Loredana, Angelina, Annalisa. È il festival delle donne? Ma Giorgia si ribella: "Basta con questi discorsi"

Sono dieci anni che il festival non viene vinto da una donna. Per ora c'è un podio al femminile ma Giorgia non ci sta: ""Finché noi donne sottolineeremo la presenza femminile ci saranno le differenze"

di Cinzia Marongiu

Sembrava un festival declinato al maschile, come tanti ce ne sono stati in passato, con una presenza schiacciante di cantanti, su 30 in gara soltanto 9 sono donne. E l'ultima vittoria femminile risale a ben dieci anni fa con Arisa. E invece, almeno da queste prime giornate del Festival, smbra che le ragazze del Festival si stiano prendendo una sonora rivincita. Nella prima cinquina decretata dalla giuria della sala stampa il podio è infatti tutto al femminile con la queen del rock Loredana Bertè, la giovanissima Angelina Mango e Annalisa che "Sinceramente" sforna una hit dopo l'altra. Insomma stavolta potrebbe davvero essere la volta buona. Tanto più i bookmaker fin dalle scorse settimane davano Angelina Mango e Annalisa tra le favorite.

Foto Ansa

Ma la vittori a Sanremo non è tutto. Vincere vuol dire soprattutto riuscire a far parlare di sé, a raccontare la propria storia, a puntare l'accento su discriminazioni che tutte le donne, comprese le artist, subiscono nella propria vita. Ed è in questo senso che artiste come Alessandra Amoroso e Big Mama hanno già vinto. Alessandra Amoroso ha gridato il suo dolore e la sua voglia di rinascita proprio alla vigilia della prima serata quando leggendo una lettera davanti ai giornalisti ha raccontato il suo ultimo anno e mezzo in preda all'odio sui social. Una storia incredibile che l'ha vista bersaglio quotidiano di insulti e minacce di morte, in grado di farle perdere l'equilibrio e di precipitarla in depressione. La sua "Fino a qui" racconta proprio la caduta ma anche la risalita, arrivata grazie anche alla terapia che Alessandra cntinua a seguire. E che dire di Big Mama e del coraggio di raccontare l'autolesionismo a cui è arrivata per il body shaming che ha dovuto subire per anni? Anche lei, piuttosto che tacere con il magone in gola, ha scelto di gridare il suo diritto a essere come è: "Se un artista uomo è grasso parleranno sempre dell'artista. Se un'artista donna è grassa parleranno sempre del suo aspetto fisico". E ovviamente nell'agguerrita pattuglia femminile non si possono dimenticare Emma Marrone e Fiorella Mannoia, madri di tante battaglie in nome della parità e dell'inclusione.

Basta 

Oggi poi è il giorno di Giorgia, la regina della musica italiana, qui per la prima volta in veste di co-conduttrice. Una cantante che diventa presentatrice, come è già successo a Marco Mengoni, e che sul palco porta la sua grazia insieme alla sua voce straordinaria. Guai però a parlare con lei di un Festival delle donne perché Giorgia come sempre è più avanti di tutti. E ammonisce: "Finché noi donne sottolineeremo la presenza femminile allora ci sarà una differenza. Meglio parlare di musica, di interpreti e di artisti, senza etichette. E comunque arriviamo a sabato perché quest'anno è pieno di artiste candidata alla vittoria. Ma mi piacerebbe che non ci fosse più bisogno di sottolineare maschile o femminile. Quando accadrà vorrà dire che forse qualcosa l'abbiamo effettivamente pareggiata".

Giorgia festeggerà i primi 30 anni della sua "E Poi" che qui vinse: “Presentammo la nostra canzone che piacque: Pippo Baudo ci disse ‘sì ma dovete riscrivere l’inciso’. Avevamo 4 ore di tempo per rifare l’inciso e non è stato affatto facile. Però ci siamo messi lì e lo abbiamo fatto. Così è nata la canzone e prima Amadeus mi ha detto che Baudo aveva ragione”.