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La nuova frontiera del benessere: curarsi con la luce

di LaPresse

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(LaPresse) - Curarsi con la luce? Non è fantascienza, ma un futuro molto vicino a noi. Ne è sicuro il dottor Claudio Tavera, specialista in medicina dello sport e uno dei quattro italiani membri della società americana di antiaging, nonché direttore sanitario di ‘Change in a day’, centro specializzato nel benessere delle persone. Appena tornato da un convegno Oltreoceano, il '23d Annual World Congress on Anti-aging Medicine' di Las Vegas, il dottore ci racconta le frontiere delle cure mediche. 

“Lo sfruttare il condizionamento sull’organismo umano di fattori fisici naturali a basse intensità e per brevi periodi quali il calore, pensiamo alle saune o al bagno turco a 50-90 C°, o il freddo, come le Cryo chamber a meno 110C° - spiega il medico - ha sicuramente solleticato l’i nteresse degli scienziati ad utilizzare anche un altro elemento fondamentale che modula e supporta le funzioni vitali di tutti gli esseri viventi: la luce”. In realtà non si è nuovi a questo tipo di idea: già venticinque anni fa nell’ex Unione Sovietica si conducevano le prime terapie con frequenze di luce laser proiettate direttamente nel circolo venoso del paziente. Questo, spiega il dottore, “in funzione di precedenti osservazioni condotte durante esperimenti in vitro in cui si osservavano rilevanti effetti positivi sulle funzioni immunitarie delle cellule del sangue, soprattutto dei globuli bianchi”.

Se con un balzo torniamo al giorno d’oggi, “determinate aziende americane specializzate in tecnologie biomediche hanno sviluppato recentemente questo processo e quest’anno presenteranno ad aprile, anche in Europa, sofisticati dispositivi che permettono di proiettare entro la vena del paziente, tramite una fibra ottica compatibile con un catetere venoso, frequenze luminose dello spettro infrarosso ed ultravioletto”. Pare che tramite questo trattamento, della durata di sessanta minuti a seduta, “si i nducano modulazioni del sistema immunitario, miglioramenti della circolazione sanguigna e del trasporto dell’ossigeno - continua Tavera - e ancora una riduzione dell’i nfiammazione, del dolore cronico e dei patogeni del sangue”.

Un’altra applicazione della luce molto interessante “è quella sui fattori di crescita piastrinici - spiega Tavera - il più conosciuto PRP (Platelet Rich Plasma) nella modalità ‘Light Activated’, utile in applicazioni di medicina estetica volte a migliorare il collagene, la circolazione cutanea ed a contrastare la caduta dei capelli e in ortopedia per stimolare lo spessore delle cartilagini articolari”.
Nonostante queste nuove tecniche siano molto affascinanti, “siamo comunque cauti su queste novità - prosegue il dottore - che devono essere approvate dal sistema sanitario nazionale prima di applicarle'.

In attesa di queste cure avveniristiche, ci sono però delle abitudine sbagliate che, da subito, possiamo eliminare a tutto favore del nostro benessere. “Il tempo è tiranno, si sa, ci porta a mangiare male e in fretta - spiega il dottore - ma noi dovremmo avere tempi consoni per consumare un pasto e preparare gli organi deputati alla digestione”. Soprattutto, sottolinea il medico, per quanto riguarda “la prima colazione, pasto che più facilmente si salta, spesso soppiantato da diversi caffè. Ma se non facciamo una colazione completa, non riusciamo ad assolvere alle necessità del nostro sistema nervoso: il nostro cervello è goloso di zuccheri e dobbiamo apportarli la mattina”. 

Sull’attività motoria, Taverna spiega che “non è necessariamente sport, ma movimento, anche solo fare scale al posto dell’ascensore, o spostarsi a piedi. Basta ricavare un’attività motoria dalla vita di tutti i giorni, che assicuri un po’ di movimento quotidiano, bastano 30/40 minuti”. E poi ancora: non dimenticarsi mai di bere acqua, almeno un litro e mezzo al giorno. Non bisogna aspettare il riflesso della sete, perché “con l’età questo riflesso si offusca, dobbiamo bere regolarmente perché ottimizziamo il nostro metabolismo e allontaniamo più facilmente le tossine. Il turnover di acqua inoltre supporta tantissime funzioni del sistema nervoso, organi e apparati”.  

Infine, il sonno, 'fondamentale per il nostro benessere perché con esso si riacquistano picchi ormonali, si sedimenta la memoria e si sogna”. Molte persone influenzano la qualità del loro sonno “per abitudini sbagliate, perché dopocena fanno lavori intellettivi importanti o attività fisica troppo intensa”. Così facendo, si producono “adrenalina e cortisolo, detto ‘ormone dello stress’, che riattivano il corpo in un momento sbagliato, ovvero quando dovremmo accomodarci al ristoro”. Il momento migliore per praticare attività fisica è la mattina presto: viene chamato ‘ stress positivo’, perché “attiva i nostri ritmi biologici e ci prepara alla giornata”. E poi, occhio all’alimentazione: meglio puntare, per la cena, sulle proteine piuttosto che sui carboidrati, che non vengono smaltiti durante la notte.

 
29/01/2016