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L'arte che nasce dal riciclo: le opere di Jane Perkins

Larte che nasce dal riciclo le opere di Jane Perkins
di Federica Facchini

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Ricilando oggetti multiforme e multicolori è possibile creare delle opere d’arte? La risposta a questa domanda si può trovare nelle opere e nelle parole di  Jane Perkins, artista britannica che crea quadri e composizioni partendo da oggetti di uso comune.

L’arte di Jane è divertente, originale, fuori dagli schemi e trae ispirazione e idee da quegli oggetti non più utilizzati, creando delle bellissime opere dai richiami impressionisti partendo da ciò che comunemente viene considerato uno scarto.

Come definiresti il tuo lavoro e la tua arte?
Alcune persone mi descrivono come un “re-maker” altri come un “artista collage”, spesso mi definiscono stravagante. I miei ritratti e le mie reinterpretazioni di quadri famosi, a cui cerco di dare sempre un tocco contemporaneo, nascono senza dipingere, mettendo l’uno vicino all’altro piccoli oggetti colorati  fino a formare un'immagine.

Quale è la missione del tuo lavoro e cosa lo ispira?
Il mio obiettivo è quello di far sorridere le persone, voglio che la mia arte sia divertente e accessibile e mi piace guardare le reazioni della gente al mio lavoro. Le mie opere nascono utilizzando materiali riciclati, mi lascio ispirare da quello che trovo tra oggetti che non si desiderano più e gioielli rotti, alla ricerca sempre di qualcosa di nuovo e interessante che possa prendere nuove forme.

Come scegli le opere classiche da ricreare e riprodurre?
Solitamente scelgo opere molto conosciute come ad esempio i Girasoli di Van Gogh o La Gioconda di Leonardo da Vinci così che lo spettatore percepisca il “gioco” nel vedere qualcosa di molto familiare trasformato e realizzato in un modo totalmente diverso.

In quanto tempo realizzi una tua opera?
Non c’è un tempo preciso, in un mese tendo a lavorare su due o tre opere insieme, dipende molto dal tipo di quadro che sto realizzando. In generale ottenere le tonalità corrette richiede molto tempo, ci sono invece altre opere dalle aree piatte di colore che sono molto più semplici da realizzare. Sulla Ragazza Afgana ho lavorato molto per via dello sfondo che ho rifatto per tre volte, i primi due tentativi infatti tendevano a sopraffare il ritratto in sé.

Quale artista o corrente ti ispira?
Ho sempre tratto ispirazione dalle opere e dall’arte di Picasso un artista che se aveva un'idea, non importa quanto eccentrica fosse, doveva realizzarla assolutamente. Amo soprattutto le sue sculture realizzate partendo da oggetti recuperati, in particolare “Testa di toro” nata dalla sella e dal manubrio di una bicicletta. In generale mi piacciono tutti i tipi di arte e ho un’ammirazione particolare per chi sa dipingere.

03/02/2015