JSON.parse('[\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E1 \\\/ 8\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056580_ce5482ef0c\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056580_ce5482ef0c\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u00227 cause per cui ingrassi oltre al cibo\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E(www.melarossa.it) Oltre ad un\\u0027alimentazione scorretta, ci sono tanti fattori che possono causare un aumento di peso: ecco quali sono e come affrontarli per ritrovare o mantenere la forma. Copyright: Shutterstock\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E2 \\\/ 8\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056579_863a9aa8ec\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056579_863a9aa8ec\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u00227 cause per cui ingrassi oltre al cibo\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E(www.melarossa.it) L\\u0027ipotiroidismo: L\\u0027ipotiroidismo \\u00e8 una patologia molto frequente, soprattutto tra le donne. Spesso rappresenta la conseguenza di un danno ghiandolare dopo un\\u0027infiammazione di origine autoimmune (tiroidite). Dato che gli ormoni tiroidei regolano il metabolismo, una loro carenza, come si osserva nell\\u0027ipotiroidismo, riduce il dispendio energetico: una conseguenza classica \\u00e8 l\\u0027aumento di peso refrattario alla dieta, cos\\u00ec come l\\u0027aumento del colesterolo plasmatico. Per la diagnosi \\u00e8 sufficiente fare le analisi del sangue FT3 e FT4, che sono gli ormoni della tiroide e del TSH, l\\u0027ormone che stimola la produzione di ormoni tiroidei. Nel caso in cui gli esami confermassero l\\u0027ipotiroidismo, il consiglio \\u00e8 quello di rivolgersi ad un endocrinologo che sapr\\u00e0 suggerire le cure pi\\u00f9 opportune, anche per tenere sotto controllo il peso. 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Alcuni batteri possono portare a termine la digestione di componenti alimentari (come le fibre) che altrimenti non sarebbero disponibili per l\\u0027assorbimento, determinando di fatto un maggior apporto calorico. Inoltre sembra che alcuni batteri favoriscano il passaggio della barriera intestinale da parte di alcune frazioni (lipopolisaccardi) che alimentano l\\u0027infiammazione cronica. L\\u0027alterato microbiota spesso non \\u00e8 altro che la conseguenza di un\\u0027errata alimentazione: ecco perch\\u00e9 non conta solo la quota calorica di una dieta per determinare l\\u0027aumento o la diminuzione del peso corporeo. In condizioni di salute, una sana alimentazione \\u00e8 sufficiente a garantire la giusta assunzione di probiotici, che contribuiscono a preservare l\\u0027equilibrio della flora batterica intestinale: i cibi che ne sono naturalmente pi\\u00f9 ricchi sono lo yogurt, il kefir, il latte o i latticini ai quali sono stati aggiunti probiotici. In situazioni patologiche, invece, pu\\u00f2 essere necessario ricorrere a degli integratori. 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In questo caso si parla di amenorrea secondaria e avviene un aumento dei livelli di insulina: tale condizione crea uno squilibrio ormonale che riduce la produzione di LH, l\\u0027ormone che stimola l\\u0027ovulazione e favorisce la trasformazione del glucosio che, invece di essere utilizzato per i processi metabolici energetici, viene immagazzinato sotto forma di lipidi. Mangiare sano, vario ed equilibrato, fare il pieno di frutta, verdura e di vitamine del complesso B pu\\u00f2 aiutarti a regolarizzare la tua condizione: la vitamina B, detta vitamina della donna, \\u00e8 molto importante per la fertilit\\u00e0 e per la formazione degli ormoni sessuali femminili. La carenza di vitamina B \\u00e8 associata ad assenza di ovulazione o ad altre disfunzioni. E\\u0027 comunque consigliato fare un controllo da un ginecologo per escludere problematiche pi\\u00f9 serie. 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Il cortisone svolge anche un\\u0027azione metabolica favorendo l\\u0027innalzamento della glicemia, con la relativa risposta insulinica e la possibilit\\u00e0 di aumento di peso. Di sicuro non rappresenta un meccanismo frequente di aumento di peso, ma pu\\u00f2 influenzare la ritenzione idrica e favorire il gonfiore, per cui se sei a dieta e assumi del cortisone potrai notare un rallentamento nella perdita di peso, ma i risultati arriveranno, soprattutto adottando uno stile di vita sano e facendo attivit\\u00e0 fisica. 