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Ilaria Capponi e quelle critiche sul suo corpo: Mariotto e Platinette nella bufera

Il primo chiede scusa per il suo commento espresso in diretta su Rai 1, il secondo no e la modella ricorda quando la definì grassa durante Miss Italia

Foto Ansa e Instagram

di Redazione

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Il paradosso di una tv che cerca di darsi una verniciata di inclusione e modernità e invece è ancorata ai più vecchi stereotipi è andata in scena su Rai1 durante l’ultima puntata di Italia sì. Il paradosso è quello in cui una modella come Ilaria Capponi, viene invitata per parlare del body shaming di cui è stata vittima e dopo il suo bel discorso diventa oggetto, mentre esce dallo studio e non può più replicare, proprio di body shaming. I protagonisti di questa vicenda sono, oltre alla 34enne, già terza a Miss Italia nel 2007, Guillermo Mariotto e, soprattutto, Platinette. Suo il commento che ha fatto più discutere.

Il pessimo commento di Platinette

Mentre Ilaria Capponi si allontanava, Guillermo Mariotto si è lasciato andare a opinabili considerazioni sulle modelle e le loro abitudini alimentari banalizzando di fatto il discorso di chi aveva parlato della sua battaglia contro i rischi per la salute nella ricerca di una eccessiva magrezza. Ma il commento peggiore è stato quello di Platinette che ha detto in sottofondo: "Ha il culo basso, però". La frase, che è stata poi tagliata da Rai Play, ha provocato reazioni indignate anche perché Capponi era andata a parlare in trasmissione proprio dei disturbi alimentari di cui ha sofferto. Recentemente la modella aveva annunciato l'addio alle passerelle dopo che due agenzie le avevano detto che per la taglia 42, la sua, non avevano clienti. Nel corso della puntata Capponi aveva pure ricordato che Mariotto, che era giudice durante il concorso di Miss Italia al quale aveva partecipato, la misurò col metro per poi sottolineare che era troppo grassa.

Le critiche immediate

Il commento di Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è subito diventato oggetto di critiche soprattutto sui social. Ilaria Capponi non lo aveva udito mentre veniva pronunciato ma sono stati in parecchi a riferirglielo: "Non voglio rovinarmi la domenica col mio piccolo. So tutto. E vi ringrazio per avermelo segnalato già ieri alla fine della diretta. Credo che la vicenda si commenti da sola e che non sia altro che la piena conferma di quanto ho più volte dichiarato col messaggio che cerco di farvi arrivare". E' stato il commento su Instagram della modella a proposito della puntata di “Italia sì” condotta eccezionalmente da Gianluca Semprini vista l'assenza di Marco Liorni. In un’intervista al Corriere della Sera, Capponi ha poi raccontato delle scuse di Platinette precisando che invece quelle di Mariotto non sono mai arrivate: «Quando avevo 17 anni a Miss Italia disse che ero grassa. Lui non mi ha mai chiesto scusa». Del resto il suo discorso: «E’ stata la controprova che c’è bisogno di dire quello che ero andata a dire».

Le scuse di Platinette

Alla fine comunque Platinette si è scusato con un messaggio via social, racconta Ilaria: «Lo aveva fatto già sul treno di ritorno: l’ho visto e mi sono messa vicino a lui. Lo ha fatto umilmente e gli credo. Immaginavo che potesse uscirne un putiferio così gli ho proposto di fare un video in cui me lo diceva pubblicamente, per evitare il massacro: tutti facciamo degli sbagli, non voglio strumentalizzare il suo».

Body shaming derubricato a battuta infelice

Peccato però che, nel suo video, Platinette parli di “atto di irriverenza e di battuta infelice”. «No, è body shaming e fatto in diretta tv. Spiace che dica così perché fa cadere la portata anche delle scuse», precisa Ilaria insistendo sulla «conferma che c’è bisogno di sensibilizzare. Anche Mariotto ha fatto diverse battute: certe dinamiche sono reiterate per chi lavora nella moda. Lui era un giurato di Miss Italia quando partecipai e, allora, disse che ero grassa. Ci fu un putiferio. Si parla di inclusione e qualche passo in avanti c’è stato: ci sono modelli con la vitiligine, altri con tratti non canonici. Ma al tempo stesso c’è stata una regressione se si parla di modelli sani. Io sono alta un metro e ottanta e porto la taglia 42 ma per le agenzie di moda di Milano la mia taglia non va bene, non conta l’altezza. E Platinette mi ha definita “curvy”... ecco, non direi».

Le vittime sono anche gli uomini

La modella insite pure su fatto che non sia un discorso che riguardi solo le donne: «Non è una discriminazione prettamente femminile. I modelli uomini hanno lo stesso problema: non possono fare sport o palestra per non prendere massa muscolare e vengono mortificati per taglia e peso». I dettagli su cosa sia ancora il mondo della moda partono da lontano, da quando cominciò a sfilare: «A 13 anni, notata da un talent scout. Poi è arrivata la pallacanestro: a 15 anni giocavo in serie A. Nel mentre ho sempre lavorato nella moda. Solo che ho iniziato a soffrire di disturbi alimentari ed è andata avanti per sei anni. Per questo non è ammissibile che ancora oggi accadano certe cose, perfino in tv».

Si scusa pure la Rai

Le scuse sono arrivate anche dalla Rai che ha tolto il video con il commento di Platinette da Rai Play: «Sono stata contattata dalla redazione, da Semprini e da Liorni e tutti si sono scusati. Credo sia un bel messaggio». Le uniche scuse non arrivate, insiste, sono quelle di Mariotto. «Mai. In trasmissione gli ho chiesto di dirmi le taglie con cui seleziona le modelle: devono misurare 86 di fianchi per 1.75 di altezza. Ecco, siamo sotto una Xs. Io ho smesso di fare la modella perché, nonostante le pressioni, non ho accettato di perdere una taglia ma anche per la discrepanza che c’è tra la body positivity professata nel settore e quello che viene messo in atto».

19/03/2024