversamenti di petrolio: un mercato che valeva 13 miliardi di euro nel 2010 e che potrebbe arrivare a 118 miliardi nel 2022”. Ricordando che della spugna “esistono altri possibili utilizzi”, come nel settore delle energie rinnovabili: “Gli impianti eolici hanno bisogno di grandi quantità di lubrificante che qualche volta è soggetto a perdite. L’uso della cera di Deurex può aiutare i gestori di impianti eolici a risparmiare sui costi di pulizia in caso di incidente e ridurre il tempo di fermata delle turbine”.

Oggi, nella sede della Deurex, c’è un impianto per la produzione di 700 tonnellate di cera assorbente l’anno, anche se Günter Hufschmid e i suoi partner pensano di investire in Germania e in altri paesi per produrre la spugna sul posto, nonché a bordo delle navi per “distribuirla sugli oceani inquinati del mondo”.

 

Abbiamo parlato di:

Pure Scheda

Deurex Website

Günter Hufschmid Scheda

Deepwater Horizon (2016) Trailer

European Inventor Award Website

European Patent Office Website Twitter Facebook LinkedIn

Spray products from polymers (hydrocarbons) in the form of a fibrously matted polymer wool Brevetto

 

11/05/2017