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Morto per un attacco d’asma un bambino di 7 anni curato solo con omeopatia: genitori sotto accusa

La coppia, accusata di omicidio per negligenza, ha poi passato un mese col cadavere del figlio in casa: «Pensavamo che dormisse»

Morto per un attacco dasma un bambino di 7 anni curato solo con omeopatia genitori sotto accusa
di Redazione

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Dopo il caso del bambino morto per un’otite curata solo con rimedi omeopatici, la medicina alternativa fondata da Hahnemann si trova di nuovo al centro delle polemiche. Stavolta si tratta di genitori spagnoli che hanno curato con l’omeopatia l’asma del figlio di 7 anni, senza portarlo da un medico o in ospedale neanche di fronte alle crisi più acute. Il Corriere della Sera, che oggi racconta la tragedia, spiega che il piccolo non ce l’ha fatta ed è morto in casa. E se non bastasse la tragedia di un decesso evitabile coi farmaci giusti, si aggiunge la follia dei due genitori che hanno vissuto con la piccola salma in casa per almeno un mese. La polizia ha scoperto il cadavere in avanzato stato di decomposizione solo in occasione di un controllo casuale.

La macabra scoperta

I fatti sono accaduti a Girona, in Catalogna, dove Bruce Hopkins e la moglie Schrell, originari di Detroit, si trovano ora sotto processo. I due in aula si sono difesi riferendo di avere pensato che il figlio stesse solo dormendo e che potesse risvegliarsi con la preghiera. Non si sarebbero resi conto che in realtà fosse morto fino a quando i Mossos hanno fatto irruzione nell’appartamento, il 5 gennaio 2016, chiamati dal padrone di casa che da oltre un anno non riceveva l’affitto. Nella stanza da letto dove dormivano tutti (compresi due figli adolescenti), avvolto in un lenzuolo, c’era il bambino.

L’omeopatia

I medici chiamati in tribunale in qualità di esperti hanno testimoniato che il bambino è morto per una crisi d’asma che in nessun caso sarebbe potuto essere mortale se curata per tempo coi farmaci giusti. Per l’accusa è stato quindi il comportamento negligente dei genitori a causare la morte. Il pubblico ministero ha chiesto per la coppia una condanna a tre anni e tre mesi di carcere perché non hanno fatto nulla per salvare la vita al figlio, limitandosi a pregare. A dimostrazione c’è anche il fatto che nel corpo del piccolo non sono state trovate tracce di farmaci.
La figlia maggiore della coppia, già 18enne, ha riferito che i genitori non credevano alla medicina tradizionale perché quando la madre era andata dal medico per un’allergia, era peggiorata anziché guarire.

01/12/2017