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Più di 230 metri di tulle e 10mila perle e paillettes: tutte le curiosità sul vestito di Lady Diana

È stata inaugurata il 3 giugno - tra puntuali misure anti-Covid e grande attesa da parte dell'opinione pubblica - la mostra-evento dedicata agli abiti sartoriali, realizzati per i momenti più importanti della Royal Family britannica, dai matrimoni alle incoronazioni: con al centro della scena, per la prima volta in pubblico, l'iconico vestito da sposa di lady D disegnato dagli stilisti Elizabeth e David Emanuel per le nozze con il principe Carlo, celebrate il 29 luglio del 1981.

Il permesso dei figli

Un capolavoro di sartoria, appartenente alla collezione privata dei principi William e Harry, figli di Carlo e Diana, che hanno deciso di prestarlo all'organizzazione della mostra dopo averlo conservato gelosamente per 25 anni come una reliquia. L'abito di Diana - probabilmente il vestito nuziale più famoso e copiato del mondo - fu realizzato in taffetà di pura seta color avorio, impreziosito con lo strascico più lungo mai visto nella storia dei matrimoni reali: per completarlo vennero impiegati 230 metri di tulle, tra velo e sottogonna, e 10mila perle e paillettes madreperlate.

Schizzi e pizzi

In mostra vi sono anche bozzetti originali, campioni di tessuto e fotografie inedite di prove e fitting. L'esibizione - dal titolo Royal Style in the Making - è ospitata all'interno della storica Orangerie di Kensington Palace, appena ristrutturata accanto a una delle più importanti dimore reali di Londra (attuale residenza ufficiale di William e Kate). E resterà aperta fino al 2 gennaio 2022.
L'abito da sposa della principessa Diana torna in mostra dopo 25 anni. L'iconico vestito in taffetà di seta incastonato nell'immaginario collettivo degli anni '80 è stato donato dai figli di Lady D, i principi William e Harry, per far parte di una nuova mostra ospitata nella orangerie di Kensington Palace il cui restauro è stato da poco ultimato.

Fonte Ansa - Foto Ansa e Instagram

09/11/2022