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È accusato di avere ucciso sua moglie ma il cadavere non si trova: “Scarceratelo”

Abdelmjid El Biti è accusato di aver ucciso Souad Alloumi ma lui nega e così il suo avvocato ha chiesto la scarcerazione

 accusato di avere ucciso sua moglie ma il cadavere non si trova Scarceratelo
di Redazione

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È accusato di avere ucciso sua moglie e di averne occultato il cadavere ma visto che il corpo della donna non si trova, l’avvocato di Abdelmjid El Biti, marocchino 50enne ora detenuto nel carcere di Bergamo, ha presentato ricorso e così l’uomo comparirà la settimana prossima davanti al Tribunale del Riesame per l’eventuale scarcerazione.

Il fermo

Come racconta Il Giorno, l’avvocato Gianfranco Abate si oppone al provvedimento che ha portato in carcere il 50enne operaio in una azienda siderurgica di Seniga, il paese della Bassa dove ha risieduto fino al 6 giugno quando è stato condotto in carcere a Brescia dopo che il sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo ne ha disposto il fermo poi convalidato dal gip Lorenzo Benini. «Manca il cadavere della donna e molti altri aspetti emersi nella ricostruzione degli inquirenti non sono convincenti – sottolinea l’avvocato Abate – Per questo abbiamo chiesto di poter discutere davanti al Riesame».

Il video che lo incastra, forse

Abdelmjid El Biti è accusato di avere ucciso la ex moglie Souad Alloumi, connazionale di 29 anni, e di averne fatto sparire il corpo ma dal carcere di Bergamo El Biti continua a negare la sua responsabilità. C’è però un video che lo immortale mentre nel cortile dell’abitazione di via Milano dove la donna viveva con i due figli sembrerebbe trascinare un grosso borsone portabiti con all’interno quello che parrebbe un corpo.

Le indagini

El Biti avrebbe avuto a disposizione circa tre ore, da poco prima delle 5 del mattino di lunedì 4 giugno a quasi le 9 di quello stesso giorno, un tempo lunghissimo in cui a bordo della sua Mercedes potrebbe avere coperto ben più dei 40 chilometri che separano via Milano da Seniga. Nelle prossime settimane in Procura dovrebbero arrivare i risultati degli esami sui peli (forse capelli) trovati nel bagagliaio dell’auto del 50enne e sulla terra recuperata dalle suole delle scarpe da lavoro che avrebbe indossato quando, inquadrato da una telecamera di sorveglianza di un bar, ha lasciato la casa di via Milano. Intanto proseguono le ricerche del corpo della donna.

29/06/2018