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Profumo di primavera da vivere fra montagna e fioriture vista mare: gli itinerari migliori della stagione

Paola Babich propone i luoghi d'Italia dove maggiormente si può godere della bella stagione e delle nuove fioriture. Dai bucaneve ai tulipani, la Penisola è tutta in fiore

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Camelie, glicini, azalee, rose, ninfee… Un tripudio di fioriture regala profumi imperdibili e colora di lilla, giallo, viola, arancio tutta Italia.  Dal mare ai monti, dalla pianura ai laghi, ecco i posti più belli per scoprire l’incanto della natura, perfetti anche per chi è appassionato di fotografia

Incanti di montagna

Un morbido manto bianco. Di neve? Niente affatto, di meleti in fiore! In Trentino in questo periodo la Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole è un vero spettacolo: e per goderne appieno c’è, sino al 2 maggio, Aprile dolce fiorire, programma ricco di eventi per tutti, con anche escursioni guidate a luoghi speciali come il Santuario di San Romedio.

Lo sguardo spazia su una distesa di variopinti crochi a Cima Sera, sopra Comano, mentre a Passo Lavazè, in Val di Fiemme, al confine tra Trentino e Alto Adige, a far bella mostra di sé sono Orchidee spontanee e profumatissime come la Nigritella Rubra e la Nigritella Nigra, dal sentore di vaniglia e cioccolato, nonché le Stelle alpine che popolano le rocce striate da fossili di alghe marine. Fra torbiere e pascoli ecco due cime gemelle, tanto vicine quanto diverse: i versanti del Corno Bianco (dolomia) e Corno Nero (porfido) ospitano differenti varietà di fiori; a giugno, ad esempio, sul Corno Bianco si vedrà il Rododendro irsuto, dalle caratteristiche foglie pelose, mentre sul Corno Nero sboccerà il Rododendro ferrugineo, con foglie lucide e glabre.

Tra la Vallagarina e il lago di Garda, il territorio del Parco Naturale Locale del Monte Baldo è conosciuto fin dal medioevo per la sua straordinaria biodiversità e ricchezza di specie endemiche preglaciali. Già nel 1500 Giovan Battista Olivi, medico farmacista e letterato, definì il massiccio “Il giardino d’Italia”. Tra maggio e giugno arnica, gigli, genziane, orchidee, gerani creano sulle praterie in quota coloratissimi tappeti che si osservano percorrendo gli itinerari del Parco. Spettacolare la fioritura del botton d’oro, inconfondibile per il suo giallo intenso.

In Alto Adige Lana in fiore è un tripudio di sapori e profumi a tema floreale: sino a fine aprile laboratori, corsi di cucina, passeggiate. E il 23 Festa dei masi in fiore, con cucine e cantine aperte al pubblico. Gli chef del territorio creeranno delizie ai fiori e alle erbe, secondo antiche ricette (lanaregion.it). Anche Appiano, sino al 30,  mette in scena una manifestazione ad hoc: Appiano in fiore celebra, infatti, la fioritura dei meli con passeggiate in bicicletta o corsi di cucina con chef locali.

Sull’altipiano del Renon le fioriture sono davvero speciali: da aprile in poi appaiono i narcisi, le viole, i “gattini” di salice e i mandorli, e poi primule, denti di leone… Tra maggio e giugno ci si tuffa in un immenso tappeto fiorito con l’arrivo del sambuco, della rosa alpina (dai 1.500 mt), tra tigli, castagni e vitigni.

Bucaneve e poi crochi, farfari e primule. Una distesa colorata che muta fino a inizio settembre a San Vigilio di Marebbe, in Val Badia, dove le condizioni ideali di altitudine ed esposizione consentono di  conoscere tante varietà di fiori di montagna.

Per gli appassionati, da non perdere il Merano Flower Festival, dal 20 aprile al 1 maggio, la mostra mercato di fiori e piante cui si accompagna il Petit déjeneur des fleures, un’esclusiva colazione per due con i migliori prodotti altoatesini, provenienti anche dai masi Gallo Rosso. Per l’occasione, comodo l’hotel Hanswirt, elegante e antico resort (la struttura centrale risale al 1357) all’inizio della Val Venosta, a pochi chilometri da Merano.

Fioriture vista mare e…

Amate le camelie? Allora Villa Durazzo Pallavicini è il posto giusto per voi. Il parco di Pegli (a pochi chilometri da Genova), considerato una delle espressioni più alte del giardino romantico ottocentesco, è costellato di curiose architetture, specchi d’acqua e torrentelli, piante rare. Ma, soprattutto, ospita il più importante camelieto storico d’Italia.

