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"Forze oscure?", Fedez dice basta e denuncia il Codacons per calunnia e diffamazione

Prosegue la battaglia in tribunale tra il rapper e l'associazione dei consumatori, che aveva chiesto alla Guardia di Finanza una verifica sulle società dell'artista

Foto Ansa e Instagram

di Redazione

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Tra Fedez e il Codacons non scorre buon sangue, questo si sa da tempo. La battaglia in tribunale tra il rapper e l'associazione dei consumatori dunque prosegue ma questa volta con una denuncia proprio di Fedez, dopo la richiesta alla Guardia di Finanza di una verifica sulle società dell'artista che si era dichiarato nullatenente in un procedimento per diffamazione che risaliva al 2020. Il rapper, insieme ai genitori Annamaria Berrizaghi e Franco Lucia, amministratori unici della Doom srl e della Zedef srl, hanno denunciato il Codacons per calunnia e diffamazione a mezzo stampa con questa accusa: "da tempo l’associazione Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana nei confronti del cantante per presunti comportamenti censurabili quando non addirittura penalmente rilevanti". I legali di Fedez aggiungono che: "tutte le contestazioni mosse dal Codacons con i suoi attacchi si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente". I procedimenti avviati nel 2020 dal Codacons sono addirittura quattro. 

La richiesta del Codacons alla Guardia di Finanza

Il 12 febbraio l'associazione dei consumatori aveva pubblicato un comunicato in cui chiedeva alla Guardia di Finanza di "fare luce sulle società riconducibili al rapper". Secondo loro infatti  emergerebbero "profili di criticità legati alla complessità delle operazioni", con il sospetto che possano nascondere "una forma di potere occulto e trasversale". Continua il Codacons: "in termini probabilistici l’analisi dei fatti storici e delle esperienze porta a dire che questo tipo di azioni e comportamenti il più delle volte porta o è diretto anche ad evadere il fisco". I legali di Fedez hanno definito queste accuse: "una ricostruzione parziale dei fatti e non veritiera" in grado di "instillare nel lettore medio per le espressioni utilizzate, sebbene in forma ipotetica, il falso convincimento che dietro operazioni societarie si celino condotte illecite» che avocano «scenari sfuggenti, insinuanti, dai contorni indefiniti e inquietanti". Il Codacons quindi secondo gli avvocati dell'artista, avrebbe messo in atto una "grave condotta diffamatoria dalla quale emerge persino l’impressione di forze oscure all’opera per non si sa bene quali arcani e reconditi motivi. Mentre - le società di Fedez avevano come unico scopo quello di una maggiore efficienza e risparmio sui costi di gestione" concludono.

19/02/2024