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"Fai pornografia del dolore". Nunzia De Girolamo non ci sta e risponde alle accuse: "Ora basta"

La scorsa settimana ha ospitato nel suo programma "Avanti Popolo", in crisi di ascolti, la ragazza vittima dello stupro di Palermo. Pioggia di critiche. La sua risposta

Foto Ansa

di Redazione

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Non solo ascolti bassi, molto bassi. Nunzia De Girolamo ora è sotto la bufera per l'ultima intervista. La scorsa settimana ha ospitato, nel suo criticatissimo programma "Avanti Popolo" in onda sulla Rai, la ragazza vittima dello stupro di Palermo. Ma la narrazione della ex ministra di centro destra sulla vicenda, non è piaciuta. E questa volta lei ha sbottato con un lungo post sui social: 

"Ho incontrato Asia qualche giorno prima della nostra intervista. Ore ed ore a cuore aperto, tra emozioni e dolore, sorrisi e paure. È così che mi ha raccontato la sua difficile vita. Gli abusi, le mancanze, le sfortune, le violenze, la fragilità, ma anche la forza di non arrendersi. Molte cose sono rimaste in quella stanza. Ed anche se lei me lo avesse chiesto, non le avrei mai rese pubbliche".

Queste parole arrivano dopo che 300 tra giornaliste, intellettuali, scrittrici e attiviste, da tutta Italia hanno firmano una lettera indirizzata alla presidente Rai Marinella Soldi e ad Agcom. "Riteniamo che la modalità di intervista incalzante nei confronti della sopravvissuta e la conduzione adottate da De Girolamo rappresentino un esempio inaccettabile di pornografia del doloresi legge nella lettera –. Ci troviamo quindi a constatare che, ancora una volta, su una rete del servizio pubblico la violenza di genere è stata declinata a tema da salotto e opinione, ignorando le policy di genere approvate dal CdA Rai, le linee guida del Manifesto di Venezia e del contratto giornalistico, nonché le voci di associazioni, movimenti e sopravvissute".

La richiesta

"I vertici dell’azienda - in vista del 25 Novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - prendano posizione sull’accaduto e si assumano la responsabilità di una gestione dell’informazione e del servizio pubblico adeguata al ruolo informativo, culturale e sociale della Rai".

La risposta di Nunzia De Girolamo

"Quando io ed Asia abbiamo definito i limiti della nostra chiacchierata, abbiamo condiviso tutto ciò che avremmo detto. Tutto. Anche i messaggi che, privatamente, aveva ricevuto sui suoi canali social e che abbiamo deciso di leggere.

Era il suo modo coraggioso per sfidare il dolore ed il pregiudizio. Per dire basta. Dopo la nostra intervista Asia ha ricevuto tanta solidarietà. Proposte di lavoro, ospitalità ed i suoi social hanno cambiato direzione.

Sono felice per lei. Felice di aver fatto il mio dovere di donna e di essere umano. E di avere ancora contatti con lei per tentare di aiutarla.

Sono stupita da questo Maschilismo latente, che induce alcune donne a dire ad una vittima di non parlare, di non metterci la faccia e addirittura di nascondersi. Come se Asia si dovesse vergognare. Lei, che è la vittima! Come si può giudicare la volontà di liberarsi, anche pubblicamente, di un peso enorme?

Quando Asia ha fatto le sue dirette sui social minacciando di farsi del male, nessuno si è preoccupato o si è adoperato per costruire gruppi di intellettuali a difesa e sostegno di questa ragazza?

Siamo al solito pregiudizio di donne che odiano le donne?
Che parlano dal comodo salotto di casa, senza sapere assolutamente nulla di Asia e senza aver messo piede mai nemmeno nella sua Palermo? Ed è questo il modo di difendere le donne, facendo dilagare altra cultura di odio e violenza?

Mi dispiace constatare che state spostando il bersaglio dimenticando che il vero nemico da abbattere è lo stupratore, la cultura ancora maschilista di questo paese. Contro questo, le donne, noi donne, dovremmo essere unite sempre..."

Il programma resterà in onda? Lo scopriremo solo vivendo...

 
09/11/2023