Sempre in Liguria, decisamente scenografici i Giardini di Villa della Pergola, sul golfo di Alassio (SV), celebri per le loro cascate di glicini, la collezione più importante in Italia, nonché scrigno di flora mediterranea ed esotica proveniente da ogni angolo del mondo, ricca di pini marittimi, agapanti, cedri del Libano, lecci, jacarande, araucarie.

A volerlo furono l’arciduca Massimiliano d’Asburgo e la consorte Carlotta del Belgio attorno al 1855: il Castello di Miramare e il suo vasto parco (TS) accolgono il visitatore con specie provenienti da tutto il mondo, un giardino all’inglese e all’italiana, colmo di piante rare, sculture e laghetti, che degrada verso il mare, offrendo scorci deliziosi.

Due ettari con oltre 3mila specie di piante e, nell’acqua, papiri, loti e ninfee tropicali: i Giardini la Mortella, a Forio d’Ischia (NA), oasi della Fondazione William Walton, consentono di vedere fioriture particolari, come quella dello Strongylodon macrobotrys, rampicante delle Filippine, dai grappoli di fiori turchesi. Pronte a incantare anche le magnolie orientali, insieme con le camelie, sulle note degli appuntamenti musicali che accompagneranno la stagione.

Villa Schuler è il parco esotico di Taormina

Oltre 1400 mq., in pieno centro storico, che racchiudono un patrimonio botanico di  circa 300 specie di flora mediterranea autoctona e rarità subtropicali e tropicali. E dalla Terrazza delle Palme, lato in cui la Villa si affaccia sul mare, si gode una vista unica sul golfo di Naxos, sulla costa Ionica e sull’Etna.

…vista lago

Con le montagne a far da sfondo e vista sulla penisola di Bellagio, Villa Carlotta, a Tremezzina (Co), ammalia con le sue fioriture di camelie, azalee, rododendri, rose e ortensie. La dimora tardo seicentesca sul Lago di Como propone molti appuntamenti, tra cui visite guidate al giardino e al museo.

La Villa del Grumello ha aperto al pubblico  il suo giardino storico botanico, parco urbano al centro del progetto Chilometro della Conoscenza, percorso panoramico pedonale che unisce tre splendide ville Comasche: Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota. Tutti possono fruire liberamente delle bellezze del parco, che ospita sentieri con vista, alberi secolari tra cui cedri, pini, magnolie, sequoie e un esemplare di Ginko biloba, l’orto botanico dedicato a Plinio il Vecchio e numerose collezioni floreali, tra le quali oltre cento varietà di ortensie.

Ci spostiamo sul Lago Maggiore, alle Isole Borromee, dove il caleidoscopio di colori dei fiori e delle piante rare si staglia sul blu delle acque lacustri. All’Isola Bella raggiungete il Teatro Massimo, il suo cuore, salite in cima all’anfiteatro e godetevi la vista del giardino e del Lago, circondati da rose, rododendri e camelie, architetture, statue e fontane pensate per creare, insieme alle siepi, veri e propri teatri nel verde. Poi proseguite all’Isola Madre, che grazie al suo microclima è uno scrigno dall’impronta esotica, con felci, rododendri himalayani, azalee, gardenie, agavi, palme, cactus… Da non perdere neppure la Rocca di Angera, dove, sino al 1° ottobre, negli spazi dell’Ala Scaligera si tiene la mostra d’arte contemporanea Oltre il buio: 15 artisti celebrano lo straordinario divenire della luce, essenziale nel rapporto tra uomo e natura, tra uomo e arte.

Ancora meraviglie sul Lago Maggiore, ma questa volta sul versante svizzero, del Ticino, dove si trova il regno delle magnolie, il giardino botanico del Gambarogno, che ne ospita oltre 400 tipi.

In città

Con Diverdeinverde-Giardini aperti della città e della collina, il 27 e 28 maggio si va alla scoperta di una Bologna poco nota. La città apre i cancelli dei giardini nascosti del suo centro storico e i parchi della pedecollina e della vicina pianura, che incantano con la loro varietà di piante, fiori e alberi. Una bella occasione di visita, che quest’anno sarà legata ai portici patrimonio Unesco.

Il Giardino delle azalee di Gorizia, all’interno del parco Piuma, si estende  con tre terrazzamenti di piante e offre un’ampia vista su Gorizia e Nova Gorica, sull’Isonzo, sul Carso e le Prealpi. Sino a giugno si possono ammirare e odorare centinaia di rododendri e azalee, collezioni di lillà, ortensie, spiree, peonie.

