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Harry Styles in copertina con un abito da donna, stavolta Vogue fa arrabbiare tutti

Rivoluzione "gender fluid" a Vogue: il cantautore Harry Styles appare sulla copertina del numero di dicembre in giacca da smoking maschile a doppio petto e abito da sera femminile creati per lui dall'amico Alessandro Michele di Gucci ed è subito polemica. "Ridateci i maschi macho", ha protestato la commentatrice pro-Trump, Candace Owens, scatenando una bufera su Twitter.

Harry, che ha 32,6 milioni di seguaci su Instagram, aveva dimostrato di essere un personaggio già dipingendosi le unghie color lavanda e abbinandole a collettino di pizzo e scarpe Mary Jane per il red carpet dei Brit Awards 2020. L'anno prima, al gala del Met di cui era "padrino" (la mostra era appropriatamente "Notes on Camp"), si era presentato con una blusa di organza trasparente nera con jabot di pizzo accessoriata da un orecchino di perle a pendente.

E' un interesse, quello per gli abiti femminili, che arriva a Styles da quando era bambino in un villaggio del nord dell'Inghilterra e si vestiva in maschera per le recite, ha confidato lui stesso a Hamish Bowles che lo ha intervistato per la cover story: "Oggi mi ritrovo a guardare gli abiti delle donne e penso che sono straordinari".

Per Alessandro Michele, Harry "è l'immagine di una nuova era, di come può apparire un uomo" e il look di Styles ricorda molto quello di David Rose, il personaggio creato e interpretato da David Levy nella serie canadese "Schitt's Creek" che ha fatto man bassa di premi agli ultimi Emmy.

L'ex One Direction non è d'altra il primo uomo a comparire sulla copertina di Vogue (è successo altre nove volte nei 127 anni di storia del magazine), ma è il primo che non è fotografato in compagnia di una donna: nel luglio 2017 la rivista mise in copertina un altro membro della boy-band, Zayn Malik, accanto alla compagna di allora Gigi Hadid per mostrare "una nuova generazione che abbraccia la fluidità di genere": entrambi indossavano abiti Gucci intercambiabili, ma la scelta di una coppia etero per illustrare il concetto "gender fluid" fu criticata e la rivista fu costretta a pubblicare un mezzo mea culpa.

Foto Ansa e Instagram

09/11/2022