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Come difendersi da troll, stalker ma anche dal doxing: la guida per usare i social in sicurezza evitando le molestie on line

Scritta da donne per le donne, affronta in modo specifico ogni aspetto del problema con suggerimenti pratici e immediati

La scia di stalking subiti da personaggi famosi è lunga e non fa differenza tra sessi: va da Barbara De Rossi a Michelle Hunziker ed Elisabetta Canalis, passando per Francesco Facchinetti, Flavio Insinna e Gabriel Garko, tutti vittime di persecuzioni. L'ultima, in ordine di tempo, è Sabrina Ferilli

di Redazione

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“Hai mai subito molestie per strada? Hai ricevuto un messaggio squallido su un’app di appuntamenti? Un collega ha fatto un commento fuori luogo sul tuo aspetto?” Si apre con queste tre domande la guida per permettere alle donne di essere online in sicurezza, un prontuario appena uscito che è stato scritto da donne per le donne e consente loro di proteggersi sul web, soprattutto i social network. La guida è lunga e articolata ma è consigliabile la lettura integrale perché affronta in modo specifico ogni aspetto del problema con suggerimenti pratici e immediati.

Il pericolo social

Sono proprio Twitter, Facebook, Instagram ma pure Linkedin i luoghi virtuali dove ultimamente le molestie si sono moltiplicate arrivando a scavalcare il muro delle virtualità per trasformarsi in aggressioni anche fisiche. Secondo uno studio effettuato dal Pew Research Center, la maggior parte delle molestie online avviene sui social media. Anche gli uomini sono vittime di derisioni e minacce fisiche, ma lo studio ha rilevato che online, le donne hanno più del doppio della probabilità di subire molestie sessuali rispetto agli uomini. Inoltre, più della metà delle donne di età compresa tra i 18 ei 29 anni riferisce di aver ricevuto immagini sessualmente esplicite senza aver dato il proprio consenso. Un ulteriore problema è dato dal fatto che spesso le donne preferiscono lasciar correre piuttosto che rischiare di mettersi in pericolo denunciando. Proprio per questo la guida incoraggia l’anonimato piuttosto che esporsi in prima persona.

Geotagging e doxing

Sono state analizzate le piattaforme di social media più popolari, il loro funzionamento, come prestano il fianco all’attività dei molestatori e, di conseguenza, è stata elaborata una strategia per difendersi da persone moleste, troll e stalker. Troviamo così il capitolo dedicato ai modi per proteggersi su Twitter e  Facebook in cui si va dai consigli di creare un profilo personale e uno pubblico, a quelli su come modificare le impostazioni sulla privacy, come bloccare o segnalare qualcuno, come evitare il geotagging  - che consiste nell’includere nei propri post la posizione da cui questi sono stati inviati – e prevenire il doxing. Questa è la forma più estrema di molestie online e avviene quando le informazioni personali di qualcuno, come l’indirizzo, il numero di telefono, il luogo di lavoro, i dati bancari e persino informazioni sui loro familiari, vengono pubblicate online come per invitare gli altri alla molestia. Ecco allora i suggerimenti e i 4 modi per evitare di essere doxati.

Siti di incontri

E poi ancora come cancellare la cronologia delle proprie posizioni, bloccare i molestatori e inserirli nel proprio elenco di restrizioni. C’è anche un capitolo sugli incontri online con tutti i modi per proteggersi sui siti di appuntamenti e proteggere il contenuto del telefono che si usa per interagire con eventuali partner. Insomma una guida che non invita a scomparire, chiudersi nel proprio guscio per evitare di essere molestate, ma le indicazioni per usare al meglio tutte le possibilità che il web offre senza rimanerne vittima.

13/03/2019