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La toccante lettera di Zingaretti alla mamma scomparsa a 86 anni

"Non conta l’età che hai quando una madre se ne va,
né l’età della madre che se ne va. In qualunque momento, in qualunque modo questo accada resterà solo un grande, immenso, terrorizzante vuoto".

Inizia così la toccante lettera che Luca Zingaretti ha voluto dedicare alla madere scompara all'età di 86 anni dopo una lunga malattia.

Emma Capua, così si chiamava, una donna speciale che spandeva amore ed energia positiva nel mondo e che ammaliava tutti con la sua dolcezza. Parole tenerissime di un figlio che ha voluto condividere sui social il dolore devastante della perdita ma anche il dolce ricordo di una madre meravigliosa.

Ecco il testo integrale della lettera:

Non conta l’età che hai quando una madre se ne va,
né l’età della madre che se ne va.
In qualunque momento, in qualunque modo questo accada resterà solo un grande, immenso, terrorizzante vuoto.

Nostra madre si chiamava Emma. Emma di Capua. Ma il mondo la chiamava Mimmi.
Mimmi se n’è andata giovedi mattina alle 9.04

Ogni scarrafone è bello all’uocchie ‘e mamma soia.
MA anche ogni mamma è unica agli occhi dei suoi scarrafoni.

Mia madre, Mimmi, era una donna speciale. Una donna che spandeva amore ed energia positiva nel mondo
Mimmi accoglieva tutti, il povero e il ricco, il potente e il diseredato, l’amico e il nemico.
Lo ammaliava con la sua dolcezza, con la sua capacità di fare amicizia, di mettere tutti sullo stesso piano perché alla fine tutti esseri umani siamo.

Mamma ci ha insegnato a rispettare le donne e gli uomini a prescindere dalla razza, dalla religione, dal modo di vivere la sessualità o da qualunque altro metodo di discriminazione.

Nostra madre, Mimmi, consolava tutti.
Era capace di portare allegria ovunque e se oggi fosse qui sono sicuro che sarebbe capace di alleggerire i nostri cuori.
Spandeva amore nel mondo e andandosene ne ha lasciato una scia lunghissima dietro di sé.
Per tutti. Per chi l’ha frequentata sporadicamente o per poco
e per la sua famiglia, per i suoi amati cugini, per le sue adorate amiche, per i suoi amici.
La gente che la conosceva tendeva ad attaccarsi a lei irresistibilmente perché avvertiva che in quella piccola donna c’era una grande magia.

Persino i medici e il personale paramedico che l’hanno accompagnata in questi tre anni di lotta contro la malattia, non sono riusciti con lei a mantenere quelle distanze che devono imparare a costruire con i pazienti per sopravvivere.
Li ringraziamo tutti sentitamente, accoratamente.

Mamma da piccola ha vissuto la paura della deportazione.
Si è vista bussare le SS alla porta di casa in cerca di suo padre.

Forse è per questo che non era capace di odiare nessuno ed era pronta a prendere sempre il meglio della vita

Mamma ci ha portato ai concerti, a teatro, ai musei, in viaggio, ci ha consigliato come e cosa leggere, ci ha invitati a cogliere il positivo nel mondo, ad amare.

Foto Ansa e Instagram

08/11/2022