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Se il corpo diventa meno sensibile all\\u0027insulina, si ha la necessit\\u00e0 di produrne di pi\\u00f9 per mantenere la glicemia stabile e questo pu\\u00f2 portare al diabete di tipo 2, una malattia in cui la risposta all\\u0027insulina del corpo non funziona correttamente e ci sono troppi zuccheri nel sangue: dormire bene \\u00e8 fondamentale per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e ridurre i rischi di malattie come diabete e obesit\\u00e0. Inoltre altri studi hanno dimostrato che dormire poco crea uno squilibrio a livello ormonale: si abbassano i livelli di Leptina, l\\u0027ormone che comunica al cervello che la quantit\\u00e0 di cibo consumata \\u00e8 sufficiente, mentre aumentano quelli di Grelina, l\\u0027ormone che stimola l\\u0027appetito. Il risultato \\u00e8 che si consumano dolci, cibi grassi, molto salati e l\\u0027ago della bilancia schizza. Per conciliare il sonno aumenta il consumo di fibre, di frutta e verdura, scegli cotture leggere per i tuoi cibi e fai il pieno di tisane. Mantieni orari regolari, evita di dormire e fare pisolini durante il giorno, non appesantirti con il pasto serale e cerca di svolgere regolarmente attivit\\u00e0 fisica. Riso, avena, banane, lattuga e mandorle possono aiutarti a rilassarti e conciliare il sonno. Copyright: Shutterstock\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E7 \\\/ 8\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056574_cc6953c4c0\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056574_cc6953c4c0\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u00227 cause per cui ingrassi oltre al cibo\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E(www.melarossa.it) L\\u0027insulino-resistenza: L\\u0027insulino-resistenza rappresenta una condizione molto frequente, quasi caratteristica degli obesi. Il tessuto adiposo in eccesso \\u00e8 quasi sempre sede di infiammazione cronica e questa condizione determina la sintesi di sostanze dette adipochine, alcune delle quali contro-arrestano l\\u0027azione dell\\u0027insulina riducendo la sua funzione. In risposta il pancreas tende a produrne di pi\\u00f9 (creando uno stato di iperinsulinismo) e questo favorisce l\\u0027ulteriore deposito di tessuto adiposo instaurando un circolo vizioso. Inoltre gli adipociti alterati hanno anche un\\u0027alterata produzione di leptina, che \\u00e8 l\\u0027ormone della saziet\\u00e0, che risulta ridotto nelle persone con obesit\\u00e0 viscerale. La giusta alimentazione pu\\u00f2 stimolare alcuni enzimi importanti nella regolazione della glicemia, che risulta alterata in caso di insulino-resistenza. In questi casi \\u00e8 sempre indicata una dieta che possa migliorare la malattia con cibi a baso indice glicemico: in particolare la fibra solubile pu\\u00f2 agire come sostanza molto utile nel diabete, per questo \\u00e8 bene consumare carciofi, cicoria, aglio, cipolla, mele e arance. Da evitare gli alimenti ricchi di zuccheri semplici, come il miele, la marmellata, la cioccolata, il gelato, i biscotti, i dolci in generale e lo zucchero. S\\u00ec all\\u0027attivit\\u00e0 fisica aerobica, poich\\u00e9 stimola l\\u0027utilizzo del glucosio in circolo sul muscolo, tramite specifici ricettori. Copyright: Shutterstock\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E8 \\\/ 8\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056573_747d8616d5\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1056573_747d8616d5\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u00227 cause per cui ingrassi oltre al cibo\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027\\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E(www.melarossa.it) Gli interferenti endocrini: smalto, shampoo e lacca: Si tratta di ftalati, parabeni, pesticidi, acido perfluoroottanoico e trifenile fosfato, composti tossici che hanno la capacit\\u00e0 di aumentare la formazione di tessuto adiposo, grazie alla possibilit\\u00e0 di limitare, inibire o, al contrario, aggravare i meccanismi ormonali. Queste sostanze sono contenute in vernici, colla, aerosol, cosmetici, smalti per unghie, lacca per capelli e shampoo, che hanno il potere di legarsi agli ormoni del sistema endocrino. La preoccupazione deriva dall\\u0027assorbimento rapido del prodotto da parte del corpo: anche un solo strato di smalto sulle unghie comporta l\\u0027assunzione di trifenile fosfato, poich\\u00e9 il corpo metabolizza il TPHP e la prima conseguenza \\u00e8 quella di influenzare metabolismo e ormoni. Per restare in forma, oltre che in salute, \\u00e8 importante tenerti al riparo da tutto ci\\u00f2 che esiste di nocivo, non solo da ci\\u00f2 che mangi, ma anche da prodotti apparentemente innocui, che potrebbero invece comportare rischi. Copyright: Shutterstock\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')
