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We, the People: il calendario che celebra i popoli indigeni

Scatti straordinari di grandi fotografi: sono quelli del nuovo calendario di Survival International, che celebra 50 anni a fianco dei popoli indigeni.

di Stefania Elena Carnemolla

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Scatti straordinari di grandi fotografi: sono quelli del calendario We, the People 2019 di Survival International, che celebra i suoi 50 anni a fianco dei popoli indigeni. 

Una storia che viene da lontano

Survival International, che ha un ufficio anche in Italia, è stata, infatti, fondata nel 1969 dopo la pubblicazione il 23 febbraio di quell’anno sul Sunday Times Magazine di Genocide, reportage dello scrittore britannico Norman Lewis, con immagini del fotografo e fotoreporter, anch’egli britannico, Don McCullin, sul genocidio degli indiani brasiliani. Dalla sua nascita la missione di Survival International è, infatti, quella di contrastare la scomparsa dei popoli indigeni, offrendo loro “un palcoscenico da cui rivolgersi al mondo per denunciare la violenza genocida, la schiavitù e il razzismo che essi subiscono quotidianamente”, da qui l’importanza della fotografia: “Nella nostra lotta per la sopravvivenza dei popoli indigeni” così Stephen Corry, direttore generale di Survival International “le fotografie sono sempre state fondamentali. Siamo felici di aver raccolto così tante belle immagini per celebrare i 50 anni di Survival; spero davvero che ci aiutino a motivare le persone a sostenere la nostra causa e unirsi al movimento”.

Grandi fotografi per una grande causa

Hanno contribuito al calendario del cinquantenario Steve McCurry con il ritratto di un ragazzo della tribù dei Suri, nella Valle dell’Omo, in Etiopia; Livia Monami con un villaggio Tsaatan della Mongolia; Yann Arthus-Bertrand con un villaggio Himba, in Namibia; James Morgan con un bambino Bajau della Malesia; Timothy Allen con un uomo Bayaka della Repubblica Centraficana; Wayne Quilliam con il ritratto di aborigeni australiani; George Rodger con donne Nuba del Sudan; Claudia Andujar con gli Yanomami del Brasile; Jane Baldwin con giovani Dassanech ritratti nel delta del Fiume Omo, in Etiopia – fino al 31 dicembre le fotografie di Jane Baldwin saranno in mostra al MUDEC, museo delle culture, di Milano nell’ambito dell’installazione multimediale, curata da  Studio Azzurro, Se a parlare non resta che il fiume; quindi Carol Beckwith & Angela Fisher con un ragazzo Dinka del Sudan; Brent Stirton con anziani Mindima della Nuova Guinea; Gleison Miranda per la Fundação Nacional do Índio con una tribù incontattata del Brasile; Bryan & Cherry Alexander con una donna Khanty delle penisola di Yamal, in Russia; Sebastião Salgado con cacciatori-raccoglitori Awà del Brasile, immagine scelta per il calendarietto da tavolo, incluso in ogni copia del calendario.

 

Abbiamo parlato di:

We, the People 2019 Calendario Survival International

Survival International Website Twitter Facebook Instagram

Survival Italia Website Twitter Facebook Instagram

Norman Lewis/Don McCullin. Genocide Reportage

Steve McCurry Website Facebook Instagram

Livia Monami Website

Yann Arthus-Bertrand Website Twitter Facebook Instagram

James Morgan Website Twitter Facebook Instagram LinkedIn

Timothy Allen Website Twitter Facebook Google+ Instagram

Wayne Quilliam Website

George Rodger Website Scheda Magnum Photos

Jane Baldwin Website Twitter

MUDEC – Museo delle Culture Website Twitter Facebook Instagram

Studio Azzurro Website Twitter Facebook

Se a parlare non rest ache il fiume Scheda evento

Carol Beckwith & Angela Fisher Website

Brent Stirton Website Facebook Instagram LinkedIn

Fundação Nacional do Índio Website Facebook Flickr

Bryan & Cherry Alexander Website Facebook

Sebastião Salgado Website

13/12/2018