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Come possiamo riconoscere un uomo violento?

Come possiamo riconoscere un uomo violento
di Caterina Steri

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Troppo spesso accade che si rivolgano a me delle donne vittime di violenze da parte dei loro partner. Si chiedono in continuazione come abbiamo fatto a finire in situazioni di totale dolore, senza quasi rendersi conto del fatto che spesso hanno avuto dei segnali che le avrebbero dovute mettere in allarme ma che non hanno considerato abbastanza, sia per mancanza di giudizio critico, sia per la speranza di un miglioramento della situazione nel caso si fossero impegnate di più a cercare di risanarla.

Non sempre è facile riconoscere un uomo violento, tanto meno è il caso di considerarsi delle 'stolte' quando ci si arriva tardi a scoprirlo. Ad esempio, quando vengono scambiati per gentilezze degli ossessivi segnali di controllo.  E’ comunque possibile farlo e prevenire spiacevoli e gravi situazioni qualora vengano presi alcuni accorgimenti.

Cercherò quindi di farne un elenco, scusandomi in anticipo se dovesse sfuggirmi qualcosa, visto che le modalità di aumento della tirannia e violenza esercitate possano avvenire nei modi più disparati.

Il vostro partner vi svaluta costantemente. Ovvero, tende sempre a sottolineare i vostri difetti, ogni volta che fate qualcosa non lo apprezza e vi rimanda che avreste potuto fare di meglio. Evidenzia in continuazione la vostra negligenza rispetto a quella delle altre persone.

Non permette che venga contraddetto. Se provate a pensare in modo diverso da lui e glielo esprimete vi zittisce o si arrabbia facilmente. Non accetta che la vostra opinione discordi dalla sua.

E’ geloso di tutto quello che fate e delle persone che frequentate. Si offende e spesso si arrabbia quando viene a trovarvi qualcuno o quando voi frequentate altre persone e le denigra in continuazione cercando di metterle in cattiva luce di fronte ai vostri occhi.

Cerca di isolarvi dagli altri. Ogni volta, con una scusa qualsiasi cerca di impedirvi di frequentare altre persone.

Cerca di esaminare tutti vostri spostamenti e le vostre abitudini e nel caso 'fuggiate' al suo controllo si arrabbia e chiede di essere avvisato ogni volta che vi recate in un luogo piuttosto che in un altro.

Vi incolpa di tutte le cose che gli vanno male e cerca di farvi sentire in colpa accusandovi di essere responsabili. Ad esempio, se i vostri figli vanno male a scuola la colpa è vostra o se lui ha problemi a lavoro vi accusa di non averlo supportato abbastanza.

Pretende che chiediate a lui il permesso prima di prendere autonomamente delle iniziative.

In alcuni casi è violento fisicamente nei vostri confronti. Quando si arrabbia non si ferma solo agli insulti e alle urla ma vi mena fisicamente. Ricordate che anche un solo schiaffo o una sola spinta è violenza.

Ogni volta che tentate di ribellarvi, dopo aver usato la forza, fa la vittima e cerca di indurvi compassione promettendovi che cambierà. Dopo avervi scaricato addosso la sua rabbia, cerca di assumere lui il ruolo della vittima cercando di impietosirvi dicendo che ha perso il controllo, che non lo farà più, che è profondamente dispiaciuto, che vi ama e che con il vostro aiuto riuscirà a correggere questa brutta parte del suo carattere. Sono queste parole e promesse a cui non dovete credere assolutamente. Costituiscono solo un ulteriore motivo di controllo e manipolazione nei vostri confrontiQualora vi rendiate conto che parte degli elementi qui sopra indicati facciano parte della vostra relazione, ricordatevi di parlarne con qualcuno e nel caso non riusciate a liberarvi chiedete l’aiuto delle autorità e  di esperti che si occupano di questi casi, come gli psicologi, per trovare insieme la forza di uscire dalla vostra prigione relazionale.

Qualsiasi atto di violenza, sia psicologica che fisica, e di sottomissione non devono trovare giustificazione alcuna. Dobbiamo rispetto a chiunque, ma occorre anche rispettarsi e farsi rispettare, altrimenti si rinuncia a vivere serenamente.

14/03/2016