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(www.melarossa.it) Oltre ad un'alimentazione scorretta, ci sono tanti fattori che possono causare un aumento di peso: ecco quali sono e come affrontarli per ritrovare o mantenere la forma. Copyright: Shutterstock
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(www.melarossa.it) L'ipotiroidismo: L'ipotiroidismo è una patologia molto frequente, soprattutto tra le donne. Spesso rappresenta la conseguenza di un danno ghiandolare dopo un'infiammazione di origine autoimmune (tiroidite). Dato che gli ormoni tiroidei regolano il metabolismo, una loro carenza, come si osserva nell'ipotiroidismo, riduce il dispendio energetico: una conseguenza classica è l'aumento di peso refrattario alla dieta, così come l'aumento del colesterolo plasmatico. Per la diagnosi è sufficiente fare le analisi del sangue FT3 e FT4, che sono gli ormoni della tiroide e del TSH, l'ormone che stimola la produzione di ormoni tiroidei. Nel caso in cui gli esami confermassero l'ipotiroidismo, il consiglio è quello di rivolgersi ad un endocrinologo che saprà suggerire le cure più opportune, anche per tenere sotto controllo il peso. Copyright: Shutterstock
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(www.melarossa.it) Un microbiota sbilanciato: Gli approfondimenti sul microbiota intestinale, ovvero la flora batterica che popola l'intestino, hanno rivoluzionato le conoscenze in campo gastroenterologico e metabolico: moltissime evidenze scientifiche hanno rivelato che il microbiota degli obesi è diverso da quello dei non obesi. Alcuni batteri possono portare a termine la digestione di componenti alimentari (come le fibre) che altrimenti non sarebbero disponibili per l'assorbimento, determinando di fatto un maggior apporto calorico. Inoltre sembra che alcuni batteri favoriscano il passaggio della barriera intestinale da parte di alcune frazioni (lipopolisaccardi) che alimentano l'infiammazione cronica. L'alterato microbiota spesso non è altro che la conseguenza di un'errata alimentazione: ecco perché non conta solo la quota calorica di una dieta per determinare l'aumento o la diminuzione del peso corporeo. In condizioni di salute, una sana alimentazione è sufficiente a garantire la giusta assunzione di probiotici, che contribuiscono a preservare l'equilibrio della flora batterica intestinale: i cibi che ne sono naturalmente più ricchi sono lo yogurt, il kefir, il latte o i latticini ai quali sono stati aggiunti probiotici. In situazioni patologiche, invece, può essere necessario ricorrere a degli integratori. Copyright: Shutterstock
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(www.melarossa.it) L'amenorrea: La mancanza di ciclo mestruale per un periodo superiore ai sei mesi è molto frequente: tra le cause, disordini alimentari e stress. In questo caso si parla di amenorrea secondaria e avviene un aumento dei livelli di insulina: tale condizione crea uno squilibrio ormonale che riduce la produzione di LH, l'ormone che stimola l'ovulazione e favorisce la trasformazione del glucosio che, invece di essere utilizzato per i processi metabolici energetici, viene immagazzinato sotto forma di lipidi. Mangiare sano, vario ed equilibrato, fare il pieno di frutta, verdura e di vitamine del complesso B può aiutarti a regolarizzare la tua condizione: la vitamina B, detta vitamina della donna, è molto importante per la fertilità e per la formazione degli ormoni sessuali femminili. La carenza di vitamina B è associata ad assenza di ovulazione o ad altre disfunzioni. E' comunque consigliato fare un controllo da un ginecologo per escludere problematiche più serie. Copyright: Shutterstock
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(www.melarossa.it) Il cortisone: Il cortisone è un ormone endogeno prodotto dalla ghiandola surrenale, ma è anche un farmaco utilizzato per la cura di molte patologie. Il cortisone svolge anche un'azione metabolica favorendo l'innalzamento della glicemia, con la relativa risposta insulinica e la possibilità di aumento di peso. Di sicuro non rappresenta un meccanismo frequente di aumento di peso, ma può influenzare la ritenzione idrica e favorire il gonfiore, per cui se sei a dieta e assumi del cortisone potrai notare un rallentamento nella perdita di peso, ma i risultati arriveranno, soprattutto adottando uno stile di vita sano e facendo attività fisica. Copyright: Shutterstock
