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Marco Bocci e il virus che gli ha mangiato la memoria: “Non riconosco più gli amici”

In un monologo alle "Iene l’attore" ha raccontato del grave problema di salute iniziato quattro anni fa. "Ora sono un uomo nuovo, e anche se può sembrarvi strano, un uomo felice"

Foto Ansa e Instagram

di Redazione

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Un virus raro gli ha danneggiato una parte del cervello e ha messo a rischio addirittura la parola. Se la facoltà di parlare è tornata, la memoria invece ha subito danni permanenti. E così Marco Bocci, diventato famoso per aver interpretato la serie “Romanzo criminale”, quattro anni fa si è ritrovato a fare i conti con ricordi che vanno e vengono, cose e persone dimenticate, e aneddoti di infanzia persi nel tempo. Marco Bocci ha parlato della patologia che lo ha colpito (e che lo ha anche portato in coma) con un toccante monologo andato in onda alla trasmissione Le Iene. 

I volti amici persi

«Quattro anni fa sono sopravvissuto a un virus raro. Mi ha colpito parte del cervello che governa la memoria e la parola. Oggi non riconosco i volti di amici, e può capitarmi anche di guardare un film per sei volte prima di accorgermi che l’avevo già visto. Ricordo pochi aneddoti della mia infanzia tanto che i miei amici mi chiamano "Ma chi? Ma dove? Ma quando?". Perché ripeto in continuazione queste domande. Vivo con Google Maps perché non ricordo le strade dei paesi attorno a dove sono cresciuto e ho dovuto imparare a fare il mio mestiere in un modo nuovo, studiando il doppio. Spesso mi sono sentito ignorante, limitato, danneggiato, perché i ricordi che ci portiamo dentro da una vita ci dicono ogni giorno chi siamo. E allora io, che tanti di quei ricordi non li ho più oppure li ho, ma corrotti, mischiati all’immaginazione, chi sono veramente? Me lo sono chiesto spesso. Poi ho smesso di cercare e mi piace immaginare che anzi è stato invece un colpo di fortuna, che nel mio passato ci fosse qualcosa che dovevo assolutamente dimenticare».

Un’occasione

La malattia è stata come la morte della sua memoria ma anche un’occasione di rinascita: «Oggi con questa scocciatura ho imparato a convivere, anzi a volte me ne approfitto e fingo di non ricordare cose che invece ricordo benissimo. Ogni giorno rinasco come un uomo che ha lasciato indietro un pezzo del suo passato, per vivere il presente. Un uomo nuovo, e anche se può sembrarvi strano, un uomo felice».

L’aiuto di Laura Chiatti

Di questo problema, Marco Bocci e Laura Chiatti avevano parlato, insieme, anche nel corso dell’intervista a Domenica In. Durante questa intervista, in cui l’attore ha spiegato che è stata Laura Chiatti a spronarlo nell’andarsi a curare Bocci ha spiegato che questa esperienza gli ha insegnato a “dare la giusta dimensione ai problemi”. Spiegandolo così: “A volte ci perdiamo in mille preoccupazioni sciocche, problemi che sono spiccioli. I problemi piccoli ci sono ancora, eh, solo che dopo una cosa del genere ti basta un istante per dare la giusta dimensione ai problemi“.

05/05/2023