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Sanremo, botte da orbi contro Amadeus e Fiorello. Ma l’amministratore delegato Rai dà il benservito a Morgan e Sgarbi

A Sgarbi e Morgan non va giù che Amadeus conduca Sanremo e non perdono occasione per attaccarlo. Succede così che il conduttore reagisca con un post criptico ma a bene vedere chiarissimo e che in campo scenda anche l'amico Ciuri. Finita? Macché. La polemica va avanti fino a che Roberto Sergio non dirama un comunicato che dovrebbe far stare finalmente tutti "Zitti e buoni". Basterà?

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Sembra di stare nella canzone di Annalisa, quella dove c’è “lei che bacia lui che bacia lei che bacia me”. Peccato che qui a volare anziché baci siano botte da orbi, frecciate, veleni, tensioni malcelate, messaggi criptici, di quelli che lo dico a “mammete” perché lo intenda pure “sorrete”. Al centro del contendere c’è il Festival di Sanremo, ma anche l’annosa questione di chi debba prendere decisioni all’interno della Rai, tra un cda e l’altro, tra un esecutivo e l’altro.

La versione becera del Gioco delle coppie

Succede così che nella settimana televisiva più calda dell’anno, quella dove Mediaset e Rai, protagoniste di un telemercato a dir poco infuocato, scoprono le loro carte con la presentazione dei palinsesti, vada in scena a più riprese un rinverdito “Gioco delle Coppie”, con Morgan e Vittorio Sgarbi da una parte e Amadeus e Fiorello dall’altra.

Il Sanremo conteso

Il primo round, manco a dirlo, l’hanno giocato il sottosegretario alla Cultura e il musicista al Maxxi a Roma, dove tra battute sessiste, parolacce e goliardia, hanno attaccato di nuovo Amadeus: “È possibile che di Sanremo debba occuparsene Amadeus?”, aveva detto Sgarbi. “Potrà fare il presentatore, ma non deve scegliere le canzoni, che roba è?". E Morgan a dargli manforte: "Credo sia antidemocratico far firmare per cinque anni a uno la direzione di Sanremo… non dico perché lui non se ne intende di musica, perché questo è un dato di fatto e sarebbe una cosa da non fargli firmare nemmeno per un anno... ma cinque". Fino all’efferato proposito del critico d’arte: "Comunque domani cominciamo a lavorare perché tu faccia Sanremo: sfrattiamo Amadeus che lì ha messo le tende".

La risposta di Fiorello e Amadeus

Un proposito che deve essere detonato come una bomba nelle orecchie di Amadeus e in quelle dell’amico “Ciuri”. Così, mentre in Italia esplodeva la polemica per le frasi sessiste della strana coppia, ecco il fuoco incrociato di Ama e Fiorello. Il primo manda on line una frase criptica ma non troppo che è pressoché impossibile non leggere come rivolta a Sgarbi e a Morgan. Eccola: “In silenzio anche un idiota può sembrare una persona intelligente. Sfortunatamente gli idioti vogliono sempre parlare". Poco dopo ecco Fiorello con Fabrizio Biggio che su Instagram si fa beffe di Morgan e Sgarbi. “Faremo una petizione per avere quel genio di Morgan direttore artistico del Festival di Sanremo così finalmente potremo sentire canzoni di successo, non queste cacate che ha scelto Amadeus!", scherza Fiorello che “rassicura” pure Sgarbi, deciso a fare qualcosa per rimuovere Amadeus dalla direzione del Festival: "Tranquillo, non devi fare niente, ha finito".

Fiorello elenca i successi dell'amico Ama

Insomma una risposta sul filo dell’ironia e della satira che però ha il chiaro obiettivo di difendere Amadeus e di rivendicarne i risultati: "A proposito di idioti ho letto una frase che Amadeus ha postato”, dice ancora Fiorello. “Ce l'aveva molto probabilmente con l'onorevole Sgarbi e con il genio Morgan che dicono che lui non sarebbe capace di scegliere le canzoni di Sanremo. E avete ragione! Non è capace". E a quel punto è tutto un elenco di successi incredibili lanciati questi anni proprio da Amadeus e dalle sue scelte sanremesi, da Tananai ai Pinguini Tattici Nucleari, da Morandi con “Apri tutte le porte” a Dargen D’Amico con “Dove si balla” fino ai Maneskin con “Zitti e buoni”. Che appunto dovrebbe far stare tutti di nuovo al proprio posto.

