logo tiscali tv

Quando le scuole chiudono i figli che fanno?

di Caterina Steri

Leggi più veloce

Concluso l’anno scolastico, i genitori si trovano a dover organizzare degli spazi di intrattenimento per i loro figli. C’è chi li affida ai nonni, zii, fratelli. Altri preferiscono la baby sitter o le strutture organizzate.

Molte mamme si sentono in colpa perché non riescono a dare la possibilità ai loro figli di trascorrere delle vacanze in modo più rilassato, ad esempio facendoli stare a letto la mattina qualche ora in più o trascorrendo più tempo con loro.

Inoltre, visto il periodo economico nero, sono sempre più numerose le famiglie che rinunciano ad andare in vacanza perché costrette ai tagli sulle spese superflue.

Con asili e scuole chiuse, le temperature torride e mamma e papà a lavoro, c’è l’urgenza di organizzare le giornate dei bambini e dei ragazzi evitando che si annoino e trascorrano tutto il tempo davanti alla tv o al pc.

Spesso, se ci si rivolge agli uffici comunali, ci si può rendere conto che i centri urbani, più o meno grandi, offrono delle attività per i minori a costi simbolici, se non gratuiti: spiaggia-day, attività in piscina, montagna, ludoteche. Queste attività di gruppo permettono ai giovani di integrarsi in contesti nuovi rispetto a quelli scolastici, di trascorrere piacevolmente il tempo all’aperto cimentandosi in diverse attività costruttive.

Così, al rientro a casa dei figli e dei genitori dal lavoro, tutti avranno di che raccontare su come sia trascorsa la giornata. Se i figli riescono a trascorrere bene il loro tempo e i genitori hanno la possibilità di stare al lavoro sapendo che la prole è al sicuro e sta bene, le serate in famiglia saranno più “rilassate” e la qualità delle ore trascorse insieme migliore.

Questo discorso è valido anche nel caso la mamma faccia la casalinga. Se si ha la possibilità, è sempre meglio far trascorrere ai figli qualche ora fuori casa, possibilmente insieme ai coetanei. O cercare di renderli il più attivi possibile durante la giornata. Ad esempio su potrebbe portarli fuori nelle ore meno calde e dar loro la possibilità di scaricare le proprie energie attraverso il movimento fisico.

Anche se molti bimbi si lamentano durante l’inverno perché costretti ad alzarsi presto la mattina, le ore passate a scuola con i compagni possono mancare loro. Le attività alternative compensano queste mancanze.

20/06/2012