Scienza e cibo nel piatto
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Tutto nasce dai semi: è una delle quatto sezioni della mostra milanese Food, la scienza dai semi al piatto. In occasione di Expo 2015 la città di Milano ha arricchito l’offerta culturale, puntando in particolare sulle varie sfaccettature del cibo. Quest’allestimento multimediale, visitabile presso il Museo di Storia Naturale fino al 28 giugno 2015, affronta la tematica del cibo con profilo scientifico unito a una buona dose di componente ludico-gastronomica così da coinvolgere sia gli adulti sia i bambini.
Tutto ciò che ogni giorno arriva nei piatti per essere mangiato è analizzato nel dettaglio, partendo dall'origine. L’affascinante percorso prende avvio dalla sala Tutto nasce dai semi, qui il visitatore, circondato da centinaia di semi di diverse forme, colori e dimensioni, impara a conoscerli dal punto di vista chimico, nutrizionale e storico-culturale. Nella seconda sala Il viaggio e l’evoluzione degli alimenti si viaggia nel tempo con gli alimenti della nostra cucina fino ad approdare nella terza sezione la scienza in cucina in cui sono illustrate le trasformazioni chimiche degli alimenti durante la cottura, con uno sguardo alle invenzioni tecnologiche che hanno segnato la storia della conservazione. I sensi. Non solo gusto è il tema dell’ultima tappa del percorso, qui il visitatore viene invitato a riflettere sull’importanza dei sensi che da sempre aiutano l’uomo a selezionare il cibo.
«L’argomento prescelto, il cibo – ha spiegato Domenico Piraina, direttore del Museo di Storia Naturale, durante una recente conferenza stampa –, è coerente con il tema dell’ Expo 2015. Lo abbiamo affrontato dal punto di vista della scienza, pur permettendoci rapide incursioni nel campo dell’antropologia culturale, della storia e dell’evoluzione culturale, ambiti che non possono essere ignorati vista la funzione determinante che il cibo ha avuto, per esempio, nella nascita delle civiltà e delle stratificazioni sociali. Abbiamo pensato di realizzare una mostra multisensoriale: da guardare, ma anche da ascoltare, toccare, annusare e persino assaggiare».
Una mostra gioiosa che coniuga quindi un elevato profilo scientifico con i piaceri del piatto.
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