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Ha perso le gambe per colpa di un assorbente, ora correrà alla maratona di New York

Aveva solo 24 anni Lauren Wasser, modella di Los Angeles, quando nel 2012 ha perso una gamba e ha rischiato seriamente di morire per via da uno choc tossico causatole dall'uso di un assorbente interno. Durante il ciclo aveva deciso di utilizzare un tampone ma nel giro di poche ore una febbre altissima l'aveva costretta a recarsi in ospedale dove, dopo gravi problemi cardiaci e una cancrena, le era stata amputata una gamba e le dita dell'altro piede. Allora Lauren si sentì dire dai medici che aveva appena l'1% di probabilità di sopravvivere, visto quanto velocemente aveva progredito al cancrena. A distanza di sei anni, la giovane ha perso anche l'altro arto.

La prima amputazione

In un intervista a "InStyle" la ragazza aveva dichiarato prima del secondo intervento di amputazione: "Il mio piede sinistro è un'ulcera aperta, non ha dita né tallone e mi causa un dolore continuo. Tra pochi mesi avrò inevitabilmente anche l'altra gamba amputata e non c'è niente che io possa fare. Quello che posso fare è accertarmi che una cosa del genere non accada ad altre persone". Lauren, infatti, ora si batte per la trasparenza e per la sicurezza dei prodotti per l'igiene femminile.

La seconda amputazione

Dopo il secondo intervento la sua vita è cambiata in meglio anche se non ha più le sue gambe: «Avevo solo 30 anni e volevo tornare a essere attiva - ha raccontato la modella durante il suo intervento al Today Show - . Quella di farmi amputare anche la seconda gamba è stata la decisione migliore che abbia mai preso e l'ho fatto per me stessa. Sono fortunata a essere viva e che questo non mi abbia uccisa e adesso il mio obiettivo è usare le piattaforme social per dare voce a quello che mi è successo e per aiutare e ispirare le persone che si trovano in situazioni simili alla mia».

Pronta per la maratona

A gennaio dell'anno scorso, subito dopo essersi risvegliata dall'operazione nella quale le avevano amputato anche la gamba sinistra, la 31enne giurò a se stessa che non si sarebbe arresa, «perché ho ancora così tanta vita da vivere». E un anno e mezzo dopo ha mantenuto la promessa, rivelando che si sta allenando per la prossima maratona di New York, che si disputerà il 3 novembre. Oggi Lauren Wasser si muove grazie a due protesi, che si è fatta fare di colore oro sia nella versione da passeggio che in quella da corsa e che lei affettuosamente chiama «i miei trofei», e oltre ad allenarsi per la maratona di NY, continua a lavorare come modella: di recente ha infatti partecipato alle campagne per H&M e Adidas.

La causa dello choc tossico

La sindrome da choc tossico è stata identificata nel 1980 ed è stata associata all'uso di assorbenti interni. Tuttavia il semplice uso del tampone vaginale non giustifica l'insorgenza della sindrome, la donna deve essere già portatore di Staphylococcus (lo è il 20% della popolazione). Nei foglietti illustrativi dei tamponi viene sempre indicato il rischio di TSS che colpisce ogni anno una donna su centomila.

Come evitare la sindrome

La sindrome da choc tossico è quindi una rarissima e grave complicazione causata da un'infezione batterica da Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes e può essere fatale. I sintomi simili a quelli di una comune influenza come: febbre alta, mal di testa, vomito e stanchezza. I materiali sintetici dei tamponi e il ristagno del sangue nella cavità vaginale creano un ambiente ideale per la proliferazione degli stafilococchi e streptococchi. I rischi possono essere ridotti lavando accuratamente le mani prima dell'inserimento del tampone, avendo cura di sostituirlo ogni quattro/sei ore e possibilmente alternandone l'uso con l'assorbente esterno.

Foto Instagram @theimpossiblemuse

08/11/2022