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Masako, chi è la "principessa triste" che diventa imperatrice del Giappone

 L’hanno soprannominata la “principessa triste” per la difficile situazione psicologica che l’ha costretta a eclissarsi dalla scena pubblica per 15 anni dopo il matrimonio, oltre 23 anni fa, con l’allora principe Naruhito. Da oggi Masako è imperatrice consorte del 126mo Tenno del Giappone e i riflettori saranno spesso puntati su di lei. A 55 anni Masako, nata Owada, diventa la seconda imperatrice di estrazione borghese, dopo Michiko, la consorte di Akihito.

Figlia di un diplomatico

Nata il 9 dicembre 1963 dal diplomatico Hisashi Owada, ha trascorso gli anni dell’infanzia al seguito del padre tra Mosca e New York. Dopo aver fatto le scuole in Giappone, nel 1979 si è trasferita negli Usa con la famiglia e ha studiato ad Harvard laureandosi nel 1985 in economia internazionale. Nel 1986 è entrata nel servizio diplomatico, lavorando da diplomatica giapponese all’OCSE in Gran Bretagna e, in quel periodo, ha studiato anche a Oxford, dove ha conosciuto Naruhito nel 1986 a un party. Ha due sorelle minori gemelle e parla correntemente anche inglese, francese e tedesco.

Le nozze e la depressione

Nel 1993 i due si sono sposati con cerimonia scintoista nel Palazzo imperiale e le loro nozze sono state un evento che ha fatto grande rumore. Da qui però è cominciato il periodo difficile per la principessa. La pressione per dare un erede alla Famiglia imperiale è cresciuta e un aborto spontaneo nel 1999 ha reso difficile la sua situazione psicologica.

La maternità tanto attesa

Nel 2001 la coppia ha finalmente avuto il piacere di una figlia, la piccola Aiko, che però essendo donna non è inserita nella linea di successione e questo non ha avuto alcun effetto positivo sulla pressione percepita dalla principessa. Tra il 2003 e il 2004 la situazione psicologica di Masako è divenuta nota, anche dalle parole dello stesso Naruhito e dalle dichiarazioni dell’Agenzia della casa imperiale, che ammise un “disturbo dell’adattamento” per la principessa. Negli ultimi anni tuttavia l’attuale imperatrice è gradualmente tornata a svolgere funzioni pubbliche e sembra aver recuperato la sua verve. Tuttavia il ruolo di consorte del Tenno la metterà ulteriormente sotto i riflettori e questo è motivo di non dichiarata preoccupazione.

Una vita dorata ma difficile

La triste Masako ha faticato moltissimo ad adattarsi a una vita di corte: non ha nessuna autonomia decisionale e deve seguire il cerimoniale, niente passaporto, niente conto in banca, telefono soltanto su richiesta, non guida, non vota. Forse per questo Masako rifiutò più volte l’offerta di matrimonio del principe Naruhito. Negli anni sono state pesanti anche le pressioni legate alla maternità e i sensi di colpa per non aver avuto un figlio maschio: la successione imperiale del Giappone esclude infatti le donne. La preoccupazione che si è allentata solo nel 2006 quando la cognata ha dato alla luce un figlio, il principe Hisahito. La discendenza sembra salva, anche perché in un paese tradizionalista e tradizionalmente maschilista come il Giappone, dove la regale consorte  deve sempre stare un passo indietro rispetto al marito, è assai improbabile una modifica alla legge che renda possibile alla figlia di Masako di salire al trono del padre. A meno che l’imperatore Naruhito non ci sorprenda.

Foto Ansa

08/11/2022