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Ratti e capre, un'isola caraibica dichiara guerra agli 'invasori'

Ratti e capre unisola caraibica dichiara guerra agli invasori
di Alessandra Concas

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Australia, Nuova Zelanda e altre isole molto più piccole hanno dichiarato guerra alle specie invasive che stanno flagellando la flora e la fauna locali. In particolare, la caraibica Redonda (parte di Antigua e Barbuda) ha dichiarato guerra a ratti e capre.

Secondo il sito Mongbay, il governo dell'arcipelago ha avviato un piano che prevede la rimozione delle specie 'aliene'. In particolare le capre non native saranno prelevate e spostate su Antigua, dove penserà a loro il Dipartimento dell'Agricoltura, e quando si concluderà questa fase saranno piazzate delle esche per uccidere i ratti.

Nonostante sia remota, piccola e per lo più disabitata, l'isola di Redonda rappresenta una sorta di rifugio di numerose specie endemiche, che non si possono trovare in nessun altro angolo del globo. Gli ecologisti sostengono che i danni prodotti da ratti e capre invasive sono stati molto gravi, cambiando anche l'aspetto dell'isola. Un tempo era un'isola rigogliosa e verde oggi appare come rocciosa e a tratti lunare. La vegetazione si è molto ridotta e le stesse capre muoiono di fame. Questo piano mira a salvare da estinzione alcune specie a rischio, come un particolare tipo di lucertola.

L'isola al momento ha una popolazione di cinquemila ratti neri invasivi e più di cinquanta capre dalle corna lunghe introdotte sul luogo dagli uomini più di un secolo fa.





09/08/2016