Tutti cantavamo Tropicana! Ma che fine ha fatto la cantante di "Gruppo italiano"? Dopo Sanremo '84 è scomparsa

Patrizia Di Malta ha proseguito e oggi prosegue la sua carriera da cantante. Si è dedicata alla musica brasiliana

di Redazione

Sanremo può portare molto successo ma quel successo può anche durare pochissimo. Il tempo di ritirare il premio e stop. O addirittura di stroncare una carriera nascente. "Mentre la tv diceva, mentre la tv cantava, bevila perché è Tropicana ye". È il ritornello di Tropicana, celeberrima canzone di Gruppo italiano, che conquistò l’estate del 1983. Nel 1984 il gruppo capeggiato dalla cantante Patrizia di Malta, sbarca all’Ariston con Anni ruggenti, per poi scomparire negli anni successivi.

La storia del gruppo

Gruppo Italiano nasce all’inizio degli anni 80. La cantante è Patrizia Di Malta, Raffaella Riva (che figura anche fra gli autori dei brani), Chicco Santulli, Gigi Folino e Roberto Del Bo. A farli debuttare c'è Mara Maionchi che produce il primo disco Maccherock proprio con la sua etichetta  Ma il grande successo arriva con Tropicana, uno dei brani più ascoltati dell’estate 1983. Stesso anno di un altro tormentone: Vamos a la playa dei Righeira. Nel 1984 Gruppo Italiano sbarca al Festival di Sanremo, classificandosi 11esimi, e anche al Festivalbar l'estate successiva con risultati non strabilianti iniziano a sparire dalla scena musicale.

Che fa oggi Patrizia Di Malta

Dopo il Gruppo Italiano Patrizia Di Malta ha proseguito e prosegue la sua carriera da cantante. Si è dedicata alla musica brasiliana, consolidando la forte passione per il Brasile, paese in cui è cresciuta e di cui ha cittadinanza, e dal brasiliano ha tradotto anche libri. E' lei a raccontare l'avventura al Festival: "Dopo il successo di Tropicana nel 1983 i nostri discografici e produttore insistettero perché partecipassimo Festival di Sanremo del 1984. Era stato sdoganato l’anno prima dai mitici Matia Bazar, Antonella Ruggiero cantava quel tango elettronico, “Vacanze Romane”, in maniera deliziosamente retrò. Quindi si, accettammo la scommessa. Avevo visto qualche giorno prima in televisione Ginger Rogers cantare “I’ll be hard to handle”. All’epoca non esisteva YouTube e cercai di condensare quel ricordo nel ritornello di “Anni Ruggenti”, la canzone-fumetto che portammo al Festival vestiti da africane (girls) ed esploratori (boys), più le palme di gommapiuma che suonavano i fiati in puro stile Betty Boop.
Vinsero Albano e Romina, Totò Cutugno e i Ricchi e Poveri, non ricordo in quale ordine. Così andava l’Italia... Ma per Renzo Arbore eravamo stati i migliori. E questo ci rese molto orgogliosi".