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Labioplastica in aumento: le donne non resistono al ritocchino lì

di LaPresse

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(LaPresse) – Parti intime femminili imperfette? Non c'è problema: cade il tabù del ritocco ai genitali per le donne a cui crea disagio il loro aspetto. Complice l'evoluzione dei costumi, si sdogana un intervento di chirurgia plastica che registra negli ultimi tre anni una crescita esponenziale sia all'estero, sia in Italia. Secondo l'Asaps - American Society for Aesthetic Plastic Surgery, le richieste per fare una labioplastica sono aumentate del 48,9% negli Stati Uniti nel 2014 rispetto all'anno prima, mentre in Italia del 13% nello stesso periodo. Seppure in ritardo anche da noi “si sta diffondendo una maggiore consapevolezza intorno al benessere delle parti intime, al loro invecchiamento e alle soluzioni chirurgiche oggi a disposizione per risolvere piccoli e grandi problemi”. A spiegarlo è il chirurgo Raffaele Rauso in occasione dell'incontro della SIES - Società italiana di medicina e chirurgia estetica.

"A testimoniare l’accresciuto interesse per il tema - specifica - c’è l’aumento dei corsi e dei simposi dedicati, oltre alla costituzione di apposite società scientifiche". Anche la moda gioca un ruolo importante nel generare una maggiore attenzione verso l’estetica dell’area genitale femminile, portando a galla quelli che un tempo erano tabù. “Oggi - afferma il medico fondatore del network ChirurgiadellaBellezza - si riscontrano trend estetici come l’epilazione molto estesa, se non totale, delle zone intime e l’uso frequente di indumenti attillati, come i leggings, che portano i genitali e le loro imperfezioni 'in primo piano'”. Sono molte le pazienti che si rivolgono al chirurgo plastico perché confessano di sentirsi “a disagio soprattutto in palestra”. Di qui la scoperta di “difetti come le asimmetrie delle piccole e grandi labbra, che - stando all'esperto - si possono correggere con l’intervento più richiesto, ossia la ninfomeiosi, comunemente denominata labioplastica”.

Altro aspetto a cui si comincia a prestare attenzione sono i segni di invecchiamento della vagina: “questi problemi – racconta il chirurgo plastico - possono essere fonte, oltre che di disagio psicologico, anche di fastidio durante lo sport o i rapporti sessuali, diventando talvolta un impedimento per queste attività”. Infatti, anche se nella maggior parte dei casi l’intervento del professionista è generalmente di tipo cosmetico, a volte può avere anche dei risvolti funzionali. Si tratta in genere di operazioni effettuate in anestesia locale, svolte in day surgery senza necessità di degenza notturna in clinica, e con un recupero rapido. Ma in ogni caso, precisa Rauso, “è sempre bene scegliere uno specialista esperto nell’intervento in queste zone, dove occorrono precisione e approfondita conoscenza dell’anatomia. Un’operazione male eseguita può avere conseguenze anche serie difficilmente riparabili”.

La ninfomeiosi non è una semplice amputazione delle piccole labbra ipertrofiche come in molti pensano. Per conseguire un risultato soddisfacente, è necessario 'scolpire' i lembi tenendo conto non solo della riduzione ma anche di “un lifting indiretto del prepuzio clitorideo, cioè il tessuto che ricopre il clitoride”. Secondo il network ChirurgiadellaBellezza, l’ipertrofia delle piccole labbra è un difetto comune a molte donne, a prescindere dall’età, anche se attualmente le principali pazienti sono giovani donne tra i 30 ed i 45 anni impegnate stabilmente con un partner o sposate. Si tratta di “un problema che può anche generare fastidio e dolore in alcune attività, come lo sport, la bicicletta o i rapporti sessuali. Ma si può intervenire con alcune tecniche da anni consolidate in campo scientifico, che si basano prevalentemente nella ricostruzione di una buona estetica genitale”. L’intervento dura circa 20 minuti e il periodo post-operatorio non presenta di solito particolari complicazioni, sebbene sia necessario riposare e astenersi dalle attività sportiva e sessuale per tre settimane.

04/03/2016