Bolzano In Fiore Arte, nei weekend sino al 1° maggio, invita a riscoprire gli angoli più belli del capoluogo altoatesino attraverso percorsi tra natura e arte, cultura e tradizione. L’ultimo fine settimana, poi, riflettori puntati sulla “Festa dei Fiori”, che ha  oltre 130 anni e trasformerà il centro in un grande orto botanico.

Tulipanomania

“Ecco i tulipani, in bocciolo e in piena fioritura, i loro saliscendi, la loro lucentezza e le loro pose, il raso dei loro colori scuri”. Verificare di persona le parole della scrittrice Margaret Atwood è facile: basta passeggiare in alcuni dei Grandi Giardini Italiani, e immergersi nel variopinto mondo dei tulipani. I primi a sbocciare, circa mezzo milione per oltre 70 varietà, sono quelli del Giardino di Turri, in Sardegna.  In Veneto, a Valeggio sul Mincio, oltre un milione di esemplari  colora il Parco Giardino Sigurtà: la strepitosa fioritura è una tra le più ricche in Italia, seconda a livello europeo, e il disegno delle aiuole garantisce una cromia perfetta per tutta la durata di Tulipanomania, sino al 7 maggio. Tra le novità, la presenza di alcune varietà rare come l’Acuminata, specie originaria della Turchia. Sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, tra Intra e Pallanza, nei Giardini Botanici di Villa Taranto, dal 1957 la primavera è annunciata dalla fioritura di oltre 80mila bulbose, ogni anno con diverse prospettive cromatiche; da non perdere l’attrazione principale, il Labirinto dei Tulipani, un sentiero di circa 400 metri, nonché la Festa delle Bulbose, sino al 23 aprile. In Piemonte è celebre la fioritura del parco del Castello di Pralormo: per tutto aprile si possono ammirare oltre 100mila tulipani e narcisi, per l’evento Messer Tulipano.

Tra regge, rocche, ville e castelli

Dal 21 al 23 aprile protagonista al Parco della Reggia di Colorno (PR) è Nel segno del Giglio, la mostra mercato del giardinaggio di qualità all’insegna della naturalità e del bio, con un occhio anche alla salute e alle attività didattiche. A Castel San Giovanni (PC) piante, fiori e prodotti orticoli insoliti sono i protagonisti di Floravilla il 29 e il 30 aprile, a Villa Braghieri (visitemilia.com).

E dal 28 aprile al 1° maggio, Tre giorni per il Giardino, al Castello e Parco di Masino, bene del FAI nel Canavese (TO); la manifestazione è dedicata alla biodiversità (fondoambiente.it)

Risale al tardo ‘500 Villa Emo a La Rivella, ai piedi dei Colli Euganei (PD), che sfoggia il suo raffinato stile palladiano, soprattutto nel colonnato frontale e nella geometria del giardino, all’italiana, con elementi tradizionali veneto-rinascimentali, quali la carpineta e le peschiere colme di ninfee, e una straordinaria quantità e varietà di fiori, tra rose, magnolie e carpini.

Il 27 e 28  maggio a Bobbio (Pc) Castello in Fiore. Ogni anno, il medievale Castello Malaspina Dal Verme, che domina la città e il paesaggio della Val Trebbia, si veste a festa con una mostra mercato di piante e artigianato artistico.

Un mare di variopinti bulbi primaverili, tra ranuncoli, narcisi e tulipani, è pronto ad accogliere i visitatori a Merano, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, che vantano 12 ettari dedicati a tutte le piante del mondo e ben 7 km di sentieri, con profumi che si rinnovano al variare delle stagioni. Il tema di quest’anno? Le piante neofite invasive, introdotte in Europa dopo la scoperta dell’America.

Tutti pazzi per i ciliegi

In Piemonte, sono i ciliegi fioriti di Pecetto Torinese, noto per le sue saporite ciliegie, i protagonisti della rassegna di eventi Dal Fiore al Frutto, organizzata dal comune da aprile a giugno, periodo della maturazione dei golosi frutti.

Un altro luogo ideale per vedere i ciliegi in fiore è l’Orto botanico di Roma, a Trastevere: una meravigliosa oasi verde con molte specie di piante e un angolo solo per i ciliegi.

Escursioni aromatiche

Fra le aree del territorio goriziano e triestino, l’altipiano del Carso offre molte opportunità escursionistiche. Una è rappresentata dal sentiero della salvia selvatica, che in alcuni mesi sprigiona un aroma inconfondibile (preservato poiché il tracciato è riparato dalla bora), ed è fra le mete migliori per una passeggiata in natura con lo sguardo verso il mare. Lungo questo tratto si possono osservare anche il leccio, il terebinto e altre piante aromatiche come sommaco, ginestre, pini marittimi.

21/04/2023