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Drunkoressia, digiunare per bere e bere per digiunare

di Caterina Steri

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Da anni gli adolescenti  fanno un uso massivo di alcolici, soprattutto nel fine settimana.

La maggior parte di noi è passata in mezzo a questa fase, che per alcuni, più o meno è rientrata spontaneamente, per altri invece è diventata patologica, poiché ha innescato meccanismi tali per cui questa moda è diventata una vera e propria schiavitù.

Anni fa, le modelle professioniste ad esempio, a causa delle calorie offerte dagli alcolici, scoprirono che bere le faceva sentire sazie e così potevano digiunare senza soffrire troppo. Contemporaneamente, dato che digiunavano, potevano permettersi di bere ai vari eventi sociali in cui venivano coinvolte, senza dover temere di ingrassare.

Tale abitudine, che prende il nome di drunkoressia, si è diffusa anche tra gli adolescenti, soprattutto tra le ragazzine che aspirano ad avere i fisici da passerella.

E’ sempre più esteso infatti, il tenere un regime calorico molto basso durante la settimana per poter bere sostanze alcoliche e quindi ipercaloriche durante il week end. Allo stesso tempo, bere alcolici da un senso di sazietà e un apporto calorico tale da poter digiunare e tenere la linea.

La drunkoressia è un circolo vizioso in cui si dimagrisce per bere e allo stesso tempo si beve per dimagrire.

Purtroppo inoltre, il consumo massivo di alcool, come quello del fumo, nel vissuto comune aiuta ad intraprendere delle relazioni sociali e ad abbassare i freni inibitori, funge da vettore per arrivare agli altri e per far parte dei gruppi di coetanei.

Una ricerca del National Insitute on Alcohol Abuse and Alcoholism evidenzia come chi inizia a bere prima dei 15 anni ha un rischio 4 volte maggiore di chi lo fa dopo i 21. E’ molto influente anche il modello genitoriale nel consumo di alcolici, infatti l’uso non moderato da parte dei genitori aumenta la probabilità dello stesso nei figli, rispetto a coloro che lo consumano con moderazione.

Quello del bere e digiunare affianca patologie gravissime come l’anoressia e l’alcolismo e le loro devastanti conseguenze che possono portare anche alla morte.

E’ una patologia molto difficile da riconoscere per tempo, a volte accade già quando è in stato avanzato. Proprio per questo bisogna fare una seria prevenzione al riguardo sia a casa che a scuola.

Occorre inoltre non lasciare soli i ragazzi in un periodo così difficile del loro sviluppo e se questo non dovesse bastare, bisogna stare attenti ai segnali di allarme che essi mandano. Ad esempio cambi repentini di umore, scatti di rabbia improvvisi, comportamenti di digiuno o quasi, ossessione per l’aspetto fisico, assenza di ciclo mestruale nelle ragazze, vederli rientrare ogni fine settimana ubriachi. In casi come questi, è sempre meglio cercare la comunicazione con i ragazzi e quando necessario richiedere l’aiuto degli esperti in questi disturbi.

27/10/2014