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Uyuni, il deserto di sale che rende tutto bianco

Uyuni il deserto di sale che rende tutto bianco

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La più grande distesa di sale del pianeta si trova in Bolivia, a Uyuni: un mare bianco unico nel suo genere che rende il paesaggio sudamericano quasi surreale. Quando la superficie è asciutta, tutto intorno diventa di un bianco accecante, ma quando c'è un po' d'acqua le nuvole e il cielo si riflettono, così che diventa impossibile distinguere l'orizzonte.

Il salar de Uyuni copre oltre 10mila kilometri quadrati e si trova nell’estremo sud della Bolivia molto vicino al confine con il Cile. Si stima che contenga 10 miliardi di tonnellate di sale, di cui meno di 25mila tonnellate estratte annualmente. Circa 40mila anni fa faceva parte del lago Minchin, un gigantesco lago preistorico che si prosciugò e al suo posto si formarono i due attuali laghi Poopó e Uru Uru, i due deserti salati Salar de Coipasa e il gigantesco salar de Uyuni.

Secondo le leggende Inca in questo deserto vi erano gli Ojos de salar (occhi del deserto di sale) che inghiottivano le carovane. In realtà si tratta di buchi nella superficie salata, dai quali esce l'acqua sottostante che in certe condizioni di luce sono quasi invisibili e quindi pericolosi.

È visitabile tutto l’anno, ma i mesi migliori sono agosto, settembre e ottobre, cioè dopo il periodo del gelo invernale (siamo nell’emisfero australe, quindi le stagioni sono invertite) e prima delle piogge estive. Da maggio a luglio le temperature notturne possono scendere fino a meno 40 gradi, mentre l’estate piove molto, pur essendo una zona arida. In ogni periodo dell’anno, bisogna proteggersi dal freddo, dal vento e dal sole perché si è a 3.650 metri di quota.
Non è consigliato visitarlo in autonomia, considerando che è una zona isolata e sarebbe troppo rischioso. La prassi più comune è di partecipare a un tour in 4x4 della durata di tre o quattro giorni.

 

 

15/05/2017