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Semine intelligenti

Semine intelligenti
di La nuova ecologia

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Il bel verde cupo e intenso della canapa torna a guardare il cielo. Dei 100mila ettari di floride piantagioni italiane dopo sessant’anni ne restano ora solo 200. Eppure la canapa significava per il nostro paese alimentazione, protezione e vestiario. Ma nel dopoguerra una campagna di demonizzazione ne ha quasi cancellato il ricordo, poiché le sue virtù minacciavano l’esplosione industriale degli anni Cinquanta. C’è, però, chi quel ricordo l’ha ripulito dalla polvere del tempo e ha riscoperto le incredibili qualità di questa pianta, stimolandone il ritorno in Italia. Sono nate quindi diverse realtà riunite in Assocanapa, il coordinamento nazionale per la canapicoltura.

Esperimenti pugliesi
A Conversano, in Puglia, esiste una promettente realtà: CanaPuglia. «La Cannabis sativa utilizzata nel nostro progetto – spiega Claudio Natile, 28 anni, presidente di CanaPuglia – è una varietà certificata e selezionata per avere un trascurabile contenuto di Thc, che ne costituisce il principio attivo farmacologico e psicotropo, e pertanto ne è consentita la coltivazione ». La canapa diventa, in questi tempi di crisi soprattutto ambientale, una finestra su un futuro possibile e porta con sé, grazie alle sue numerose virtù, la speranza di un profondo rinnovamento culturale. Grazie ad un finanziamento ricevuto dalla Regione Puglia nel 2010, i ragazzi di CanaPuglia, quasi tutti sotto i trent’anni, hanno potuto investire in un primo campo sperimentale insieme agli agricoltori locali. In pochi anni hanno raggiunto significativi successi: una rinnovata attenzione e sensibilizzazione nei confronti delle virtù della canapa, la nascita di una piccola linea alimentare e di una rete di sostenitori, agricoltori e rivenditori distribuiti su tutto il territorio regionale. E la sperimentazione continua anche in altre aree agricole della Puglia, con analisi a campione delle piante da parte dell’Università di Bari, per capire quali sono le aree che permettono migliori condizioni di crescita della canapa.


Ritorno al futuro
Per CanaPuglia, e per tutte le associazioni nate intorno a questo obiettivo comune, la canapa è la risposta a molti dei problemi che attualmente l’era del petrolio infligge alla nostra civiltà. Le risorse di questa pianta, peraltro già ben note in passato, adesso possono essere più che valide alternative a molti dei nostri beni di uso quotidiano. Infatti possono essere ricavati circa 25mila prodotti diversi e tutti sostenibili, senza contare la capacità di stoccaggio di anidride carbonica decisamente superiore a quella delle foreste, di miglioramento del terreno e di assorbimento di alcuni metalli pesanti, che la rendono un valido strumento per le bonifiche delle aree inquinate. Si possono inoltre ricavare tessuti naturali, alimenti di elevata qualità nutrizionale, carta, cosmetici, medicinali, plastica biodegradabile, materiali eccellenti per la bioedilizia, lettiere per animali, cordami, energia tramite biomassa, combustibili e ancora tanto altro. Una miniera di opportunità per raggiungere reddito e occupazione nel rispetto dell’ambiente. E coniugare il sogno di molti giovani di restare a vivere, e lavorare, nella propria terra.   

16/10/2014