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Tè, yogurt e cioccolato proteggono il fegato

Una dieta in stile mediterraneo, con una buona dose di verdure e 'arricchita' di yogurt, tè e cioccolato, espone a un minore rischio di ospedalizzazione i pazienti con cirrosi epatica e determina una presenza di batteri intestinali molto diversificati, una condizione che predispone a un maggior benessere. Lo indicano i risultati di uno studio internazionale che ha coinvolto 300 persone in Usa e Turchia, presentato al congresso dell’Associazione europea degli studi sul fegato (Easl) a Parigi. La ricerca ha dimostrato che il gruppo turco, sia con cirrosi compensata sia con cirrosi scompensata, risulta essere più sano, rispetto ai pazienti statunitensi dello stesso tipo.

Pazienti con problemi al fegato

La cirrosi epatica uccide un milione di persone ogni anno nel mondo - hanno spiegato gli esperti - E' quindi una causa di morte importante, in crescita ma in gran parte prevenibile. Il rischio di morte per questa malattia è però diverso da paese a paese, ed è legato principalmente al consumo di alcol, ma anche al tipo e alla qualità, e alla presenza di epatite virale B e C.

Differenti diete

Inoltre la dieta è un fattore determinante della composizione microbica dell'intestino, che ha un ruolo nell’insorgenza e nella progressione della cirrosi epatica. Ma "ci sono pochissime informazioni che attualmente collegano la dieta, la diversità microbica e gli esiti clinici in pazienti con cirrosi - ha detto Jasmohan Bajaj, della Virginia Commonwealth University e autore dello studio - La nostra ipotesi per questo studio era che la dieta e la gravità della malattia interagiscono per determinare la composizione del microbiota e, in definitiva, i risultati clinici in pazienti con cirrosi epatica".

Il microbiota

Nello studio, la popolazione americana tendeva a seguire una dieta 'occidentale', con un consumo relativamente basso di alimenti fermentati (yogurt, ad esempio), mentre il gruppo turco mangiava in stile mediterraneo, con un'alimentazione ricca di verdure e cibi fermentati. Dalle analisi realizzate il microbiota intestinale dei pazienti turchi risultava significativamente più vario rispetto alla coorte degli Stati Uniti e, in questo, non vi era alcuna differenza tra le persone sane e quelle con cirrosi epatica in Turchia. Al contrario, nella coorte degli Stati Uniti, la diversità era più alta nel gruppo di controllo e più bassa tra quelli con cirrosi scompensata: caffè, tè, verdure, cioccolato e alimenti fermentati 'predicevano', in pratica, una maggiore diversità. "Si tratta del primo studio a confermare un legame tra dieta, diversità microbica ed esiti clinici nella cirrosi epatica", ha detto Bajaj aggiungendo che "sono necessarie ulteriori ricerche per valutare se le modificazioni dietetiche possono migliorare sia la diversità microbica che i risultati clinici in questi pazienti".

Fonte Adnkronos - Foto Pixabay

08/11/2022