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In passerella nonostante il tumore: una sfilata di moda per riscoprire la bellezza

Giovedì prossimo a Bassano del Grappa trenta donne dai 20 ai 65 anni sfileranno per dimostrare che non si sono arrese alla malattia

In passerella nonostante il tumore una sfilata di moda per riscoprire la bellezza
di Redazione

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Accostare la moda alla malattia, la passerella ai percorsi terapeutici per dire addio al cancro. È l’idea realizzata dall’Associazione Oncologica San Bassiano: una onlus che si occupa del benessere delle malate di tumore offrendo loro un sostegno durante le terapie e dopo. E così giovedì prossimo a Bassano del Grappa trenta donne dai 20 ai 65 anni in cura per il cancro, accompagnate da altrettante dottoresse, volontarie e infermiere sfileranno in una location d’eccezione (Palazzo Bonaguro) su una vera passerella modaiola.

Le “modelle”

«Non vediamo l’ora che arrivi questo momento», ammette Fiorenza Zonta, che al Corriere della Sera racconta la sua esperienza. Aveva 42 anni quando ha cominciato la sua battaglia contro la malattia. «Avevo appena adottato un bambino quando mi è stato diagnosticato un tumore al seno». Da lì calvario così simile a quello di tante altre donne: l’asportazione di un quadrante, la radioterapia, la ricaduta e poi l’asportazione totale. Oggi ha 64 anni e ancora tanta voglia di combattere, anche attraverso una sfilata di moda.

Fra le iniziative anche il rafting

L’Associazione Oncologica San Bassiano che promuove l’iniziativa, coordina tante attività per aiutare le donne colpite da tumore a continuare a godersi la vita: dallo yoga della risata all’atelier dell’arte, dal tai chi alla biodanza, dalla tisaneria al nordic walking, dalla barca a vela al rafting. Il tutto insieme all’assistenza del fisioterapista, del nutrizionista, di una psicologa ed è tutto gratuito. Proprio alla psicologa, la dottoressa Elena Pasquin, è venuta l’idea della sfilata: «Il cancro crea una frattura a livello profondo fra quello che una donna era e quello che è. Si tratta di un vero e proprio choc biografico: ma si può tornare a vivere una dimensione di femminilità, puntando anche sulla bellezza».

Lo stilista

Da qui la collaborazione con l’atelier di Belluno Raptus And Roses: una casa di moda che crea pezzi unici o edizioni limitate per consentire a ciascuna donna di trovare l’abito adatto a sé. Per l’occasione ha creato abiti coloratissimi, abbinamenti originali e per tutte un turbante in testa, per chi ha ancora i capelli e per chi li ha persi con le terapie. Perché ci si può sentire belle ed eleganti anche se un tumore ha mangiato un pezzo del nostro corpo.

23/01/2017