Kasia Smutniak e la vitiligine: "Ho imparato ad accettarmi"
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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E2 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838958_55ea335667\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838958_55ea335667\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E5 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1839030_c37e39e639\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022483\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1839030_c37e39e639\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022483\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. 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Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E8 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1839093_3892395c6e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022460\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1839093_3892395c6e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022460\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. 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Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E21 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838925_84921e02c0\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838925_84921e02c0\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. 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Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E24 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838955_dd8abe4297\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022689\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838955_dd8abe4297\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022689\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. 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Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E30 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1839012_c116d68921\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022508\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1839012_c116d68921\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022508\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E36 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838976_9425e2b49b\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022548\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838976_9425e2b49b\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022548\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E42 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838982_953d7d6f53\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022507\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838982_953d7d6f53\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022507\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E45 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838949_c2ba37a380\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022934\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838949_c2ba37a380\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022934\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. 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O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. 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E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E48 \\\/ 48\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838922_55bcf06dcc\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022924\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1838922_55bcf06dcc\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Kasia Smutniak e la vitiligine Ho imparato ad accettarmi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022924\\u0022\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l\\u0026rsquo;ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv.\\u003C\\\/strong\\u003E Cos\\u0026igrave; siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che \\u0026egrave; diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondit\\u0026agrave;: \\u0026ldquo;Crescere \\u0026egrave; anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EI momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EIo, crescendo, ho imparato anche un\\u0027altra cosa, accettare non \\u0026egrave; sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. \\u0026Egrave; stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi \\u0026egrave; rimasta impressa \\u0022FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI\\u0022 e ho deciso di farla mia\\u0026rdquo;. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il \\u0026ldquo;difetto\\u0026rdquo; del quale Kasia stia parlando e cio\\u0026egrave; la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EFatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003E\\u0026Egrave; bene chiarire che la vitiligine \\u0026egrave; una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un\\u0027alterazione e non sono pi\\u0026ugrave; in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cio\\u0026egrave; produrre melanina. La pelle, cos\\u0026igrave;, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni pi\\u0026ugrave; scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz\\u0026rsquo;altro un ruolo importante.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EInsomma, non si tratta di una patologia grave ma \\u0026egrave; indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D\\u0027altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era gi\\u0026agrave; espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha sub\\u0026igrave;to veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la \\u0022ragazza mucca\\u0022. Ecco perch\\u0026eacute; queste parole scritte da un\\u0026rsquo;attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell\\u0026rsquo;aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono \\u0026ldquo;complessate\\u0026rdquo; per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: \\u0022Anch\\u0026rsquo;io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l\\u0026rsquo;aver condiviso la tua esperienza\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EEcco un\\u0027altra testimonianza: \\u0026ldquo;Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovr\\u0026ograve; imparare ad accettarlo. Grazie perch\\u0026eacute; mi hai fatta sentire meno sola\\u0026rdquo;. E ancora un\\u0027altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non \\u0026egrave; stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo far\\u0026ograve; mia la tua bellissima frase Grazie!\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E\\n\\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')
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Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.
Foto Ansa e Instagram
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Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.
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Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.
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Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.
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Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.
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Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.
Foto Ansa e Instagram
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Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.
Eterea e irraggiungibile nella sua bellezza statuaria che l’ha portata prima a conquistare le riviste patinate di moda e poi il cinema e la tv. Così siamo abituati a vedere Kasia Smutniak, 40 anni vissuti dapprima nella sua Polonia, poi in giro per il mondo e infine in Italia che è diventata a tutti gli effetti la sua seconda patria, quella dove ha conosciuto i grandi amori, e dolori, della sua vita (Pietro Taricone e, dopo la sua morte drammatica, il produttore Domenico Procacci) e quella dove sono nati i suoi due bambini.
Eppure anche Kasia ha i suoi difetti. O, meglio, le sue debolezze visto che lei stessa ha confessato di soffrire di una patologia e di aver faticato non poco ad accettarla. In un post su Instagram, corredato da alcune immagini che hanno svelato le sue mani e i suoi piedi ricoperti di chiazze bianche, Kasia ha scritto queste parole piene di profondità: “Crescere è anche imparare ad accettare tutto quello che la vita ci porta. Cose belle, cose che ci vengono facili ma che non dovremmo dare mai per scontate... Ma sopratutto momenti difficili, che ci mettono alla prova, per non perdere il senso dei momenti felici. Insomma tutto".
I momenti difficili ci aiutano a non perdere il senso dei momenti felici
Io, crescendo, ho imparato anche un'altra cosa, accettare non è sufficiente. Bisogna amare i propri difetti! Per gli ultimi 6 anni ho imparato ad accettare e amarmi per quello che sono. È stato un percorso, mica subito....... E solo oggi mi sento di condividere questo pensiero con voi. Qualche tempo fa ho letto una frase che mi è rimasta impressa "FATTI AMARE PER I TUOI DIFETTI CHE I PREGI LI SANNO AMARE TUTTI" e ho deciso di farla mia”. Il tutto seguito da alcuni hashtag che chiariscono quale sia il “difetto” del quale Kasia stia parlando e cioè la vitiligine: #vitiligodoitbetter #vitiligoisthenewblack #whatdoyousaytovitiligo?NotToday
Fatti amare per i tuoi difetti che i pregi li sanno amare tutti
È bene chiarire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, in cui i melanociti subiscono un'alterazione e non sono più in grado di svolgere correttamente la loro funzione e cioè produrre melanina. La pelle, così, si copre di macchie bianche, asimmetriche, con contorni più scuri ed irregolari. Si tratta di una malattia autoimmune che non ha una causa ben definita anche se stress e carenze nel sistema immunitario giocano senz’altro un ruolo importante.
Insomma, non si tratta di una patologia grave ma è indubbio che possa generare disagio e imbarazzo. Soprattutto se, come nel caso di Kasia, sei abituata ad aver puntati addosso occhi e riflettori. D'altra parte su questa patologia della pelle e sulla sua difficile accettazione sociale si era già espressa la modella Winnie Harlow che, prima di arrivare al successo globale, ha subìto veri e propri atti di bullismo, visto che veniva chiamata la "ragazza mucca". Ecco perché queste parole scritte da un’attrice bella e di successo possono assumere un significato decisivo nell’aiutare tante altre persone che patiscono la stessa patologia e si sentono “complessate” per quella pelle a chiazze. La conferma arriva dai tantissimi like che ha raccolto il post e soprattutto dalle migliaia di commenti, spesso dei racconti di esperienze personali. Ecco qualche esempio. Scrive un utente: "Anch’io ne soffro ma non riesco proprio ad accettarla. Grazie per l’aver condiviso la tua esperienza”.
Ecco un'altra testimonianza: “Ti capisco. Sto iniziando anche io ad avere qualche traccia fi vitiligine nelle dita e sul volto. Cerco di non pensarci, ma dovrò imparare ad accettarlo. Grazie perché mi hai fatta sentire meno sola”. E ancora un'altro racconto personale che fa capire bene quanto le parole di Kasia abbiano colto nel segno: Come te ho imparato a conviverci non è stato facile. Oggi me ne frego della gente che guarda le mie mani i miei piedi le parti sbiadite di me Credo farò mia la tua bellissima frase Grazie!”.