Spillatore per birra: il regalo perfetto per il maschio Alfa

La birra accompagna momenti di piacere e relax, uno spillatore domestico diventa così una bella soluzione per gustare in casa una birra perfetta come al pub

di Stefania Elena Carnemolla

Dalla birra della Mesopotamia a quella sacra ai faraoni a quella degli antichi monasteri, la birra, che sia dolce, amara, acidognola, è ancora oggi molto amata, simbolo com’è di gusto, freschezza, relax, convivialità. Una bevanda molto versatile, che va al di là dell’aperitivo, di un dopo cena o del classico abbinamento con pizza, formaggi, salumi tanto da sposarsi a primi e secondi piatti, fresche insalate, crudi di pesce. E allora cosa c’è di meglio di uno spillatore per birra domestico che accompagni ricette sfiziose e momenti di convivialità?

UN UNIVERSO DI BIRRE

Se la birra ormai si regala, lo spillatore da usare in casa è un regalo perfetto per il maschio Alfa, in particolare se amante, oltre che della convivialità, dei piaceri del palato e che cerca di essere carismatico, attraente, vincente, intraprendente anche armeggiando fra boccali, sfoggiando con gli ospiti una macchina per birra tutta sua e l’arte di servire una birra perfetta e anche ricercata proprio come al pub.

Per il maschio Alfa l’universo birra non è, infatti, solo la classica bionda, è molto di più: è l’universo delle birre ad alta fermentazione come la Ale, Altbier, Abbazia, Bière Blanche, Kölsch, Weissbier, Saison, Stout, birre, a seconda, ambrate, bianche, dorate, scurissime, forti, corpose, dal sapore fresco e con aromi che ricordano la banana, gli agrumi, il coriandolo, i chiodi di garofano, il caffé, il cacao, la liquirizia, il curação, le bucce, cioè, di arancia amara. È l’universo delle birre a fermentazione spontanea come la Lambic, lasciata fermentare in botti di legno già utilizzate per il cognac e vini come il Porto e il Madeira, birra dal colore paglierino fino al dorato e a quello che ricorda la buccia di cipolla, con sentori di cuoio, fieno, caprino, stalla in quelle più invecchiate e dal profumo aromatico, grazie alla ciliegia o al lampone, in quelle più giovani. È l’universo delle birre a bassa fermentazione come la Lager, Pils o Pilsner, Monaco, Dortmund, Bock, birre, a seconda, pastose, corpose, dal colore chiaro, ambrato, oro pallido, scuro e dal sapore tra il dolce e l’amaro.

SPILLATORI DOMESTICI

A guidare nella scelta di uno spillatore domestico per birra, oltre all’estetica, vanno considerati compatibilità dei fusti, sistema di rifrigerazione, potenza, alimentazione, ergonomicità del manico, materiale, dimensioni, capacità di trasporto, eventuali accessori. Esistono, ad esempio, spillatori a elettricità, anche di classe A+, che aiutano il risparmio energetico, e quelli alimentati a batteria, quindi quelli compatibili con vari marchi di birra e quelli con un solo marchio, mentre le ricariche possono essere da 0.5, 2, 2.5, 3.5, 4, 5, 6 litri.

Gli spillatori domestici per birra possono essere in acciaio inox, con rivestimento in legno, in plastica. Diverse le forme, da quelle più classiche a quelle a torre o a pallone, anche con alloggiamento per il ghiaccio. All’avanguardia sono i modelli silenziosi e quelli con display in LCD con indicatore di temperatura, volume, freschezza. Ci sono, ad esempio, spillatori che possono conservare la birra per 15 giorni alla temperatura costante di 2° C e altri fino a 30 giorni a una di 3° C, mentre in altri ancora è possibile regolare la temperatura dai 2° ai 12° C. Un tocco in più sono gli accessori come cartucce gas e quelle per la pulizia, nonché il gocciolatoio. Né possono mancare per un servizio perfetto bicchieri e sottobicchieri, senza dimenticare che a ogni birra il suo bicchiere, ciò che aiuterà a esaltarne gusto e caratteristiche organolettiche. In generale i bicchieri stretti e allungati sono indicati per le birre a bassa fermentazione, mentre quelli più ampi per le birre ad alta fermentazione.

