"C'è uno bravo? Cacciamolo via": Fazio fuori dalla Rai e l'ironia Fiorello si abbatte sulla Tv di Stato

L'ironia dello showman racconta bene quello che rischia di essere un clamoroso autogol per la Rai: "Che tempo che fa" costava la metà di quanto faceva guadagnare alla Rai. La gag a "Viva Rai2"

di Cinzia Marongiu

“C’è uno bravo? Mandiamolo via”. La sintesi di Fiorello è fulminante, almeno quanto lo è stato apprendere che Fabio Fazio lasciava la Rai dopo ben 40 anni. Un’intera giornata quella di domenica nella quale sui social non si è parlato d’altro. A “Che tempo che fa” le parole di Fazio, di fatto messo in condizione di andarsene da una Rai ormai virata a destra e nei suoi confronti particolarmente indifferente per non dire ostile da tempo, sono state prive di vis polemica ma anche estremamente chiare nel rivendicare il lavoro (straordinario) svolto fino a qui: “Sono in Rai da 40 anni però non si può essere adatti a tutte le stagioni. Me ne sono reso conto e quindi con grande entusiasmo intraprendo un nuovo cammino fatto di novità, invenzioni e creatività. Ma io qui ho trascorso 40 anni e voglio esprimere anche in questa occasione gratitudine nei confronti di tutte le persone con cui ho lavorato per tutta la vita in Rai, ne conserverò solo un ricordo meraviglioso".

Fazio da tempo è il bersaglio di Matteo Salvini

Insomma, dopo mesi per non dire anni, in cui è stato il bersaglio dichiarato di Matteo Salvini e di buona parte della destra, Fazio si è dovuto arrendere all’evidenza che non c’era una volontà politica di continuare con lui e con la sua squadra, tanto più ora che a otto mesi dalle elezioni il nuovo Governo sta cambiando tutti i vertici dell’azienda. Il contratto, che scadrà il prossimo 30 giugno, non è stato rinnovato dall’ex ad Carlo Fuortes e non lo sarà di certo dal nuovo ad Roberto Sergio che si è appena insediato, visto che l’annuncio della firma con Discovery è arrivato il giorno prima della sua nomina.

Introiti pubblicitari doppi rispetto ai costi: che autogol per la Rai

Così mentre Salvini gongola con il tweet “Belli ciao” e mentre c’è invece chi già lo rimpiange (come Antonella Clerici e Luca Bizzarri), ecco che arriva Fiorello a raccontare ironizzando ma neanche troppo come vanno le cose dalle parti del cavallo di viale Mazzini. Perché, al di là di qualsiasi opinione personale o apprezzamento soggettivo, è indubbio che Fabio Fazio e i suoi programmi funzionassero in termini di ascolti e di raccolta pubblicitaria. Il Corriere della Sera ha reso noto che una puntata costava circa 450 mila euro a fronte di un introito pubblicitario di un milione: insomma un autogol clamoroso.

"C'è uno bravo? Cacciamolo via"

Da qui l’ossimoro di Fiorello che purtroppo racconta perfettamente come vanno le cose nella tv di Stato: “C’è uno bravo? Mandiamolo via”. Così questa mattina lo showman ha aperto il suo “Viva Rai2” mostrando una foto scarabocchiata di Fazio con tanto di corna, occhiaie e denti mancanti e con su scritto 'Che tempo che faceva': "Salutiamo Fabio Fazio, ciao ti vogliamo bene. Succede, è successo". Poi, rivolto a Biggio e Casciari: "Ragazzi io non voglio essere epurato, occhio a quello che dite. Già immagino la riunione dei vertici Rai: 'C'è uno bravo, che facciamo? Cacciamolo via. C'è uno che fa guadagnare la Rai? Allora via. Ci sono quelli che dicono che il programma costava, ma funzionava... Amadeus? È ora di andare a casa!”. E poi rivolto ai due compagni di avventura: “Siate meno bravi e soprattutto non dite cose sconvenienti, perché io voglio rimanere qua in Rai".

"Non voglio essere epurato, siate meno bravi"

Poi con Biggio e Casciari, Fiorello è entrato di nascosto nella stanza del nuovo amministratore delegato Rai, Roberto Sergio, si è seduto al suo posto, con i piedi sulla scrivania e ha iniziato a minacciare i due compagni di avventura: “Se siete bravi vi caccio via eh...". Sulla scrivania, l'immagine della madonna con il volto di Giorgia Meloni, alle pareti il bersaglio per le freccette con i volti dell'ex Ad Carlo Fuortes e di Fabio Fazio. Infine, prima di scappare via, si impadronisce dell’agenda del nuovo ad che subito spiffera in diretta: “Preparare un promo per spiegare che Roberto è il nome e Sergio il cognome, fare aggiungere la mia sagoma in bronzo al cavallo di Viale Mazzini, dare alla Meloni tutte le risposte della Ghigliottina così fa bella figura con i suoi ministri, togliere il tasto Nove dal telecomando (quello della rete dove andrà Fabio Fazio, ndr), cambiare il nome di Rai3 in Rete4, rassicurare il Pd che il programma “Chi l'ha visto” sarà dedicato ai suoi elettori, mandare un messaggio rasserenante a Fazio, andare a fare casting di nuovi conduttori in Ungheria, cambiare il regolamento di “Ballando con le stelle” come vuole Lollobrigida: ogni coppia in gara deve concepire almeno un figlio, proporre al Vaticano la beatificazione di Vespa. E Casciari faccia la convergenza agli occhi, per non guardare più a sinistra".

"Che tempo che fa" anche ieri oltre il 12%

Se tutto non fosse terribilmente serio ci sarebbe da ridere. Ma il fatto è che il buco lasciato in palinsesto da Fabio Fazio e da Luciana Littizzetto difficilmente sarà coperto con altrettanta professionalità e resa. Anche ieri “Che tempo che fa” ha superato il 12% di share, totalizzando praticamente il doppio della media degli ascolti della terza rete e il tutto, come sempre, con ospiti di primordine e approfondimenti sull’attualità. Come dimenticare che in questi primi 20 anni, Fazio ha portato in Rai personaggi del calibro di Barack Obama, Emmanuel Macron, Michael Gorbaciov e soprattutto Papa Francesco? E come dimenticare che mezza Hollywood si è seduta davanti al suo acquario? Da George Clooney a Brad Pitt, da Madonna a Meryl Streep, da Charlize Theron a John Travolta, da Russel Crowe a Bill Gates e a Lady Gaga. La lista è lunghissima e davvero impressionante ma tra due domeniche si interromperà bruscamente.