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“Oggi le ragazze fanno sesso, poi capiscono con chi”: caso La Russa, il padre del dj indagato e le frasi shock

Le parole che hanno scatenato la polemica sono di Massimo Gilardoni, padre del dj 24enne Tommy che è stato iscritto nel registro degli indagati per violenza sessuale assieme a Leonardo Apache La Russa, il terzogenito del presidente del Senato

La Russa con la sua famiglia (foto Ansa)

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Continua a far discutere, fuori dalle aule giudiziarie (unico luogo deputato a parlarne) il caso di Leonardo Apache La Russa, terzogenito del Presidente del Senato, accusato di violenza sessuale nei confronti di una sua ex compagna di scuola che lo ha denunciato. Questa volta a scatenare la polemica sono le parole del padre dell'altro indagato, il dj 24enne Tommy Gilardoni.

Le parole del padre del dj 24enne Tommy Gilardoni

Massimo Gilardoni, il padre di Tommaso, in un'intervista a "La Verità" parla del figlio come di "un ragazzo molto in gamba, con la testa sulle spalle, perché noi siamo una famiglia per bene": E aggiunge: "Per questo mi risulta strana questa storia". Spiega al telefono che il figlio, che vive a Londra, "è sempre circondato da bellissime ragazze" e "non fa uso di stupefacenti". "Mi sembra strano che abbia fatto una cosa del genere". L'uomo, sollecitato dalle domande ipotizza: "Però al giorno d'oggi, prima magari le ragazze fanno sesso e poi si accorgono con chi l'hanno fatto ed è un attimo che vanno a denunciare le persone, però non lo so...".

Quando gli è stato fatto notare che la ragazza che ha denunciato il figlio di La Russa aveva assunto psicofarmaci oltre a cocaina, e che questa può essere una miscela pericolosa, Massimo Gilardoni ha risposto: "Questa poi è andata a casa di La Russa, che non è proprio l'ultimo arrivato, ha fatto sesso e poi lo ha denunciato, può essere andata così". Lei non sapeva che fosse amico di La Russa jr? "Mi ha nominato questo ragazzo che faceva anche lui qualcosa, il dj a Londra": Che cosa le ha detto di Leonardo? "Forse che è andato a dormire da lui una sera ed è finita lì".

Tommy Gilardoni, ha 24 anni ed è uno dei dj della serata del 18 maggio scorso alla discoteca Apophis. Amico di La Russa Jr, quella stessa notte avrebbe avuto un rapporto sessuale con la ragazza: un rapporto che sarebbe avvenuto a  insaputa della ragazza che era stordita e priva di consapevolezza. Tommy poi   sarebbe poi rimasto a dormire in casa La Russa.

La dichiarazione della ragazza

"Leonardo mi disse che eravamo tornati a casa sua insieme in macchina, e che avevo avuto un rapporto sessuale a mia insaputa con lui e con un suo amico che dormiva nell'altra stanza", era stato il racconto della giovane agli inquirenti, che quella sera sarebbe stata stordita da un mix di sostanze e alcol (e, sempre secondo le sue accuse, addirittura da un drink drogato somministrato dallo stesso La Russa).

Sui social si chiede di tacere per rispetto alla ragazza 

Inutile dire che le frasi del padre dell'indagato hanno suscitato molte reazioni sui social. In questi casi  lasciare che la magistratura faccia il suo lavoro ed evitare di dare della bugiarda alla donna che sporge denuncia per violenza sessuale sarebbe il giusto comportamento. Da anni assistiamo a scene poco educative da parte di genitori, che, in modo più o meno esplicito, prendono le difese dei loro rampolli.

"I figli hanno sempre ragione!"

Si inizia andando contro gli insegnanti a scuola, se questi osano mettere ai figli un brutto voto o una nota, fino a sostituirsi ai giudici quando l'azione di cui sono sospettati è addirittura un reato.

Nessuno chiede a un genitore di non credere alla versione dei propri figli

I figli so' piezz' e core, si sa, ma è necessario (anche per il bene del figlio) il silenzio e il rispetto per le indagini e per la presunta vittima.

Rispettare sempre la presunzione di innocenza ma anche evitare di usare la “presunzione di colpevolezza” nei confronti di chi sporge denuncia. Altrimenti chi subisce un torto avrà sempre paura di denunciare per timore della condanna mediatica.

Sono tanti i passi avanti verso la parità di genere ma la mentalità diffusa secondo cui la donna mente o se l'è andata a cercare, purtroppo sopravvive. Insomma la violenza sessuale continua a essere percepita come una violenza sì, ma con la partecipazione della vittima. 

Passano i decenni ma il processo, dentro e fuori dai tribunali, alle vittime di stupro, e ancora prima alle donne che denunciano, non passa purtroppo di moda. Vedi anche il caso Facci.

Il punto sulle indagini

 Intanto le indagini vanno avanti. "La cosa che vi posso dire è che sono tranquillissimo, in questo caso sono tranquillissimo". Poche parole rivolte ai cronisti dall'avvocato Adriano Bazzoni, dopo aver incontrato i pm titolari dell'inchiesta, che lasciano intendere come la difesa di Leonardo Apache La Russa, indagato per violenza sessuale dopo la denuncia di una sua ex compagna di liceo, è convinta di riuscire a provare l'innocenza del figlio 21enne del presidente del Senato Ignazio.

Conclusa tutta la fase degli accertamenti, per la quale serviranno ancora settimane, anche dopo la pausa estiva, la Procura dovrà valutare i dati raccolti per eventualmente decidere, poi, se risentire la ragazza con la formula dell'incidente probatorio in vista della chiusura indagini e di una richiesta di processo. Un quadro tutto ancora da definire.

 

 

 

 

20/07/2023