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Vuoi andare al mare a Capo Gallo? Devi pagare il pedaggio

Vuoi andare al mare a Capo Gallo Devi pagare il pedaggio
di Alessandra Concas

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Una vicenda molto singolare che ha suscitato in passato e ancora suscita le lamentele delle persone che si recano sul luogo.

La Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo è stata istituita agli inizi degli anni 2000, la parte terreste è gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, quella marina da un consorzio che va sotto il nome di “Area marina protetta, Capogallo, Isola delle Femmine”.

Il nocciolo della questione è relativo al fatto che i cittadini di Palermo, soprattutto, ogni volta che si vogliono recare sul luogo siano pervasi dal dubbio amletico se andare oppure no al mare a Capo Gallo.

Il motivo di questa insicurezza è presto detto, se ci si vuole fare un bagno nel mare della riserva naturale orientata di Capo Gallo, superando il varco orientale di questa, si deve pagare il “pedaggio” a dei privati che gestiscono la “frontiera a pagamento” per l'intera giornata.

Come un parcheggio privato, esiste un vero e proprio tariffario, i pedoni pagano 50 centesimi, le biciclette 1 euro, i motocicli 2 euro, le macchine 5 euro.

Le lamentele da parte degli utenti sono molte, qualcuno si è rivolto persino alla polizia, senza però ottenere nessun risultato, perché la famiglia Vassallo che ha la gestione dell’ingresso, per lo Stato italiano non infrange nessuna legge.

La vicenda risale a tempo immemore, 38 ettari della zona in questione appartengono ai cinque fratelli Vassallo dal 1942. Stando alle fonti, il terreno di loro proprietà va dall’ingresso della riserva sino a un chilometro più avanti, e in passato, hanno vinto più volte delle cause in tribunale per legittimare questo possedimento.

Secondo Legambiente, se le persone accedessero al mare attraverso il varco marino antistante la riserva non pagherebbero nessuna tariffa. La riserva marina in sé è un bene della comunità, dove ci si può recare senza nessun onere da parte della società civile. Come si può pagare un privato per potere accedere? Sempre secondo Legambiente, la pubblica amministrazione non si è mai interessata di questo conflitto, né prima né dopo avere legittimato Capo Gallo come riserva naturale.

Le soluzioni a questa annosa questione esistono, uno tra questi potrebbe essere l'esproprio da parte della Pubblica Amministrazione della proprietà privata. Oppure, forse, almeno per adesso basterebbe chiedere loro una ricevuta fiscale, con guadagno dell'Erario.

In questa sede abbiamo riassunto e raccontato i fatti, sarebbe opportuno sentire le autorità competenti, e ci riserviamo di farlo, con la speranza che si arrivi presto a una soluzione e si possa andare in questa zona di mare senza pagare pedaggi a nessuno.



02/09/2015