Chi non l’ha vista su Rai3 il 27 febbraio cerchi di recuperare questa puntata molto speciale di Rai Finzioni, una delle mille invenzioni comiche di quel gioiello televisivo che è “Splendida Cornice”. Geppi Cucciari è come sempre in grande spolvero e infilza senza pietà la ministra del Turismo Daniela Santanché, finita sulla graticola per una storiaccia di borse contraffatte regalate a Francesca Pascale. Complici perfetti sono Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, interpreti di “Imma Tataranni”, tornata con successo su Rai1.
La scena si svolge in un’aula di giustizia dove Cucciari è la giudice, Vanessa Scalera il pm e Massimiliano Gallo l’imputato, nonché marito della pm. Che cosa ha mai combinato lo sprovveduto consorte? Vanessa Scalera parte come una tagliola: “I fatti qui sono gravissimi. L’imputato è accusato di un reato tra i più odiosi. Oltre a non essersi accorto che sua moglie è andata dal parrucchiere, le ha regalato per il compleanno delle borse contraffatte spacciandole per vere”. Massimiliano Gallo prova a difendersi come può: “A parte il fatto che mi sono ricordato del compleanno, il che non è poco, questa storia del processo mi pare eccessiva. Potevamo parlarne a casa”. Cucciari è irremovibile: “Imputato non aggravi la sua situazione. Prego procuratore, continui”. E così Vanessa Scalera tira fuori delle borse farlocche con su scritto “Offendi”: “Quest’uomo si è presentato a casa tutto fiero con delle borse, vostro onore. Ma sono improponibili. Gliele mostro: questo qui è il corpo del reato”. Schifata Cucciari-giudice continua: “Ma lei si rende conto? Umiliare così la donna della sua vita”. Massimiliano Gallo insiste: “Ma sono falsi perfetti. E poi una borsa è una borsa: ci metti dentro le cose. Che differenza fa se è vera o falsa?”. “Imputato io le do una possibilità: se lei mi dice dove ha comprato queste borse la lascio andare: le ha comprate online? In un mercatino?”.
È venuta una signora con l'accento di Cuneo...
Gallo confessa: “Me le ha regalate una signora con un accento di Cuneo che è venuta in regione: doveva fare dei regali al presidente e poi ci ha fatto dei regali a tutti. Il nome non lo ricordo”. A quel punto spunta fuori la testimone eccellente, “Chiamo a deporre Pascale Francesca”. “In merito ai fatti volevo dire che…. “. Ma appena inizia a parlare scatta una sirena di allarme rosso. Cucciari conclude frettolosamente la seduta: “Mi dicono che sta per essere approvata la separazione delle carriere e io prima di essere separata la condanno al massimo della pena. La seduta è tolta”. E il siparietto comico si chiude con l’immagine di Gallo dietro le sbarre che si dichiara innocente e le risate del pubblico in studio. A testimoniare la riuscita di un programma capace come pochi di ridare a Rai3 la sua identità e di confermare lo stato di grazia di un’artista come Geppi Cucciari che anche a Sanremo a dimostrato di saper tenere la scena come pochi altri. A quando un Festival tutto per lei?
