Luca Zingaretti: “Il mio lato più femminile? Chissà cosa penserà la gente”

L’attore di Montalbano torna nei panni del cattivo Bruno Testori nella seconda stagione della serie "Il re" ma svela anche i suoi lati più intimi e il rapporto con le donne della sua vita

di Emanuele Bigi

Luca Zingaretti si diverte a vestire i panni del cattivo Bruno Testori dopo aver interpretato un uomo ligio al dovere e amato da tutti come Montalbano. Dal 12 aprile arriva su Sky Atlantic e Now la seconda stagione de Il re, la serie tv prodotta dallo stesso Zingaretti, insieme a Wildside e The Apartment. “In questa nuova stagione succederà di tutto”, ci confessa l’attore, “ripartiamo da dove avevamo chiuso la precedente. Il re (Bruno Testori, ndr) è caduto, da monarca assoluto del carcere San Michele, lo troviamo rinchiuso in una cella con la sua squadra di fedelissimi in via di trasferimento e con le varie bande che gli vogliono fare la festa. Testori cerca di capire come uscire da quel buco e come salvarsi”.

Luca Zingaretti: “Le cadute sono positive per crescere”

Anche a uno degli attori più popolari della nostra tv è capitato di cadere. “Le cadute sono sempre positive, anche se al momento non fanno affatto piacere”, ci confessa Zingaretti, “ti devi far male per capire come crescere e come imparare a rialzarsi”.

Foto Ansa, Instagram e tratte dalla serie tv "Il re"

Il lato femminile di Zingaretti e le donne

Zingaretti vive quotidianamente in mezzo a donne: la moglie Luisa Ranieri e le due figlie, Emma di 12 anni e Bianca di 8. Le donne hanno avuto un’enorme importanza nella sua vita. “Per questo ho un lato femminile molto accentuato”, ci dice l’attore, “son cresciuto sotto l’ala di mia madre, mia nonna e delle mie zie. Adesso ho la mia famiglia tutta rosa, anche nella mia piccola casa di produzione lavorano solo donne. Le donne, non lo dico ora, l’ho sempre detto in tempi non sospetti, hanno una marcia in più, dal punto di vista della sensibilità e della dedizione al lavoro. E sono più intelligenti”. Qual è la sua caratteristica femminile più spiccata? Gli chiediamo. “Non te lo posso svelare. Chissà la gente cosa penserà…, ride.

Il re, un modo per allontanarsi dalla gabbia di Montalbano?

Dopo Montalbano, Luca Zingaretti ha voluto dare una sterzata alla carriera interpretando un uomo dalla discussa morale, come Testori. Un servitore dello Stato perde la bussola. È stato un modo per tagliare di netto con il personaggio di Camilleri interpretato per 20 anni? “Non è stata una scelta calcolata”, dichiara Zingaretti, “sono sempre stato un attore e uomo incosciente, raramente mi sono interrogato sulle conseguenze delle mie scelte. Anche quando sono uscito dall’accademia mi sono messo a girare l’Italia con uno spettacolo in cui interpretavo un detenuto in un campo di concentramento gay. La gente ci insultava. Erano altri tempi. Montalbano l’ho fatto con gioia: come fai ad abbandonare un personaggio che fa il 44% di share? Quando mi hanno proposto Il re non l’ho fatto per allontanarmi dall’iconico commissario, ma perché la storia di Testori mi convinceva. Da sempre cerco di fare ciò che mi rende felice. A volte è andata bene, a volte no. Diciamo che rifarei più o meno tutto”.