logo tiscali tv

Dieta ormonale: perdere peso più facilmente e stare meglio

Un regime alimentare alternativo per correggere gli squilibri ormonali alla base di patologie o eccessi di grasso, scegliendo gli alimenti giusti in base alle caratteristiche del singolo individuo.

Dieta ormonale perdere peso più facilmente e stare meglio

Leggi più veloce

 

Dopo le festività natalizie il pensiero di molti fra noi corre ai chili di troppo. Maggiori rotondità che non si vorrebbero, ma di fatto si sono formate. Mettersi a regime alimentare e praticare sport è l’unica via d’uscita. Ma quale dieta scegliere? Quella ormonale ha un alto grado di personalizzazione e fornisce un apporto calorico ottimale a seconda del proprio squilibrio ormonale, ragion per cui si scelgono i cibi ad hoc e i momenti della giornata in cui consumarli.

Questione di ormoni

Fino a poco tempo fa l’aumento di peso si riteneva una conseguenza di uno squilibrio prolungato tra le calorie introdotte e il dispendio energetico dell’organismo. Ergo la pancetta era legata solo al troppo cibo ingerito rispetto a quanta energia si consumava durante la giornata. Oggi è assodato che vi sono rilevanti correlazioni tra l’alimentazione, i processi metabolici e l’assimilazione delle sostanze contenute nei cibi. Agendo sulla composizione qualitativa e quantitativa della dieta è infatti possibile modificare alcune attività dell’organismo che influiscono sul peso corporeo. La dieta ormonale punta su questo meccanismo: corregge gli squilibri ormonali alla base di patologie o eccessi ponderali, scegliendo gli alimenti giusti a seconda delle proprie caratteristiche. Il grasso in eccesso è quindi colpa degli ormoni? Sì secondo il pensiero dell’endocrinologo americano Thierry Hertoghe, sostenitore del principio secondo cui nell’organismo tutto è regolato dagli ormoni, quindi ogni squilibrio si ripercuote sulla salute e sul peso.

La dieta ormonale

L’alimentazione ottimale secondo i principi della dieta ormonale tiene conto degli ormoni regolatori del metabolismo. Certo non è la panacea di tutti i mali per gli amanti della tavola e non si può mangiare in quantità industriali, ma aiuta il dimagrimento conoscere i cibi più indicati per uno specifico organismo. In primis vanno individuati gli alimenti che si è naturalmente portati ad assimilare maggiormente e come distribuirli correttamente nel corso della giornata, ossia l’attenzione non è solo su come bruciare le calorie ma anche sulla loro assimilazione.

In pratica sono cinque i momenti per i pasti della giornata ed è vietato qualunque spuntino dopocena. Cosa si mangia? Più proteine e meno carboidrati rispetto alla dieta mediterranea tradizionale, questi ultimi nel complesso devono rappresentare il 51% della dieta e vanno assunti nella prima parte della giornata. Le proteine, invece, devono rappresentare il 20% della dieta e devono essere consumate sia pranzo sia a cena sotto forma di proteine vegetali. Il restante 29% è per i lipidi.

Via libera a cibi integrali e non raffinati; sì agli alimenti che favoriscono la sensibilità dei recettori verso la leptina, ormone che riduce l’appetito, come pesce e uova; a colazione va prediletto il salato; prima del pranzo va mangiata la verdura cruda, a inizio cena la verdura cotta. Queste le indicazioni generali, mentre la dieta ormonale vera e propria deve essere definita in seguito allo studio del DNA del paziente.

Il meccanismo della dieta ormonale

La singolarità di questo approccio alimentare è che va sempre personalizzato in base al tipo di squilibrio individuale, tenendo in conto i vari ormoni coinvolti nel funzionamento ottimale del metabolismo dell’organismo.
L’insulina, ormone prodotto dal pancreas dopo il pasto per mantenere sottocontrollo la glicemia, se eccessiva favorisce l’aumento di peso. E una persona diabetica deve prestare molta attenzione all’insulina e all’indice e carico glicemico degli alimenti.  Il glucagone - controparte dell’insulina, favorisce il calo di peso - ed è l’ormone prodotto dal pancreas a digiuno. Il cortisolo - noto per essere l’ormone dello stress nonché il responsabile di accumulo e localizzazione addominale del grasso - è prodotto dalle ghiandole surrenali. Importanti anche gli ormoni tiroidei prodotti dalla tiroide e coinvolti nel metabolismo energetico, per cui direttamente correlati al peso. Ad esempio, una persona ipotiroidea dovrà aumentare l’introito di cibi ricchi di iodio per migliorare la funzionalità della sua tiroide e stimolare il metabolismo.
La grelina è l’ormone della fame ed è prodotto dallo stomaco. Se in eccesso facilita l’aumento di peso e di massa grassa. La leptina, infine, è ormone della sazietà, riduce l’appetito e aumenta il metabolismo energetico.
Teniamo a mente che si tratta di una dieta che ristabilisce il giusto assetto ormonale, ma non cura patologie quindi non va sostituita a un consulto medico.

 

 

05/01/2022