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(www.melarossa.it) Dormire poco: Le ultime ricerche hanno rivelato che dormire almeno 7-8 ore a notte è indispensabile per non rischiare l'obesità: Josiane Broussard e suoi colleghi del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles hanno dimostrato che una notte di deprivazione totale di sonno equivale a 6 mesi di una dieta ricca di grassi, quanto a rischi di sensibilità all'insulina e quindi di aumento del pericolo di diabete. Se il corpo diventa meno sensibile all'insulina, si ha la necessità di produrne di più per mantenere la glicemia stabile e questo può portare al diabete di tipo 2, una malattia in cui la risposta all'insulina del corpo non funziona correttamente e ci sono troppi zuccheri nel sangue: dormire bene è fondamentale per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e ridurre i rischi di malattie come diabete e obesità. Inoltre altri studi hanno dimostrato che dormire poco crea uno squilibrio a livello ormonale: si abbassano i livelli di Leptina, l'ormone che comunica al cervello che la quantità di cibo consumata è sufficiente, mentre aumentano quelli di Grelina, l'ormone che stimola l'appetito. Il risultato è che si consumano dolci, cibi grassi, molto salati e l'ago della bilancia schizza. Per conciliare il sonno aumenta il consumo di fibre, di frutta e verdura, scegli cotture leggere per i tuoi cibi e fai il pieno di tisane. Mantieni orari regolari, evita di dormire e fare pisolini durante il giorno, non appesantirti con il pasto serale e cerca di svolgere regolarmente attività fisica. Riso, avena, banane, lattuga e mandorle possono aiutarti a rilassarti e conciliare il sonno. Copyright: Shutterstock
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(www.melarossa.it) L'insulino-resistenza: L'insulino-resistenza rappresenta una condizione molto frequente, quasi caratteristica degli obesi. Il tessuto adiposo in eccesso è quasi sempre sede di infiammazione cronica e questa condizione determina la sintesi di sostanze dette adipochine, alcune delle quali contro-arrestano l'azione dell'insulina riducendo la sua funzione. In risposta il pancreas tende a produrne di più (creando uno stato di iperinsulinismo) e questo favorisce l'ulteriore deposito di tessuto adiposo instaurando un circolo vizioso. Inoltre gli adipociti alterati hanno anche un'alterata produzione di leptina, che è l'ormone della sazietà, che risulta ridotto nelle persone con obesità viscerale. La giusta alimentazione può stimolare alcuni enzimi importanti nella regolazione della glicemia, che risulta alterata in caso di insulino-resistenza. In questi casi è sempre indicata una dieta che possa migliorare la malattia con cibi a baso indice glicemico: in particolare la fibra solubile può agire come sostanza molto utile nel diabete, per questo è bene consumare carciofi, cicoria, aglio, cipolla, mele e arance. Da evitare gli alimenti ricchi di zuccheri semplici, come il miele, la marmellata, la cioccolata, il gelato, i biscotti, i dolci in generale e lo zucchero. Sì all'attività fisica aerobica, poiché stimola l'utilizzo del glucosio in circolo sul muscolo, tramite specifici ricettori. Copyright: Shutterstock
(www.melarossa.it) Gli interferenti endocrini: smalto, shampoo e lacca: Si tratta di ftalati, parabeni, pesticidi, acido perfluoroottanoico e trifenile fosfato, composti tossici che hanno la capacità di aumentare la formazione di tessuto adiposo, grazie alla possibilità di limitare, inibire o, al contrario, aggravare i meccanismi ormonali. Queste sostanze sono contenute in vernici, colla, aerosol, cosmetici, smalti per unghie, lacca per capelli e shampoo, che hanno il potere di legarsi agli ormoni del sistema endocrino. La preoccupazione deriva dall'assorbimento rapido del prodotto da parte del corpo: anche un solo strato di smalto sulle unghie comporta l'assunzione di trifenile fosfato, poiché il corpo metabolizza il TPHP e la prima conseguenza è quella di influenzare metabolismo e ormoni. Per restare in forma, oltre che in salute, è importante tenerti al riparo da tutto ciò che esiste di nocivo, non solo da ciò che mangi, ma anche da prodotti apparentemente innocui, che potrebbero invece comportare rischi. Copyright: Shutterstock