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Troppi italiani non sanno come affrontare le emergenze naturali

di Alessandra Concas

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Un numero esuguo di italiani ritiene di avere piena padronanza delle misure e dei comportamenti da attuare in caso di rischio connesso a calamità naturali o a disastri prodotti dall'uomo.

Un po' meno della metà crede di avere cognizioni accettabili e oltre il 40% non saprebbe come comportarsi in caso di emergenza. Oltre il 70% dei ragazzi e il 62% degli adulti non sa cosa sia un Piano di Emergenza Comunale, mentre il 50% degli adulti e il 62% dei ragazzi non sa se il proprio Comune ne sia provvisto.

Sono alcune statistiche riferite dalla ricerca 'I rischi naturali e il piano di emergenza dei Comuni' realizzata da Ipsos per Save the Children, resa nota a due anni dal varo della legge n.
100 del 12 luglio 2012 che ha riordinato il sistema di protezione civile e previsto l'obbligo dei Comuni di avere un piano di emergenza entro tre mesi dall'approvazione della legge.

Oltre il 70% dei Comuni oggi è provvisto di un piano ma è necessario che si arrivi alla copertura completa. Ne risultano privi alcuni tra i territori a più alto rischio sismico, come la regione Campania e la Calabria.
In base alla ricerca condotta dagli esperti del settore, è emerso che anche dove i Piani esistono, non c’è una equivalente consapevolezza e il possesso di adeguate informazioni sull’argomento da parte dei cittadini. Il Piano di Emergenza Comunale è decisamente più noto agli adulti che ai giovani, i quali non ne hanno sentito parlare nei tre quarti dei casi, mentre più di un terzo dei genitori ne conosce l'esistenza.

I Piani prevedono l'identificazione di aree sicure, come le  piazze, dove la popolazione si deve recare in casi di emergenza. Oltre il 70% di adulti e ragazzi non saprebbe dove individuarle sul territorio del comune di residenza. Un adulto su cinque e un ragazzo su quattro saprebbe dove andare.

La ricerca ha anche evidenziato che la paura legata a eventuali rischi che si possono correre è molto avvertita, il 55% dei ragazzi e  quasi il 50% degli adulti pensa che nel proprio comune sia presente il rischio ambientale per inquinamento di acqua, aria, territorio, nonché pericoli di carattere ambientale che hanno come fonte le attività umane, seguito dal rischio sismico, da quello idrogeologico, dagli incendi e da quello industriale. Una bassa percentuale della popolazione teme un maremoto o tsunami o altra calamità naturale.

E' quindi evidente la necessità di una maggiore comunicazione da parte dei Comuni nei confronti dei cittadini.

15/07/2014