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RomaPride 2023, Paola e Chiara contestano Arisa. La cantante risponde con un gesto inaspettato

Le madrine dell’evento: “Diritti Lgbt non si toccano, su Giorgia Meloni ha sbagliato”. Arisa colpita dall'odio arcobaleno replica: "Io non sono schiava di un partito o di una comunità. A me l'ipocrisia fa schifo"

di Redazione

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Arisa fa un apprezzamento nei confronti della premier Giorgia Meloni, mettendo in discussione “l'utero in affitto”, e finisce in un tritacarne mediatico che la vede in contrapposizione alla comunità Lgbt. Proprio lei, già madrina del gay pride nel 2022, che da sempre era icona di quel mondo. L’odio arcobaleno ha travolto l’ex vincitrice di Sanremo che è stata poi “ripresa” anche dalle colleghe Paola e Chiara, madrine dell’evento in programma domani nella Capitale.
"Non mi sento di recriminare Rosalba per quello che ha fatto", aveva premesso Paola durante la conferenza stampa di presentazione del Roma Pride 2023, salvo poi rifilare alcune stilettate alla collega. "Gli artisti spesso vivono nella paura di non lavorare. Non tutti abbiamo le spalle coperte allo stesso modo. Non tutti abbiamo la stessa self confidence nell’esprimere noi stessi. Chiaramente non sono d'accordo su quello che ha detto, chiaramente esistono questioni più importanti della uscita diciamo infelice di Arisa", aveva affermato la cantante. E ancora: "Penso che lei nella sua vita abbia vissuto il senso di esser discriminati. E questo lascia dei traumi, che formano delle paure grandi".

Immediata la reazione di Arisa

"Cara Paola – dice in un video messaggio la cantante - ti ho sempre seguita e ti ho sempre stimata. Mi dispiace tantissimo seguire questo video e vederti parlare così di me, senza cercare di mettere una buona parola tra me e la comunità Lgbtq+, nonostante la tua consapevolezza del periodo non troppo piacevole che sto passando rispetto a questo argomento. Tu sicuramente ti sarai presa un sacco di applausi mentre infamavi una tua collega e dicevi delle cose che secondo me non sono vere, non sono reali. Anzi te lo posso dire, visto che riguardano me: non sono vere".



"Non sono schiava"

"Sì - ha continuato l'ex vincitrice di Sanremo - ho detto che mi piace la Meloni, però ho detto che sono a favore per il matrimonio per le coppie dello stesso sesso e a favore delle adozioni per persone dello stesso sesso". E poi una precisazione, quella di non aver mai cambiato la sua posizione rispetto a certe istanze. 
Poi Arisa si toglie qualche sassolino dalla scarpa

"Ho paura di non lavorare? No tesoro mio, forse tu hai paura di non lavorare, ecco perché sei schiava di certe cose. Io no, non sono schiava di partito, non sono schiava di una comunità, non sono schiava di niente, io amo senza paletti, io amo, capito? E dico anche di no, perché amare significa dire anche di no.... "Se mi incontri per strada, tesoro, non mi salutare, a me l'ipocrisia fa schifo, la gente ipocrita mi fa schifo e prima o poi la verità verrà a galla, perché io lavoro veramente per la comunità Lgbtq+, non faccio le festine, mi metto i lustrini e vado in piazza. 'Viva l'amore, viva l'amore...'". "Cresci e soprattutto impara che non si parla degli altri quando gli altri non ci sono, soprattutto non se ne parla male degli altri, quando gli altri non ci sono e non si possono difendere, hai quasi cinquant'anni e non hai ancora imparato a vivere".

Per la kermesse arcobaleno è già tutto pronto. Domani la Capitale sarà invasa da un mare di colori. Inutile, a seguito di una "uscita infelice" far scatenare per giorni una polemica, è giusto "parlare degli aspetti importanti e dei valori del Pride".

09/06/2023