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Lo scorso mese di marzo i ghiacciai artici si sono ristretti

di Alessandra Concas

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Un allarme che non accenna a diminuire quello per i ghiacci artici.

Lo scorso mese di marzo la banchisa artica è scesa al quinto livello più basso da oltre trenta anni. Secondo i ricercatori del National Snow and Ice Data Center statunitense, questo è un risultato che mette in evidenza la tendenza a uno scioglimento 'molto più rapido del previsto' del ghiaccio marino artico.

Il loro rapporto, che si basa su misurazioni satellitari, ha rivelato che l'estensione del ghiaccio marino polare a marzo sia stata di 14.800.000 chilometri quadrati, pari a meno 730.000 chilometri quadrati, e per fortuna ci sono ancora 330.000 chilometri quadrati al di sopra del record 'negativo' raggiunto nel 2006.

Le temperature dell'aria nel mese in questione sono state registrate 'insolitamente alte', precisamente pari a 2-6 gradi sopra alla media del periodo. In relazione a questo, i ricercatori hanno sottolineato come i forti venti da nordest sembra abbiano contribuito a spingere il ghiaccio più rapidamente verso sud nel Mare di Barents e nel Mare di Bering. Quelli rilevati, vengono definiti risultati 'allarmanti' che rafforzano, secondo gli esperti, la tendenza a vedere entro i prossimi decenni un Artico completamente privo della sua copertura ghiacciata durante i mesi estivi.

Nell’inverno da poco trascorso, la massima estensione del ghiaccio è stata raggiunta molto più tardi rispetto ai precedenti. La tempistica, spiegano i ricercatori, varia considerevolmente da un anno all'altro, e di solito nell'Artico viene raggiunta intorno alla prima decade di marzo. Quest'anno la copertura di ghiaccio ha continuato ad espandersi sino a oltre la metà dello stesso mese.


10/04/2014