BICCHIERI 

AssoBirra spiega come scegliere il giusto bicchiere per birra a seconda dello stile birrario: “Baloon: favorisce lo scambio termico ed esalta la schiuma, ideale per le birre corpose (Abbazia, Ale, Doppio Malto, Lambic); bicchiere largo: grazie alla sua imboccatura larga favorisce la percezione olfattiva (Blanche e Pils); boccale: il vetro spesso di questo bicchiere permette di conservare al meglio la temperatura di servizio (Monaco); calice a tulipano: la sua bocca svasata favorisce la percezione del profumo e impedisce una schiumatura eccessiva (Ale, Analcolica, Lager, Speciale, Strong Ale); colonna biconica: grazie all’imboccatura larga, la schiuma viene controllata (Lager e Pils); coppa: la forma sferica e aperta valorizza profumo e aroma (Abbazia); flute: la forma emisferica fa abbassare lentamente la schiuma, esaltando l’aroma, perfetto per servire le birre fredde (Ale, Analcolica, Lager, Pils); pinta con stondatura: ha una forma di cono rovesciato con uno slargo subito sotto il bordo (Ale, Lager, Stout); Weizenbecker: la svasatura alla sommità serve a contenere la schiuma abbondante delle birre di grano (Weizen)”. In alternativa un buon sostituto è il calice da vino bianco.

TEMPERATURA DI SERVIZIO 

Per un servizio perfetto i bicchieri vanno puliti e sgrassati, utilizzando detergenti neutri e mai il brillantante. Prima della spillatura vanno risciacquati in acqua fredda per abbassare la temperatura del vetro, evitando, quindi, che la birra si riscaldi e per assicurare che la schiuma, che protegge la birra dall’ossidazione, rimanga compatta. La birra va, inoltre, servita alla giusta temperatura, mai ghiacciata: 3-8° C, consiglia AssoBirra, per le birre chiare a bassa fermentazione e a bassa gradazione alcolica; 8-10°C per quelle ad alta fermentazione, a fermentazione spontanea e a media gradazione; 10-15°C, infine, per le birre ad alta fermentazione e ad alta gradazione.

SPILLATURA E DEGUSTAZIONE 

Anche in casa è possibile ottenere, grazie alla giusta spillatura, un’ottima birra alla spina come al pub. Una giusta spillatura preserva, infatti, caratteristiche e gusto della birra. Gli stili di spillatura sono sostanzialmente tre: alla tedesca, la spillatura belga e olandese, all’irlandese.

La prima, indicata per le birre ad alta saturazione di anidride carbonica, come, ad esempio, le birre tedesche, è la spillatura tradizionale, con il bicchiere che viene riempito in tre tempi: “Il bicchiere” spiega AssoBirra “è inclinato a 45° e la birra scende lungo la parete, successivamente si raddrizza e si continua a versare fino a che la schiuma raggiunge il bordo; si attende un minuto affinché la schiuma si compatti, quindi si spilla nuovamente e si attende un altro minuto; si conclude il servizio con il terzo e ultimo colpo, creando la cresta o corona”.

La seconda è la spillatura dinamica, con il bicchiere riempito una sola volta e con l’utilizzo di uno strumento chiamato taglia-schiuma, diffuso in Belgio e in Olanda per servire la birra: “La prima goccia di birra” spiega AssoBirra “viene fatta cadere fuori dal bicchiere, inclinato a 45° e poi raddrizzato in base alla schiuma che si forma; quando la schiuma arriva al bordo, si chiude il rubinetto e si allontana il bicchiere; con il taglia-schiuma si eliminano le bolle più grandi e si compatta la schiuma stessa”.

La terza, chiamata spillatura legale, è indicata per le birre con basse quantità di anidride carbonica e con il bicchiere riempito in due riprese: “Il bicchiere” spiega AssoBirra “è inclinato a 45° e viene riempito per tre quarti; si lascia decantare per 2 minuti; si rabbocca fino al riempimento del bicchiere”.

Per degustare al meglio la birra, momento clou, il bicchiere va portato verso la bocca, per evitare, spiega AssoBirra, di aspirare la schiuma, bevendo la birra a grandi sorsi per la soddisfazione del palato e impugnando il bicchiere per la base, per un lungo sorso di piacere.

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