Ma la risata non seppellisce l'animosità

La conclusione è un grandioso e ironico paradosso: “Evviva l'onorevole Sgarbi evviva genio Morgan! Così impari Amadeus, così vedrai il successo che avrà Morgan come direttore artistico. Qui lo firmiamo col sangue". E invece niente. L’attacco di Morgan e di Sgarbi al Forte Apache di Amadeus in quel dell’Ariston non si ferma nemmeno così. Una risata non solo non li seppellisce ma anzi sembra ringalluzzirli.

Morgan: "Siete dei mostri"

E riparte il gioco delle coppie e stavolta il fuoco incrociato proviene di nuovo da Morgan e Sgarbi. Il primo sul suo account Instagram scrive: “Forse non avete capito che io non voglio né condurre né partecipare né dirigere Sanremo. Io semplicemente sogno che sia libero da egemonie e potentati, che sia una meravigliosa rifioritura della canzone italiana". E ancora: "Non ho paura di voi, siete dei mostri e siete dei prepotenti, siete degli aggressivi e fate tutto solo ed esclusivamente per ragioni di denaro. Non avete un solo ideale che sia uno, non avete una sola visione che sia una. Volete vincere una gara contro chi? Contro una persona che quando ha l'occasione di andare in scena lo fa con impegno serietà e competenza? Finché Sanremo è occupato militarmente dai caciaroni della cassa dritta e dell'autotune sarà sempre la stessa orrenda chiassosa radio che i musicisti oggi NON FANNO ALTRO CHE SPEGNERE al di là dei vostri incassi delle vostre tasche e dei vostri conti correnti”. La sentenza finale è senza appello: “La musica sta da un'altra parte”.

La controreplica di Sgarbi

Ed ecco Sgarbi che lontano dall’idea di scusarsi per l’incontinenza verbale messa in scena al Maxxi, è tutto uno specificare, un puntualizzare e soprattutto un difendere Morgan: “(…) a personaggi di buona ma non eccelsa qualità, come Fiorello e Amadeus, non si può consentire di irridere non me, che ho l'esperienza e la forza per difendermi, ma Morgan stesso, uomo dai trascorsi familiari tormentati, ma spirito nobile e grande musicista”. E vai con l’affondo contro i detestati Fiorello e Amadeus, trattati alla stregua di dilettanti. “La conoscenza e competenza musicale di Morgan è indiscutibilmente superiore a quella di Amadeus, buon presentatore, come Gabriella Carlucci, ma non un grande musicista, e anche a quella di Fiorello, buon comico e cantante dilettante, a cui non si può consentire, per mia colpa, di dire, con sufficienza: "Faccia Morgan il direttore artistico", come se questa eventualità fosse una stranezza. Morgan ha tutti i titoli. E per talento, sensibilità e cultura ha certamente più titolo e merito, per scegliere le canzoni di Sanremo, di Amadeus e Fiorello. Verrà il momento che Amadeus sarà chiamato a spiegare opere d'arte, e Fiorello dirà che ha più competenza di me. Nessuna polemica con Amadeus, ma il tentativo di affermare le capacità e le qualità di Morgan”.

La sentenza dell'ad Rai Roberto Sergio

Insomma, in questo gioco delle coppie che comincia a somigliare a quello dell’oca tocca saltare un giro senza passare dal via e l’impasse delle pistole puntate l’una contro l’altra è evidente. A cercare di uscire dal vicolo cieco ci prova l’amministratore delegato della Rai in persona, quel Roberto Sergio tante volte preso in giro da Fiorello per quel nome che non si distingue dal cognome. È lui a far diramare un comunicato nel quale si tessono le lodi di Amadeus e si parla di “effetto Sanremo” per le vendite dei brani più ascoltati in Italia: “L'effetto Sanremo continua. Continua con i tanti concerti negli stadi e nelle piazze degli artisti che sono saliti sul palcoscenico dell'Ariston a febbraio collezionando oltre tre milioni di copie con sei dischi d'oro e 27 di platino. Con la sua musica trasmessa a Rai Radio e in tutte le altre emittenti. Con la forza aggregante di Amadeus, capace di riunire dinanzi alla tv famiglie intere nelle cinque serate del Festival. Un Direttore Artistico che è già al lavoro per l'edizione 2024 e che tra qualche giorno presenterà il nuovo regolamento. L'effetto Sanremo continua con la forza di chi ha contribuito al rilancio della musica italiana capace di imporsi con nuovi talenti anche a livello internazionale. Sono sicuro che il prossimo Festival della Canzone italiana sarà ancora una volta una grande festa di musica, cultura, arte, allegria, solidarietà, positività, ma soprattutto di amicizia". Insomma, un “ciaone” grande come una casa all’indirizzo di Morgan e di Sgarbi. Sapranno stare stavolta “Zitti e buoni”?

04/07/2023