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È nata una stella, chi è la figlia di Paola Cortellesi in "C'è ancora domani": "Il nostro incontro magico"

Interpreta la figlia di Paola Cortellesi nello splendido "C’e ancora domani" ed è stata per il Tff come giovane rivelazione per il Premio Virna Lisi.

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"Sono in un frullatore, fisico ed emotivo. È un momento di grande cambiamento in cui mi sento arricchita anche dalle tante risposte che mi arrivano dalle persone".

Sono le parole Romana Maggiora Vergano, la giovane attrice che interpreta Marcella, la figlia di Paola Cortellesi nello splendido film C’e ancora domani 

Una rivelazione che ha stupito tutti. La sua è una recitazione fresca e intensa. Se dietro c'è ovviamente la guida di una regista in stato di grazia come Cortellesi, non si può però negare il talento di questa 26enne che siamo certi continuerà a incantarci.

Premiata come giovane rivelazione con il Premio Virna Lisi

Ed è stato assegnato al Torino Film Festival proprio a Romana Maggiora Vergano il Premio Virna Lisi come giovane rivelazione con la motivazione “con la sua bravura è riuscita ad arrivare al cuore di tutti gli italiani con l’interpretazione di Marcella nel film C’è ancora domani di Paola Cortellesi, con una performance di grande maturità artistica e freschezza espressiva che anticipano una brillante carriera futura”. E l'attrice ha commentato: "Mi rende molto felice e fiera. Virna Lisi aveva una grazia e un’eleganza senza tempo, disarmanti. È stata sempre poliedrica e si è distinta, nella sua lunga carriera, per la multiformità dei ruoli, da protagonista e non, al cinema, a teatro, senza mai perdere la sua forza iconica. Spero che questo premio in suo onore mi porti fortuna".

"Il provino con Paola Cortellesi è stato magico"

Ha studiato alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, partecipando a progetti tra cinema, tv e teatro (dalla serie Christian ai film Siccità di Paolo Virzì e Anni da cane di Fabio Mollo). Racconta come è arrivato il ruolo di Marcella al Messaggero: "Nel modo più classico, attraverso un provino. Quando ho letto il primo aggettivo che connotava il mio personaggio, cioè "romana", ho sentito dentro di me che avrei ottenuto il ruolo. Quell'audizione è stata magica: Paola è stata generosissima, mi ha mostrato la strada giusta per interpretare Marcella senza giudicarmi. Era come se fossimo già in piene riprese. Mi ha detto che era una giovane donna appartenente a una famiglia molto popolare, ricca di grazia e di aspirazioni. E intellettualmente libera, quasi contemporanea, motivo per cui era spesso in conflitto con sua madre. Paola mi ha chiesto di infondere nel personaggio quella tenerezza che mi appartiene anche nella vita".

Una vita che cambia in fretta

"Il film lo abbiamo girato l’anno passato, da due mesi ci sono nuovamente dentro. Sono entusiasta di ciò che sta accadendo, anche se ho un po’ paura di chiudermi in una bolla e trascurare il mio quotidiano". Racconta la sua nuova vita al Corriere di Torino, ormai è richiestissima da molti registi. Ha lavorato con Francesca Comencini in un film sul padre Luigi. A marzo poi uscirà negli Stai Uniti un film sulla vita di Suor Francesca Cabrini, racconta l'attrice "si tratta della prima religiosa italiana naturalizzata americana che aiutò i nostri migranti, io interpreto una prostituta che lei aiuta a “redimersi”. E poi ho girato una serie sui gladiatori a Cinecittà. Sono esperienze fantastiche che spero si ripetano. Gli americani, anche per quanto riguarda il cinema, ci ammirano molto. Ma non ci vivrei, amo troppo Roma e l’Italia".

C'è una rabbia nuova e voglia di far rumore

C'è ancora domani sta diventato un manifesto contro la violenza sulle donne dei giorni nostri, nonostante racconti una Italia in bianco e nero. Vergano è d'accordo su questo punto e ha spiegato il perché: "È una sensazione molto forte. La tristezza e il dolore che abbiamo provato in questi anni, che ho provato, erano in qualche modo lontani da me. C’è una rabbia nuova, una voglia di far rumore che ci ha fatto sentire tutti più vicini a questi eventi tragici. Per la prima volta mi sono sentita investita di un ruolo come fosse accaduto a me. Ci siamo stancati. Anche i maschi, che ho visto scendere in piazza e mettersi in discussione anche se non direttamente coinvolti da atti violenti. Li ho visti prendersi delle responsabilità rispetto a questa società maschilista che dobbiamo debellare e bisogna farlo trovando un modo diverso da quelli usati finora. Perché evidentemente non funzionano". E ha concluso "Ero al Circo Massimo il 25 novembre. Ha trovato dei riferimenti al film tra le manifestanti. È stato incredibile. Foto, frasi, la colonna sonora di Silvestri… Mi sono sentita tanto orgogliosa".

Paola Cortellesi che regista è?

"Una guida attenta e preparata, ti dedica moltissimo tempo e attenzione. Paola ti fa sentire al sicuro. Con lei accanto non ho avuto paura di sbagliare".

29/11/2023