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Segreto bancario fra moglie e marito? Neanche se la coppia si separa. La sentenza del Tar di Bari

Prevale il diritto della donna di conoscere quanto abbia in tasca il marito, ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento

Segreto bancario fra moglie e marito Neanche se la coppia si separa La sentenza del Tar di Bari
di Redazione

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Non si possono tenere nascosti i propri movimenti bancari alla moglie neanche se si è già in fase di separazione. È questa la decisione del Tar di Bari che ha riconosciuto a una donna il diritto di prendere visione della documentazione bancaria del marito durante il procedimento giudiziario di separazione ed indipendentemente dall’ordine del giudice che aveva, invece, dato parere sfavorevole.

La vicenda

Come racconta La Stampa, durante un procedimento di separazione tra due coniugi ricorsi al Tribunale di Bari, la moglie ha presentato istanza all’Agenzia delle Entrate chiedendo l’accesso alla documentazione finanziaria del coniuge ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento. Di fronte al rifiuto dell’Agenzia, la donna ha però fatto ricorso al Tar che le ha dato ragione. Per il tribunale amministrativo, prevale infatti il diritto di accesso ai dati bancari se è necessario per la tutela di un interesse giuridicamente rilevante. E questo diritto ad accedere alla documentazione fiscale, reddituale e patrimoniale dell’altro coniuge si esercita «anche in pendenza del giudizio di separazione o divorzio».

L’ordine all’Agenzia delle Entrate

Insomma il diritto della moglie di conoscere quanto abbia in tasca il marito, ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento, prevale rispetto all’interesse alla riservatezza soprattutto con riguardo ai figli della coppia. Per questi motivi, il Tar ha ordinato all’Agenzia delle Entrate l’accesso ai documenti richiesti dalla ricorrente. Niente segreti per il futuro ex marito.

24/02/2017